35.non è una persona cattiva.

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p.o.v. Harry

-"Cazzo! Cazzo! Cazzo!" non so nemmeno come ho fatto ad arrivare nel mio ufficio con le lacrime che appannavano i miei occhi, guidando alla cieca mentre provavo a respirare tra i singhiozzi.
Non faccio in tempo a chiudermi la porta della stanza alle spalle che tutto quello che era sopra la scrivania finisce per terra. La cornice con la foto di me e Gemma, il portapenne, carte e cartelline, tutto si sparge sul pavimento mentre dalle mie labbra esce un ringhio.

-"Harry..." le mani tra i capelli sciolti prudono per quanto sia alta la mia voglia di prendere a pugni qualcosa. Mi giro verso la vetrata e sgancio un pugno sul vetro, tanto forte che le nocche si aprono e sento un bruciore che sembra solo alleviare il dolore che è presente in tutto il corpo. In ogni cellula.

-"Harry ehi." il mio braccio viene bloccato da Niall. Niall che mi blocca la mano e la stringe tra le sue per poi farmi girare e abbracciarmi in modo talmente stretto che la sensazione di cadere a pezzi svanisce, solo un momento.

-"Andrà tutto bene Harry, Louis ce la farà. Quel piccoletto è più forte di quanto pensi." Niall sussurra mentre una mano raggiunge i miei capelli, mi massaggia la cute accarezzandomi e alleviando il bruciore che avevo provocato tirandoli.  È tutta colpa mia, Louis è lontano da me, non posso neanche pensare a cosa accadrà in prigione, lui non può stare lì, non può e basta. 

-"Non andrà tutto bene Niall! Abbiamo perso! Questo processo, la causa, la possibilità che Louis non vada in prigione, tutto è andato a puttane. Non sono stato capace nemmeno di proteggerlo!" la voce alta, priva di qualunque forma di speranza, abbattuta e disperata. Urlo in faccia al biondo che mi guarda accigliato quando i nostri petti quasi si toccano ma lui non accenna ad allontanarsi, l'ho respinto quando cercava di tenermi insieme ma non se ne andrà. Non se ne é mai andato e non lo farà nemmeno questa volta.  Apre le braccia e mi tira contro di lui un'altra volta, mi stringe quasi impedendomi di respirare ma non mi scanso adesso, mi lascio mantenere, mi lascio cullare dalla sua forza, mentre delle lacrime lasciano i miei occhi senza vergogna. Mi lascio cullare dal suo battito e dalle sue carezze sulla mia testa. 
-"Glielo avevo promesso Ni, gli avevo detto che non nessun'altro gli avrebbe fatto del male. Sono un bugiardo." sussurro contro il suo petto, seguendo l'alzarsi e l'abbassarsi comandato dal suo respiro.

-"Non sei un bugiardo Harry, troveremo un modo per proteggerlo, te lo prometto." mi fa alzare la testa portandomi una mano sotto al mento e facendomi incontrare i suoi occhi chiari.

-"Dobbiamo..." tiro su con il naso mentre mi aggrappo alle sue spalle, scuotendo la testa come a scrollare le lacrime e mi convinco nel concentrarmi a pensare lucidamente.

-"Dobbiamo iniziare a lavorare." mi allontano e sono arrivato quasi alla mia scrivania prima che il mio braccio venga bloccato, questa volta per il polso dal biondo che mi guarda con gli occhi pieni di compassione.

-"Possiamo prenderci un paio d'ore di pausa Haz, sei distrutto." mi accarezza il braccio cercando di confortarmi, sorridendomi sincero ma come se mi avesse scottato, mi ritraggo e scuoto la testa prendendo un profondo respiro prima di girarmi di spalle.

-"Continuerò ad essere distrutto se starò con le mani in mano a piangermi addosso, devo trovare un modo per tirarlo fuori." mi lego con l'elastico che avevo al polso i capelli in un bun stretto in cima alla testa e dopo aver passato la mano sotto al naso, mi siedo alla scrivania e inizio ad archiviare le carte riguardanti il caso della settimana prossima.

-"Niall, chiama i signori Monris e digli che non potrò occuparmi del loro caso la settimana prossima." vedo che sta per ribattere qualcosa ma si ferma, fa per arrivare alla porta quando con la maniglia in mano si rigira verso di me.

only for the braveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora