Sentiva il disperato bisogno di una sigaretta.
Ma invece doveva reprimere questo suo bisogno in quanto, non era solo, non era fuori, ma a casa sua, seduto a tavola con i suoi genitori,fratello e sorella.Già sopportava poco il dover stare lì seduto accanto a loro quando capiva perfettamente di non essere una presenza gradita, ma in piú, in quel momento, vide la natura opportunista e affarista dei suoi venire fuori.
Lin, ovviamente, aveva chiesto il permesso ai suoi di andare alla festa di Jos che sarebbe avvenuta l'indomani.
A sua madre gli presero a luccicare gli occhi, e osservandola, Chan aveva già capito il mega castello che si era costruita nel suo cervello.Era da tempo immemorabile, che i suoi , bramavano un contatto tra la loro figlia d'oro e un rampollo dell'alta società, e Jos, ne faceva sicuramente parte. Ecco il motivo per cui sopportavano Chan.
Erano rimasti stupiti un giorno di vederli tornare a casa da scuola assieme quando erano piccoli, ed ovviamente, non avevano mai avuto nulla in contrario nel farli frequentare.Ora ,era l'ora della sorella, ormai era in età buona per essere praticamente venduta al miglior offerente, fidanzarsi e dare vita magari ad un bel matrimonio fruttuoso con cui sistemare la famiglia per sempre. Dio solo sapeva quanto a Chan potesse dare fastidio.
L'indifferenza di suo fratello Yang, oltretutto, non aiutava a migliorare la situazione, per cui, ciocche colorate, quasi non toccò cibo, e ad un certo punto decise di uscire.
Stava soffocando.Era stanco di sentire le stupide raccomandazioni false da madre apprensiva e da padre amorevole.
L'unica cosa che in se speravano e che tra Jos e Lin potesse nascere qualcosa.
Peccato che non sapevano che il rampollo su chi avevano messo gli occhi, in realtà era quasi come il loro figlio disederado.
Della serie: chi si somiglia si piglia, anche in amicizia.Poggiò le posate, si pulí le labbra e senza dire nulla si alzò da tavola voltandosi per andare via.
Una voce però lo fermò quasi vicino all'uscita del grande salone, un tono fermo, piatto.< Vedi di stare accanto a Lin domani sera. Non voglio che succeda nulla, non distrarti con le tue perversioni,
sono stato chiaro vero?>< PAPÀ! >
Urlò Lin con un tono di protesta che fu subito gelato dall'uomo con un solo sguardo.
Chan strinse i pugni e tirò fuori il sorriso più falso che poté, voltandosi verso suo padre.< Potete stare tranquillo, per una sera me lo posso anche tenere nei pantaloni, non succederà nulla a Lin...>
Piegò la testa un po' di lato osservando quei occhi freddi uguali ai suoi, che lo fissavano adirato. Ghignò e continuò
<... Anche perché penso di essermi sfogato abbastanza nella Jacuzzi ieri sera sul tardi.>
Detto ciò , guardando la faccia schifata del padre e lo sguardo sconcertato della madre, trovando soddisfazione, girò su se stesso e uscì da quel manicomio, che purtroppo, doveva chiamare casa.
Adesso la voglia di fumare era quasi un bisogno primario.★★★★★★
Un ultimo tap sullo schermo del telefono ed il bruno aveva risolto il terribile problema che lo affliggeva da tutto il pomeriggio.
Il regalo per Jos.In realtà era riuscito a riprendersi dalla giornata sulle montagne russe dell' emozioni solo grazie al nuoto.
Sì sentiva ancora accaldato per l'avventura di qualche ora prima con il rosso in quell'aula.
L'acqua aveva freddato i bollenti spiriti e persino Earth, con un altro dei suoi estenuanti allenamenti.Ma era meglio non pensarci in quel momento e per fortuna gli venne in mente la seconda passione o forse la prima, questo non lo sapeva, del rosso : il basket.
Probabilmente la maglia dei Chicago Bulls, già ce la poteva avere, ma non aveva assolutamente idea altrimenti di cosa fargli.
Sperava con tutto se stesso, per lo meno ,di non averla presa dello stesso modello e colore.
STAI LEGGENDO
UnderLove
RomanceOdio e Amore. Chi non ha mai provato questi due sentimenti per la stessa persona almeno una volta nella vita? Questo prova Thale per Jos. Sentimenti contrastanti che tesseranno le fila della loro storia.