part 30

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la mattina, appena mi sveglio, apro gli occhi e vedo Vinnie, di fianco a me, che dorme. Non mi muovo perchè prima di alzarmi e fare qualsiasi cazzata mi passi in mente preferisco cercare di ricordare, e dopo dieci minuti ricordo tutto alla perfezione... purtroppo. Come dovrei comportarmi adesso?
mi alzo e mi lavo i denti e la faccia, sono le otto e Vinnie ancora dorme, cosi, appena uscita dalla doccia, vado al bar a prendere due caffe.
Quando torno nella stanza Vinnie è ancora nel letto, senza maglia, appena sveglio.
<<Buongiorno>> mi sussurra sorridendo con una voce roca e profonda.
<<Scusa per ieri>> dico io frettolosamente, senza nemmeno ricambiare il suo buongiorno.
<<è ok, me lo sono meritato alla fine>> mi dice lui.
<<già>> sussurro io.
<<voglio provarci. Mi voglio impegnare dicendoti frasi soldicinate. Voglio essere serio, ti voglio, Lexie>> mi dice lui appena finito di sorseggiare il caffe. O mio dio, l'ha fatto così velocemente, l'ha detto in modo così spontaneo, so di essere stupida a volerci credere , ma è più forte di me.
<<ok>>sbotto.
<<ok? perfetto, mi vado a fare una doccia>> mi dice emozionato, mi lascia un bacio sulla bocca e va in doccia.
Dopo mezz'ora che è al bagno a non oso immaginare a far cosa, mi affaccio per controllare la situazione.
<<tornerai mai nella tua stanza?>> chiedo sorridendo
<<vivo così bene con te, perchè non stare nella stessa stanza?>> mi chiede con gli occhi dolci.
<<non credi sia troppo presto?>> chiedo io responsabilmente.
<<mhh>> accenna e non mi risponde.
esce dalla doccia, nudo, davanti a me. Mentre era in doccia ovviamente ero girata ma wow, riesco a capire meglio i suoi tatuaggi, ma vedere un ragazzo, nudo...

Vinnie esce dalla doccia e si veste, continua a sorridermi, e io a chiedermi quando abbia messo le sue mutande nel mio cassetto e perche non me ne sono accorta..
<<Ei, torno in camera, pranziamo insieme?>> mi chiede lui.
<<Sì, dove?>> domando io curiosa
<<ti porto in un posto>> mi risponde vago ed esce dalla stanza.
Mentre aspetto l'ora di pranzo ne approfitto per sistemare la stanza, e nel mentre mi chiedo dove sia finita marlene, e come se avessi un sesto senso, appena lo penso, lei entra.
<<ei>> mi dice in tono preoccupato e triste, probabilmente Vinnie le ha raccontato.
<<ei>> contraccambio in tono triste, ma alla fine se ho perdonato Vinnie tanto vale perdonare anche lei, se era davvero ubriaca.
<<Possiamo parlare?>> mi chiede abbassando lo sguardo
<<Non ce n'è il bisogno. Sei perdonata.>> dico accennando un sorriso.
<<Grazie a Dio>> mi sorride il più che puó e corre ad abbracciarmi.
Parlo con Marlene spiegandole bene quello che era successo ieri sera, lei essendo molto presa dal discorso continua a guardarmi sbalordita.

Mi accorgo che è mezzogiorno e che l'appuntamento con Vinnie è tra poco, e ancora non decido cosa mettermi. Odio quando una persona non mi dice dove mi porta, cioè, dovrei mettermi i jeans e una felpa perche andiamo al mcdonald, oppure un vestito elegante e firmato perche andiamo in un ristorante di lusso, dico, ma cosa costa specificare l'abbigliamento?
Decido di mettermi qualcosa di neutro, dei pantaloni a palazzo neri e un maglioncino beige, mentre per il trucco metto solo il lucidalabbra e il mascara.
Si fanno le 12:30 e Vinnie non è ancora fuori, così lo chiamo al telefono.
<<Mi stai dando buca?>> chiedo partendo già aggressiva.
<<No, ti ho mandato la posizione sul telefono>> mi dice lui.
chiudo la chiamata e mi metto im
macchina, guardando il tragitto, noto che la strada è la stessa di casa sua, quindi inizia a salirmi l'ansia che mi ha invitato a pranzo con sua madre.
Arrivo finalmente a casa sua, e mi viene a prendere fuori.
<<perche a casa?non dovevi portarmi in un posto?>> domando confusa
<<infatti, seguimi>> lo seguo nel suo bellissimo giardino, e vedo una piccola rimessa, che non sembra una rimessa come quella di Freddy in skins, è carina e aggiustata.
<<Entra>> mi dice. Così faccio, appena entro, vedo un piccolo tavolo rotondo apparecchiato per due, e mi fa sedere, dopo di che mi porta il piatto.
<<hai cucinato tu?>> domando meravigliata
<<esattamente signorina>> dice lui ridendo.
<<hai fatto tutto questo per me?>> domando ancora più meravigliata.
<<è solo uno stupido pranzo, non mi andava di pranzare fuori>>
<<Per me è tanto, è apprezzo che tu ti sia impegnato, lo ador->> e non riesco a finire la frase, poichè vengo interrotta da un urlo che grida il mio nome.

ciaoo! fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto🤍 (scusate gli eventuali errori🥺❤️)

il mio punto deboleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora