23.lo voleva mia madre.

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-"Sono passati due giorni perché non richiama?" domando alla bionda che stava solo cercando di leggere un libro, in questa mezz'ora di tempo in cui le gemelle stanno dormendo. Ma che invece è costretta a subirsi tutte le mie lamentele.

-"Lou prova tu a chiamarlo no?" sbuffa spazientita mentre io continuo a rimanere a pancia in su, con le gambe alzate sulla testata del divano e la testa che pende accanto alle gambe di mia sorella.

-"Non dovrei essere io a chiamarlo." mi tiro su, tornando a una posizione normale quando sento un giramento di testa prendermi in pieno. Troppo sangue al cervello.

-"Sei davvero qualcosa di scandaloso. Non ero così nemmeno io a quindici anni." sospira chiudendo il libro, arrendendosi al fatto che non riuscirà a finire la pagina, dopo aver letto la stessa riga per circa cinque volte.

-"Lo chiamo e poi cosa dovrei dirgli? Non stiamo uscendo o qualcosa del genere quindi non mi devo aspettare niente." constato sicuro di me, mentre mi passo una mano sotto agli occhi e mi focalizzo sulla piccola libreria accanto alla televisione, dove insieme ai libri sono messi in ordine alcuni DVD.

-"Allora perché ne stiamo parlando?" si chiede quasi come se se lo stesse domandando a se stessa, fa per alzarsi e io con lo sguardo ancora puntato sulla libreria la fermo chiamandola.

-"Lottie, guardiamo un film?" chiedo alzandomi, mentre lei si è fermata nel bel mezzo del salone, arrivo agli scaffali e inizio a scorrere tra i titoli ma oltre a cartoni animati non trovo nulla di poi così interessante.

-"Non abbiamo nient'altro che cartoni animati?" chiedo sbuffando e mettendomi una mano nella tasca della felpa mentre scorro con gli occhi la copertina di un film di Hayao Miyazaki.

-"Hai in casa due bambine di sei anni, cosa volevi trovare tra quei DVD? Fight Club?" sorride mentre mi affianca e tira fuori anche lei dallo scaffale un cartone della Disney, sospiro e poso il mento sulla spalla della bionda che adora di shampoo alla ciliegia.

-"Cosa ti è preso? Da quando in qua vuoi vedere un film? Tu? Proprio tu che dopo dieci minuti già ti annoi." si scrolla di dosso il mio mento e si gira verso le scale, puntando un sorriso verso la cima dove una piccola Phoebe ancora assonnata si sta stropicciando gli occhi con una manina.

-"Buongiorno pulce." la piccola inizia a scendere lentamente le scale e dopo aver rimesso il cartone animato al suo posto, le vado incontro accogliendola con un piccolo bacio sulla testa.

-"Daisy sta ancora dormendo?" chiede Charlotte guardando al piano di sopra, pensando magari di vedere la bambina che ha seguito la sorella, cosa che non accade. Portando lo sguardo interrogatorio della bionda, arrivare alla piccola che si sta sistemando la maglia ancora tra le mie braccia.

-"Non lo so, io sono scesa e basta." inizia a muoversi in braccio a me, facendomi capire di volere scendere, così la lascio andare e appena i piedini coperti da dei calzini rosa toccano terra, inizia a camminare fino al divano, dove con un po' di difficoltà riesce a salire.

-"Metti un cartone, vado a prendere l'altra peste." consiglio a mia sorella che stava controllando il telefono, scorrendo sullo schermo con un unghia tra i denti. E' distratta tanto che non mi risponde e sto un po' a guardarla prima di muovere una mano tra il suo sguardo e lo schermo. Solo allora sembra tornare con i piedi per terra.

-"Scusami?" mi domanda e faccio per guardare il soggetto di tanta attenzione ma lei è più veloce, perché chiude il telefono spegnendolo e infilandolo in tasca.

-"Metti un cartone per loro? Vado a prendere Daisy." annuisce mentre fa dietrofront e fa segno alla piccola già seduta sul divano di seguirla in cucina. Salgo le scale velocemente e arrivo in ancora meno tempo nella stanza delle piccole, dove Daisy sta dormendo con la faccia spiaccicata contro il cuscino.

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