Cominciamo bene!

Capitolo 37

11 novembre, mercoledì.

Shirabu

Lui mi sta dando fastidio.

Ogni giorno, sempre.

Che ho fatto per incontrare qualcuno come lui?

Oggi poi è ancora più vispo.

È l'ora di matematica, continua a darmi calci leggeri, ma fastidiosi al piede.

Da quel giorno della mia punizione, ottenuta a causa sua, ci tengo a ricoldarvelo, si siede sempre nel banco accanto al mio.

La smette?

Vorrei qualcun altro, ogni persona mi andrebbe bene. Ma queste della mia classe fanno davvero schifo, è tutta gente insopportabile che puzza di fumo.

Potrei stare da solo, ma lui con la sua voglia di infastidirmi, mi sta vicino.

Quanto lo detesto.

Ti odio. Ti odio. Ti odio tantissimo.

Alzo gli occhi dal libro di scatto solo per vederlo.

Mi fissa.

Smettila.

Ci credo che fai schifo in questa materia, segui la lezione idiota!

Il suo piede smette di battere contro il mio, alleluia.

Un pezzetto di carta arriva davanti al mio astuccio.

Mi ha passato un bigliettino?

Quanto cazzo sei infantile?

Non lo facevo nemmeno alle medie. No, nemmeno per copiare.

Lo ignoro e giro pagina, strabuzzo gli occhi quando leggo il titolo.

"Geometria analitica dal punto della retta."

Questa è geometria.

Ho letto praticamente tutto il libro, rimangono le cento pagine dedicata a un'altra materia.

Stiamo praticando lo "studio individuale" , un metodo di studio che il nostro prof ci fa utilizzare prima della spiegazione di un argomento.

Ma ho letto metà libro.

E ho capito tutto.

Primo, mi sento un genio.

Secondo, come cazzo è possibile?

Sbuffo, guardo l'orologio che c'è sul muro. Mancano dieci minuti alla fine della lezione.

Un altro pezzo di carta mi si pianta davanti, lo prendo velocemente prima che il prof lo noti.

Anche se in questo momento è mezzo addormentato.

Mi guardo intorno, stanno tutti chiaccherando.

Ero l'unico che studiava?