Cominciamo bene!

Capitolo 29

5 novembre, questo capitolo indica scene esplicite, chi vuole può anche saltarlo siccome non c'è storia.

Kuroo

Kenma - posso... Posso provare io? -

Mi paralizza.

Mi spiazza.

Il mio cervello svanisce, non esiste più. Esplode.

È come se al suo posto ci fosse il nulla più totale.

Non riesco... Non riesco a parlare.

A ragionare.

L'ha chiesto.

Mi ha chiesto se può.

Il mio battito cardiaco e troppo veloce, rischio di avere un infarto.

Sento la sua fronte appoggiarsi sulla mia. I suoi polsi sono intrecciati dietro il mio collo.

Gli bacio le guance.

Non ha paura di me.

Vero?

"Sei sicuro al cento per cento di provarci gattino, potrei non riuscire a fermarmi dopo."

Annuisce, strofina il suo naso contro il mio.

Kenma - promettimi una cosa però. -

"Tutto quello che vuoi, micetto."

La mia presa si stringe ancora sul suo bacino, dalla sua bocca esce una specie di gemito.

Kenma - tornerai a casa presto, massimo 18. Mi hai fatto preoccupare da morire. -

Lo sapevo che non era tutto okey.

Lo bacio con calma, senza lingua, uno scambio di aria.

Rilassante, casto, lungo.

"Non lo farò più, promesso."

Le sue gote diventano rosse, sta pensando a qualcosa.

Qualcosa che per lui è imbarazzante.

Kenma - Se.. Se mantieni la promessa... Questo potrebbe essere la tua ricompensa...quando torni. -

Volta lo sguardo da un'altra direzione.

Il mio cervello esplode di nuovo.

Morirò oggi, ne sono sicuro.

Mi avvicino al orecchio cercando di avere un tono malizioso.

"Allora, non uscirò nemmeno di casa, che ne dici?"

La sua faccia è rossa. Guarda dritto in basso.

"Cosa guardi micetto?"

Alza di nuovo lo sguardo, si avvicina a me, la sua lingua si mette tra le mie due labbra e scivola.

Kenma - Sono... Sono morbide. -