Capitolo 43

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24 novembre, martedì.

Matsukawa

Issei è il mio nome.

Issei significa tranquillo.

Mi rispecchia questo nome. Me lo dicono spesso.

《Issei sei tranquillo pure quando ti insultano. 》

Il loro obiettivo è farmi reagire, non darò a loro la soddisfazione.

《Issei sei troppo serio. Sorridi un po'. 》

Perché dovrei farlo? Non ho motivi per sorridere dal nulla.

Mi descrivono con pacifico.

Tranquillo.

Serio e noioso.

Non mi è mai importato sinceramente.

Ma qualcun altro di me dice tutto  contrario di quello che pensano gli altri.

《Issei non sei per nulla tranquillo, insulti Oikawa in ogni momento senza problema. 》

È divertente vedere il suo broncio.

Ed è divertente farlo con te.

《Alla faccia del tranquillo, mangi un hamburger ripieno di formaggio peggio di un leone che sbrana la preda. 》

È il mio cibo preferito.

E tu lo sai bene, ogni volta che andiamo fuori a cena ordini per entrambi e per me chiedi sempre quello.

《Sei veramente bello quando sorridi, Issei. Non capisco perché la gente ti consideri apatico, con me sorridi praticamente sempre. 》

Perché tu mi rendi felice, con te non servono motivi per sorridere.

Sorrido vedendo te. Sentendo la tua voce. Leggendo un tuo messaggio.

Mi piaci, Makki.

Lo schiocco delle dita mi risveglia dai miei pensieri.

Un vassoio rosso della messa mi appare davanti. Contiene una bistecca con sopra del formaggi filamentoso e una mela.

- Stai dormendo in piedi, Matsu. Quanto hai dormito sta notte? -

Voce, voce pulita e calma.

"Troppo poco."

Ridacchia, prende la mia mela e comincia a sbucciarla.

- Non c'era ripiena di formaggio, ma sono riuscito a chiedere alla cuoca di metterci uno strato sopra. -

Mi piaci, Makki.

- Potresti anche ringraziarmi. - Sbuffa.

Mi piaci da tutta la vita Makki.

- Se non hai intenzione di farlo vedi che è l'ultima volta che faccio qualcosa per t-

"Sei proprio..."

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