Part 1

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Sto preparando le valige di fretta ,sono circa le 19:00 quando sento mio padre urlarmi di scendere al piano di sotto per cenare. Appena scendo, non ho nemmeno il tempo di sedermi che lo sento continuare a farmi sempre le stesse domande, mi continua a chiedere se sono pronta per partire per Los Angeles, se sono sicura di voler andare con lui e non di rimanere con i nonni ect ect... Mi sento pronta, LA è grande, certo, mi intimorisce un po' ma sono sicura di voler andare, non lascerei mai mio padre da solo, sono consapevole che deve partire per lavoro e sono disposta ad andare anche io. Adoro mio padre, mi ha cresciuta completamente solo dato che mia mamma è morta quando ero piccola, e nonostante questo non mi ha mai fatto mancare niente ,e io gliene sono grata. Appena finito di cenare corro al piano di sopra e finalmente finisco di mettere tutto ciò che entra dentro le valige, e prima di addormentarmi scrivo un messaggio alla mia unica amica di questo paesino per ricordarle che mi mancherà. Io e Kat siamo amiche da quando eravamo piccole e quando le dico che mi mancherà sono sincera, devo molto alla sua famiglia per avermi aiutato quando mio padre era fuori città, spero di venirla a trovare il più possibile. Senza accorgermene crollo in un profondo sonno, e verso le 5:30 della mattina vengo svegliata da papà già pronto a partire. Mi preparo velocemente ,mi infilo una felpa oversize e dei leggins neri, vado al bagno e mi guardo allo specchio, i miei capelli castani sono abbasatanza in ordine, ma i miei occhi, anche loro marroni, sono pieni di occhiaie. Prendo le valigie corro in macchina. Il mio paesino dista circa 3 ore da Los Angeles e dato che mio padre ha un Suv decidiamo di andare in macchina. Durante il viaggio, all'inizio dormo un po', poi mi infilo le cuffiette e faccio partire Sweater weather, e durante questi 4 minuti, che a me sembrano ore inizio a immaginare come mi troverò nella nuova scuola. Dato che mio padre passerà molto tempo fuori casa, mi ha iscritta in una scuola privata dove rimarrò tutta la settimana eccetto il weekend. Spero che mi troverò bene nel dormitorio e con la mia compagna di stanza. Appena arrivati mio padre parcheggia davanti a scuola, vederla nei video fatti da mio padre non le faceva onore, è stupenda ed è enorme. Insiste a entrare con me, dopo minuti di saluti e baci mi lascia finalmente riprendere fiato ed entrare. Dopo circa 15 minuti trovo la mia stanza, così con molto timore cerco le chiavi ma ricordo di averle lasciate dentro la valigia e non nella borsa, dopo qualche minuto di riflessione penso sia meglio bussare che disfare le valigie in un corridoio per cercare un paio di chiavi. Prendo coraggio e con un incertezza evidente busso, mi rilasso un attimo quando sento che qualcuno sta venendo ad aprire, ma appena la porta si apre capisco di aver sbagliato stanza. Vedo un ragazzo abbastanza alto, tatuato su un braccio, con una maglia nera e un berretto di lana, la mascella definita e i capelli mossi che gli incorniciano il viso e gli occhi castani, ed a un certo punto lo sento parlare, - chi saresti?- mi chiede, in un tono neutro, forse un po' infastidito ,la sua voce è rauca ma non troppo ,e per quanto mi sento imbarazzo balbetto di aver sbagliato camera, senza dargli il tempo di rispondere scappo via presa dall'imbarazzo, e mentre torno in camera mi rendo conto di quanto fosse bello quel ragazzo, e mi chiedo se lo rivedrò.


ciaoo, questo è il mio primo capitolo è so che è molto corto ma volevo iniziare piano,mi scuso in caso di errori e spero vi piaccia! :) per qualsiasi cosa potete trovarmi su tik tok (paris.659)❤️

il mio punto deboleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora