"lei è in arresto per l'omicidio di Jeremi Blake"
Questa frase, la stessa e con la stessa intonazione, queste nove parole mi frullano in testa da questa mattina, mi rimbombano nel cervello come a volermi colpevolizzare, come a volermi convincere di qualcosa che non è alla mia portata, continuano a girare in tondo da quando quel poliziotto mi ha ammanettato e mi ha portato qui per essere tenuto sotto custodia.
Non ci sto capendo un granché, non che mi stia sforzando più di tanto, ma sono più che fermo nell'affermare di non aver ucciso nessuno, né tantomeno questo Jeremi.
Ci sarà stato sicuramente un malinteso, non posso dare altre spiegazioni. Si sa come vanno queste cose, arrestano sempre quello che non ha fatto niente e solo dopo risalgono al colpevole, almeno nella maggior parte dei casi. Ma comunque questo non toglie il fatto che mi hanno chiuso in questa stanzetta, seduto sopra questa sedia devo dire altamente scomoda, da troppo tempo, i minuti come i secondi vengono scanditi rigorosamente dal piccolo orologio, attaccato al muro poco sopra lo specchio a senso unico di fronte a me.
Le mie preghiere miste a imprecazioni, vengono ascoltate e finalmente qualcuno apre la porta. Cerco di ricompormi, sistemandomi sulla sedia e passando una mano sugli occhi come per scacciare la frustrazione.-"Lei è il signor Tomlinson?" annuisco e l'uomo entrato poco prima, si mette sulla sedia difronte a me, un uomo molto alto, con i capelli color castano chiaro e la divisa a racchiudere alla perfezione le sue spalle larghe.
-"Sono il Detective Deker, vorrei solo porle alcune domande." dice fermamente mentre io cerco di rilassare la schiena contro lo schienale, per stare più comodo e muovendo le scapole insieme al collo, ma rimanendo comunque teso come una corda di violino. Mi sento in soggezione, soffocato da qualcosa di inesistente ma al contempo tanto forte da farmi venire un senso di nausea che si fa strada nella bocca dello stomaco, insieme a dei flashback che si susseguono davanti ai miei occhi facendomi trasalire e stringere i pugni lungo le gambe.
-"Lei è accusato per l'omicidio di Jeremi Blake. Lo riconosce?" mi posa davanti, contro il tavolo, una foto, la foto di un ragazzo biondo cenere con degli occhi azzurri molto più scuri dei miei, un volto nuovo mai visto che non mi dice niente, mi focalizzo su ogni dettaglio, il sopracciglio tagliato, il piercing attaccato al labbro inferiore, riposo anche lo sguardo in quegli occhi pieni di gioia che sbrilluccicano tanto che sorride, ma niente. Chiudo gli occhi e come una scossa di corrente, il mio corpo fa un sussulto, il battito aumenta e le scariche di brividi si fanno più prepotenti tanto che mi fanno tremare.
È il biondino, quello di ieri sera, molto più ripulito, composto e anche con qualche litro di alcool nel corpo in meno, ma è comunque lui.
-"C'è stato un malinteso. Nel senso...sì lo riconosco, ma non conosco. Insomma..." il detective mi guarda curioso, alzando il sopracciglio e sporgendosi con i gomiti sul tavolo. Deglutisco e sento il sudore posarsi in delle goccioline alla base del collo, balbetto mentre finisco la frase e in questo momento vorrei soltanto prendermi a schiaffi da solo.
-"E sa dirmi se ieri sera era con questo ragazzo?" decide di ignorare il mio momento di confusione, mentre io intanto mi decido a sputare il rospo prima che fraintendano tutto. Se sanno qualcosa, devono sapere la cosa giusta, comunque capire quello che ho fatto e il motivo. Vogliono davvero incastrarmi per aver dato due cazzotti al biondino dopato?
-"Senta, ieri sera mia sorella mi ha chiamato cercando aiuto, questo ragazzo insieme a un altro la stavano violentando. Ho solo difeso mia sorella, ma quando me ne sono andato respirava ancora." sputo il tutto a un tono basso, reprimendo un ringhio infondo alla gola. Dio ti prego Louis calmati.
Finirai nella merda bastardo.
-"Il signor Blake è morto all'ospedale poco dopo la mezzanotte a causa di un trauma cranico." mi informa, posando accanto alla foto di prima un altro pezzo di carta, sempre una foto, questa volta però con la sua faccia martoriata e deformata dai lividi. Sgrano gli occhi, deglutisco ancora una volta e cerco di mantenere la calma.
Cazzo, cazzo, cazzo.
Non è colpa mia vero? Non ho tolto la vita a qualcuno no?
Oddio mio, ditemi che è uno scherzo, non di nuovo.
STAI LEGGENDO
only for the brave
Fanfiction2020 Larry Stylinson "All'uomo più coraggioso che abbia mai conosciuto..." [larry] [Lawyer!Harry, Brave!Louis] TW ⚠️ -abuso -violenza psicologica e fisica -autolesionismo