27.per te ne varrá sempre la pena.

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-"Pensi che io gli piaccia sul serio?" Lottie è seduta sul divano, io con un salto oltrepassando la testiera, mi siedo accanto a lei facendola spostare.

-"Possibile che ogni volta che sono seduta su questo dannato divano, devi venirmi a rompere le palle con i problemi tra te e riccioli d'oro?" sbuffa chiudendo il libro e posando la testa sul divano chiudendo gli occhi.

-"Lottie! Non si dicono le parolacce!" urla la piccola Phoebe che spunta dalla cucina con un biscotto nella mano destra e uno nella mano sinistra.

-"Già Lottie, non si dicono le parolacce." la riprendo facendo una faccia soddisfatta verso la bionda che mi guarda aggrottando la fronte e poi alzando gli occhi al cielo girandosi verso la bambina.

-"Ok, ok scusatemi" si interrompe alzandosi con la schiena dritta e guardando la gemellina "cosa ci fai con due biscotti in mano?" assottiglia lo sguardo e subito la piccola cerca aiuto nella mia direzione. Io con un segno del capo le indico le scale, abbozzando un sorriso e lei non se lo fa ripetere due volte, perché trotterellando prende la via e sale velocemente al piano superiore.

-"Quindi?" chiedo tornando con le gambe incrociate a guardare la bionda che mi guarda come a volermi tagliare la gola. Non posso dargli torto in fin dei conti, posso essere insopportabile a volte, ma quando si parla di Harry sono così, è colpa di quel riccio se sono in questo modo. Dannazione.

-"Cosa?" chiede scocciata mentre si alza e si infila le pantofole, per l'essere irritante ho una mezza idea da chi posso aver preso.

-"Lottie devi ascoltarmi, renderebbe il tutto più semplice e veloce." sospiro e la seguo in cucina, dove si versa un bicchiere d'acqua prendendolo dal rubinetto. Si appoggia con la schiena al lavello e appena finisce il bicchiere mi guarda arricciando il naso.

-"Secondo te, io gli piaccio sul serio?" mi guardo le unghie, imbarazzato mentre cerco di farmi ancora più piccolo nella felpa che indosso.

-"Stai scherzando? Tu stai scherzando." faccio per interromperla ma lei è più veloce di me "No Lou, mi dispiace ma non starò qui a parlare di questo. Tu non puoi essere serio porca miseria!" mi sgrida mentre mi oltrepassa e arriva quasi alle scale, ma com'è che ogni volta che dobbiamo intraprendere una conversazione devo diventare un corridore?

-"Perché?" chiedo quasi esasperato, fermandola quando ormai è a metà della scalinata.

-"Beh, perché quel cristo ti mangia con gli occhi. Si butterebbe quasi sono un treno per te e tu faresti lo stesso e non ho per niente la forza di discutere con te e con il tuo essere maledettamente testardo. Per una volta puoi pensare di essere abbastanza, perché caro Louis, tu sei abbastanza e ti prego di non buttare via una delle persone che è riuscito a capirlo." non mi lascia il tempo di replicare che fa gli ultimi scalini e sparisce al piano di sopra. Sbuffo e devo dire che la strigliata me la sono meritata, mi alzo il ciuffo dalla frangia quando sento la notifica di un messaggio. Mi giro pensando di averlo sul divano, alzo i cuscini e lo cerco ma nulla, alla fine lo vedo sul mobiletto accanto allo specchi e senza alzare la testa, lo afferro e lo accendo.

da Harry Styles :

'Buongiorno Lou, non credo di riuscire a passare oggi perdonami.

Mi hanno sommerso con il lavoro, prometto di scriverti più tardi.

H xx'

Sorrido al messaggio e decido di rispondergli che non fa nulla, lo saluto e decido anche io di andare in camera, sperando che in qualche modo riesca a compicciare qualcosa.

***

-"Mi sei mancato" sussurro sulle labbra del riccio, che non ha fatto in tempo nemmeno ad entrare in casa che già lo sto stritolando. Chiudendo le braccia attorno al suo collo e alzandomi sulle punte per lasciargli un bacio proprio sulla punta del naso.

only for the braveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora