Capitolo 32

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7 novembre, sabato.

Akaashi

Apro gli occhi e la prima cosa che vedo è il suo viso ancora addormentato.

Gli occhi chiusi, i capelli che cadono sulla sua fronte lo fanno sembrare un bambino.

Passo il pollice sulle sue labbra, sono calde.

Avvicino a piano la testa, faccio scontrare solo le mie labbra con le sue.

Per circa cinque secondi, mi sento la persona più felice del mondo.

Mi stacco, continuo a guardarlo.

È così... Bello, anche di prima mattina.

Mi piace il contrasto che ha, sembra forte e possente ma in realtà è un bambino di cui bisogna prendersi cura.

È fragile, dolce e indifeso.

Vuole sentirsi al sicuro, e quando è con me si sente così, protetto.

Mi piace, farlo sentire a suo agio.

Non lo sapevo, ma avevo bisogno di essere cercato da qualcuno.

E non potevo essere più fortunato ad avere lui.

Lo bacio ancora, sempre lentamente.

Mi godo le sue labbra, mi fanno impazzire.

Osamu - Prima o poi, so che vedrò un vostro porno nella vita reale in questa stanza. -

Alzo la schiena, vedo che ci guarda.

"Buongiorno Osamu, Suna? Non ti porta gli onigiri come sempre?"

Non mi risponde, fissa il suo telefono.

Sta aspettando un suo messaggio, è la sua routine.

Non si alza dal letto fin quando non riceve il suo buongiorno.

"Magari sta ancora dormendo."

Provo a rassicurarlo, scuote la testa.

Osamu - Ieri si è arrabbiato... No, non arrabbiato... -

Prende aria, rimane in silenzio, pensa.

"Spaventato?"

Schiocca le dita e mi indica con l'indice.

Osamu - Esatto! Si è spaventato perché dei ragazzi gli hanno chiesto se stava insieme a me. -

"Non voleva dire sì?"

Scuote la testa.

Osamu - No... Non lo sapeva, penso che lui creda che io lo consideri solo un amico o qualcosa del genere. -

Scherza, vero?

Stanno insieme l'intera giornata, si chiamano cucciolo, piccolo e in mille altri modi, si fanno le coccole e i grattini e lui non sa dire se stanno insieme oppure no?

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