Cominciamo bene!

Capitolo 18

Giovedí, 9 ottobre.

Kuroo

- Kuroo, idiota. Passami i pop corn, non tenerli per te. -

Dice prima di appoggiarsi contro il mio petto.

Nella mia testa stavo avendo un cortocircuito. Ho ancora il mancamento al cuore se ci ripenso.

Da quel giorno al cinema ne sono passati cinque.

Non ci siamo più parlati.

E sapete di chi è la colpa?

Di Tsukishima Kei, che non riesce a stare zitto e a non giudicare dall'apparenza, no, lui deve commentare.

Adesso siamo in stanza, tutti, ma proprio tutti, oltre ai componenti di questa camera c'è Oikawa, Kageyama e Iwazumi.

E tutta la collezione delle fottutte caramelle per la gola dei Yamaguchi.

Lavanda e peperoncino, latte e ananas, fragola e cannella, caramello e menta...

Devo dire che mi hanno stupito, sono buone e non poco.

Il biondo assaggiandoli tutti c'è rimasto di merda.

Oikawa - Iwa-chan, passami quelle rosse. -

L'altro lo guarda per qualche secondo, come se fosse incantato. Poi gli lascia uno schiaffo sulla schiena.

Iwazumi - Ne hai già prese troppe Shittykawa. -

Il castano riccioluto strusciò la testa contro il braccio di Lev, che stava provando quelle verdi, al gesto dell'altro gli diede delle pacche sulla spalla.

Oikawa - Ma sono così buone! Quattrocchi sai che macello hai combinato? -

Il biondo mise le mani nei capelli, era mezza disperato, si notano le sue emozioni, questo è strano.

Tsukishima - Sì lo so, non peggiorare il mio animo. -

Stavo chiedendo le caramelle rosa, ma il tok tok alla porta copre la mia richiesta.

Bokuto si alza e va ad aprire, grida anche il suo solito slogan, Hey! Hey! Hey!

- Kuroo... -

Riconosco questa voce.

È il mio micetto.

Sposto il busto e lo vedo alla porta, timido, guarda i piedi per non vedere in faccia Bokuto. Mi alzo, lascio delle pacche sulla spalla al gufo che mi blocca la strada, esco dalla stanza e chiudo la porta.

Il gattino è quasi appoggiato al muro opposto, si guarda ancora i piedi.

"Micetto, vedi che avevo ragione sulle caratteristiche del tuo personaggio. Non riesci più a fare a meno di me vero?"

Ghigno maliziosamente, avvicino la mia mano sotto il suo mento e gli sollevo il viso, scontro i suoi occhi con i miei.

Lui arrossisce un po' e cambia la direzione del suo sguardo da un'altra parte.

- Kuroo... vieni a un bar con me? -

Un bar?

Da solo con lui?

La risposta è al dir poco ovvia.

"Micetto non devi nemmeno chiedere, la risposta è ovviamente sì."

- E che... -

Sta giocando con le dita, le fa scontrare fra loro mentre torna con il viso verso il basso.