43.è lui il principe che mi ha salvato.

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-"Hai preso tutto?" domanda il riccio che intanto sta tenendo Phoebe in braccio, mentre quest'ultima gioca con i suoi capelli, attorcigliando due ciocche tra di loro. Quando Harry nella mia prima settimana a casa ha iniziato a presentarsi quasi ogni giorno alla porta, non avrei mai immaginato che avrebbe conquistato il cuore delle piccole prima di quanto ci abbia messo a conquistare il mio. Letteralmente lo adorano, lui è molto accondiscendente ma questo non toglie il fatto che ci sa proprio fare con i bambini. A volte me lo immagino, a fare il padre, durante la notte principalmente quando lui non è con me per farmi dormire, me lo immagino con un bambino a cui badare, con un mini Harry in mezzo ai piedi mentre è impegnato a cucinare la colazione. Si ce lo vedo decisamente bene a fare il genitore.

-"Credo di si e comunque non andiamo dall'altra parte del mondo. In caso possiamo tornare qui." mi avvicino con il borsone verde in mano, mi avvicino facendo poi scontrare le nostre labbra in un bacio a stampo.

-"E chi ha detto che ho intenzione di riportarti a casa?" sogghigna dopo aver lasciato la piccola a terra, che non perde tempo a raggiungere la sorellina seduta sul divano del salotto. Sento la mano di Harry sulla mia, senza vederla effettivamente arrivare e se non un piccolo sussulto non succede niente. Sto ancora lavorando su questa parte ma è stato come avevo pensato, con Harry al mio fianco la strada è tutta in discesa. E' semplicemente fantastico, mi aspetta e non ha mai fretta con me, anzi si prende cura di me come nessuno aveva mai fatto e a questo punto non sono sicuro di meritarmelo, non sono molte le persone che si meritano Harry e io sicuramente non sono tra queste.

-"Louis!" eccola signore e signori, Charlotte Tomlinson che sembra una madre fin troppo apprensiva che sta per mandare suo figlio di cinque anni in gita con la scuola. Non mi lascia da ieri sera, si è gentilmente offerta, o meglio imposta di aiutarmi a preparare le mie cose e come se non fosse abbastanza ha insistito a controllare che avessi preso tutto, due volte. Ringrazio il mio buon senso che ha evitato di infilare qualche preservativo dentro il borsone.

-"Lottie si! Ho preso tutto e non c'è-" mi fermo quando, andandole incontro la vedo seria mentre stringe tra le mani il mio flaconcino con le pillole. Alzo lo sguardo quasi rimproverandola e appena mi giro, vedendo Harry impegnato con le piccole, la porto in cucina per discutere di questo.

-"Per favore, solo per precauzione." socchiudo gli occhi quando vedo il suo sguardo supplicante ma non ho intenzione di portarle con me, non voglio neanche vederle. Non ne ho bisogno, soprattutto in questo momento.

-"Non ne avrò bisogno Lottie e poi se Harry dovesse vederle? Andiamo, sto bene. Sul serio." lei sbuffa mentre abbassa la testa e soprattutto non smette di rigirarsi il flacone tra le mani passando il polpastrello sull'etichetta di tanto in tanto. Posso capirla, ma come ho detto al riccio non sto andando in un altro continente, mi sposto a pochi isolati da qui. Poi andiamo a casa di Harry e questo implica la presenza di quest'ultimo ventiquattro ore su ventiquattro.

-"So che stai bene, sei migliorato un sacco. Ma non è meglio prevenire? È una semplice medicina Lou, niente di così esorbitante" cerca di convincermi gentilmente e sinceramente non mi stupirei di trovare qualche stecca si pasticche, se dovessi aprire il borsone. Testarda e apprensiva, l'accoppiamento perfetto per far uscire di testa le persone.

-"Non ho bisogno di quella medicina Lots, ho la migliore delle medicine a così poca distanza." sorrido pensando ad Harry, alle sue fossette o ai suoi occhi verdi, pensando ai suoi capelli e alla sua risata. È lui, è decisamente lui la mia medicina.

-"Ti voglio bene." proclama finalmente, abbassando il barattolo sul ripiano e afferrandomi un braccio, intrappolandomi in un abbraccio che di scomodo ha ben poco.
-"Ti voglio bene anche io Lottie, davvero" la stringo a me e le lascio un bacio tra i capelli. Sorridendo quando la sento pizzicare i miei fianchi per farmi allontanare e farla tornare a respirare correttamente.

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