Cominciamo bene!

Capitolo 11

Sabato, 27 settembre.

Hinata

Oggi si fa festa!

Saltello da una parte all'altra della strada mentre andiamo al negozio.

Questa sera c'è la prima festa d'istituto.

E Kenma non aveva ovviamente nulla da mettere, quindi Yaku l'ha convinto...

Meglio dire costretto.

A comprare qualcosa di carino da mettersi.

Arriviamo, salto e guardo dietro di me. Loro sono ancora lontani.

"Muovetevi lumache!"

Mi avvicino e le porte automatiche si aprono, faccio qualche passo ed entro nel negozio.

Fuori fa frescolino, qui invece ci si scioglie.

Abbasso la cerniera del giubbotto, guardo i vestiti esposti.

È tutto colorato, sicuro a Kenma non piacerà nulla.

- Potevi anche aspettarci fuori. -

Una sberla mi arriva sul collo. Mi giro e lo sguardo severo di Yaku mi spaventa.

Yamaguchi - Se fai quella faccia Yaku, avrai le rughe prima dei trent'anni. -

Ridacchio, pure lui riceve uno sguardo truce. A man mano ci addentriamo nel negozio, guardo le maglie e camice una ad una.

Ne mostro alcune a Kenma, lui scuote la testa appena vede il colore vivace.

E dai Kenma, non puoi fare così!

Non hai più cinque anni, una maglietta gialla la puoi anche indossare.

- Perché non la indossi tu? Ti starebbe bene. -

In effetti... È carina.

Ma ho già i vestiti io, siamo qui per lui, che nell'armadio non ha letteralmente nulla.

Sbuffo, rimetto il pezzo di stoffa nello scaffale e vado alla ricerca di qualcos'altro.

- Non ho ancora capito, perché devo vestirmi bene? -

Lascio la questione a Yaku, non lo so nemmeno io il perché.

Siamo qui per Kenma, e a lui non piace nulla di quello che c'è in negozio. È l'unica cosa che ho capito dopo mezz'ora.

Yamaguchi - La maglietta nera Kenma. Non puoi dire nulla su quella. Mettiti anche dei jeans e abbiamo finito. -

È sfinito, stanco, non gli piace fare compre.

Kenma annuisce, va a pagare mentre noi usciamo.

Sono stanco, e non si è ancora fatta sera.

- Riuscirai a ballare con Kageyama, Hinata? -