8.prenditi cura di te.

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Posso ancora sentire il rumore della porta che si chiude alle mie spalle, mentre il mio corpo è ancora scosso da tremori. Appena il mio contatto visivo con il riccio si è interrotto, il mio sguardo si è posato a terra e ancora fisso le punte delle mie scarpe lucide con il cuore che pompa il sangue nelle vene a una velocità elevata rispetto al normale. Il silenzio seguito dall'uscita dell'avvocato Styles, però, viene interrotto dalla voce squillante del biondo.

-"Louis giusto? Posso chiamarti Louis?" alzo lo sguardo ancora titubante sull'uomo che si è appoggiato adesso alla scrivania incrociando le gambe, tenendole pur sempre distese. Annuisco e per quanto mi sforzi non riesco ad accennare il minimo sorriso e in realtà non riesco nemmeno a prestare attenzione alle sue parole.

-"Perdonalo, sa essere davvero rude a volte, ma è bravo in quello che fa, di questo puoi starne certo. Dimmi una cosa." anche se con fatica decido di staccare lo sguardo dalla porta e dedicarmi all'attenzione del biondo cenere davanti a me.

-"Mi dica." incrocio le braccia al petto e prendo un respiro prima di allungare le distanze appoggiandomi al muro davanti alla scrivania.

-"Dammi del tu per iniziare, avremmo si è no due anni di differenza." sorride per poi assumere una postura tranquilla e rilassata, cosa che non mi tranquillizza e mi porta a stringere ancora di più i pugni nella mia posa con le braccia a stringersi l'una con l'altra contro il mio busto.

-"Rilassati amico, è solo una domanda e potrai benissimo non rispondere. ok?" annuisco e mollo di poco la presa cercando di rilassare la schiena.

-Come..." stavo per chiedere come si fosse accorto che ero teso e come si fosse accorto che nonostante le sue parole per tranquillizzarmi la mia guardia si sia abbassata solo di poco, ma mi ferma in anticipo.

-"E' il mio lavoro Louis, adesso la domanda...come mai non hai detto niente ad Harry? Nel senso, perché hai fatto finta che le cose di nemmeno un anno fa non fossero mai accadute? Eri persino sorpreso del fatto che qualcuno avesse tirato in mezzo il discorso, capisco magari il trauma ma devi capire che noi siamo qui solo ed esclusivamente per aiutarti." lo fermo mentre il cuore sembra essersi fermato in gola.

-"Io non ho nessun trauma." mi guarda negli occhi, facendo incontrare gli occhi azzurri di qualche tonalità più scura nei miei più chiari, sicuramente più liquidi di quanto dovrebbero essere. Fa un passo verso di me, impercettibile e talmente minimo da non recarmi fastidio, si avvicina con le mani abbassate verso i fianchi e le spalle leggermente ricurve.

-"Louis a volte il passato può fare male, può lasciare vuoti incolmabili ma devi sforzarti, un pochino, per darci la possibilità di aiutarti." la camicia appuntata fino all'ultimo bottone inizia a dare fastidio e la giacca sembra far arrivare la mia temperatura corporea a un livello troppo alto, tanto dal portami a sudare. Infilo un indice nel colletto in modo da allontanarlo, anche se di poco, dalla mia gola, gesto che non passa inosservato al signor Horan.

-"Avevi detto che potevo benissimo non rispondere ed è quello che farò, non c'è stata occasione, come potevo iniziare un discorso del genere?" la mia voce, fuori dal mio controllo, si alza di un ottava e come di abitudine il mio indice raggiunge il pollice iniziando a strusciare con l'unghia le pellicine verso l'alto facendo arrossare la parte di pelle lesa.

-"Se non ne parlerai con me, dovrai parlare con Harry, non possiamo semplicemente passarci sopra capisci?" fa un altro passo verso di me, questo più deciso, calcato e più pesante. Fisso i lineamenti del suo viso, la mascella coperta da un filo di barba chiara per poi passare alle labbra non troppo carnose per finire addosso a quei pozzi blu. Non tanto poi così diversi dai miei.

-"Non ho paura di Styles." constato sicuro e riportando le braccia, che ero riuscito a far appoggiare lungo i fianchi, contro il petto.

-"Io non ho detto questo, credo che..." viene interrotto dalla porta che si apre e in quel momento il diretto interessato entra più calmo di come è uscito, ma non poi così tranquillo. Un cipiglio occupa il viso e delle piccole rughe si posano poco sopra gli occhi.

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