<<Lasciamii cazzoo>> inizio a urlare cercando di colpirlo così da farmi cadere, ma ovviamente non ottengo risultati. Non dice una parola e mi porta in macchina.
<<Dove cazzo stiamo andando?>> chiedo infuriata ma ancora ubriaca.
Non mi risponde, sta in silenzio con le mani sul volante, non mi rivolge lo sguardo.
<<Vinnie, non mi sento bene>> Dico io dopo 10 minuti, mi sta salendo la nausea.
<<Che succede?>> ad un tratto si ferma, mi chiede preoccupato cosa avessi.
<<Mi viene da vomitare..fammi scendere>> toglie il blocco agli sportelli e mi fa scendere, e ovviamente scende con me. Appena scesi dalla macchina, non ho nemmeno il tempo di respirare un attimo, che automaticamente mi piego in avanti e vomito. Sento Vinnie che mi tiene i capelli, ma non smetto di vomitare, così che posiziona una mano sul mio stomaco da dietro, per tenermi in equilibrio senza cadere, e mi annoda i capelli in una coda bassa con un elastico.
Dopo altri 10 minuti, avevo finito di vomitare, ed è stato orrendo, non berró mai più, penso tra me e me.
<<Stai meglio?>> mi domanda Vinnie mentre mi porge dell'acqua e delle mentine. Non sta più incazzato come prima, sembra preoccupato.
<<Si, grazie>> rispondo.
La festa distava circa venti minuti dai dormitori, ed era più vicina a casa di Vinnie.
Cerco di non crollare nel sonno e penso che domani non abbiamo lezione, quindi posso prendermela con calma.
Anche se provo a distrarmi con i miei pensieri, mi addormento, e quando mi sveglio, non sono in auto, non sono nemmeno in camera mia, sono nella casa di Vinnie, quella dove organizzava spesso feste.
Mi sveglio verso le 7:00 di mattina, con indosso solo una maglia larga e nera, e la mia prima reazione e controllare se ho le mutande, non penso che Vinnie è così malato da violentarmi mentre dormo, ma per scrupolo controllo. Mi giro, è
allungato accanto a me, con la schiena poggiata alla testata del letto e le gambe stese, e sta con il computer.<<Buongiorno, stai meglio?>> mi chiede lui, con una voce roca, sembra si sia appena svegliato, ma è vestito come se dovesse uscire.
<<Si sto meglio, perchè non mi hai portato al dormitorio?>> chiedo diretta io.
<<Preferivo stare a casa oggi che non ci sono le lezioni>> controbbate lui.
<< Ok ma io? non ci hai pensato a dove volevo andare io?>> rispondo ancora più acida.
<< Non eri capace di intendere e di volere, quindi ho deciso io per te>> trova sempre la risposta giusta, che cazzo, sembra che i suoi raggionamenti funzionano sempre.
<<Devo chiamare Marlene e avvertirla>> Cambio argomento.
<<Ci ho già pensato io, vai sotto, c'è la colazione>>. Wow, mi ha anche preparato la colazione.
Mentre mi avvio al piano di sotto, senza dire nulla, e mi guardo allo specchio mi spavento, ho un succhiotto enorme sul collo.
<<Vinnie, che cazzo è?>> inizio ad impanicarmi, non mi ricordo nulla di ieri.
<< Sai, volevo chiedertelo anche io>> Mi chiede lui, è triste, riesco a vederlo e a sentirlo.
<< Ho un blackout. Ti prego dimmi che sei stato tu>> ho gli occhi lucidi, non ricordo niente, e ho paura di essere andata oltre.
<<No, Lexie, non sono stato io. Non ho approfittato di te ubriaca come ha fatto quel ragazzo alla festa>> mi risponde acido, sembra anche lui stia per piangere.
<<Vinnie, non so chi è>> continuo a dirlo, ma ora sto piangendo.
<<Io invece si. E ci ho parlato.>> mi risponde lui.
<<Quando ci hai parlato, cosa ti ha detto?>> chiedo io ancora più in ansia.
<<Ci ho parlato appena siamo tornati a casa e ti ho messo a letto, ho visto quella schifezza che hai sul collo, e sono andato alla festa>> non mi guarda nemmeno in faccia. Mi sento in colpa, ma alla fine noi non stiamo insieme, posso fare ció che voglio dopo quello che mi ha fatto lui.
<<Dimmi che non mi sono spinta oltre>> sussuro singhiozzando.
<< No. Vi siete solo baciati e lui ti ha fatto quello. Poi sono arrivato in tempo>> continua a non guardarmi in faccia.
Penso alle sue parole e l'ansia si allevia sempre di più, grazie a dio.Aspetto una sua parola, ma lui non mi rivolge nemmeno uno sguardo. Scendo sotto, e per le scale lo aspetto, ma non mi raggiunge. Arrivo in cucina e ad un tratto mi giro, vedo due signori e senza accorgermene tiro un grido.
<<Ciao.. Sono la madre di Vinnie>> Mi dice questa signora squadrandomi male da testa a piedi.
Ciaoo! sto facendo le videolezioni e mi annoio, penso che sta sera ne posto un altro! fatemi sapere se vi è piaciuto❤️❤️
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il mio punto debole
Teen Fictionstoria su vinnie :)) Lexie, una normale ragazza di 17 anni, sola con il padre, sta per trasferirsi in una nuova città, dove incontrerà Vinnie, inconsapevole di quello che starà per vivere. Lexie sarà disposta a mettere il suo orgoglio da parte dopo...