Ma che cazzo dico, chi sono io, Romeo? Dio mio. Non ho mai detto queste cose a nessuno, e adesso le dico a una ragazza che a malapena conosco, non so perchè l'ho fatto, ma lei ha qualcosa che scatena in me un emozione che non riesco a controllare, che merda.
<<Immagino tu lo dica a tutte le ragazze che porti qui.>> mi dice lei con un tono insicuro, cerca di essere cattiva, ma si vede che sta recitando e che lei non è così, probabilmente non si fida.
<<No non è vero>> le rispondo io, cazzo, sapevo lo sarebbe andata a pensare. Non ho mai portato nessuna ragazza da nessuna parte.
<<Non ne sarei sicura sinceramente, a malapena ti conosco, e non ho capito cosa vuoi da me, e questo giochetto che stai facendo non mi piace affatto.>> mi dice, ha ragione, io non sono questo tipo, non so cosa sto facendo nemmeno io. Devo cercare di tornare in me.
<<Non ti piace questo "giochetto"?>> le cerco di dire cosi da sfidarla.
<<No.. ho paura..>> Mi sussurra lei senza nemmeno guardarmi in faccia, i capelli le stanno coprendo i lati del viso e gioca con un pezzo di erbetta staccata da per terra in maniera nervosa.
<<Paura di cosa?>> devo conoscerla, voglio conoscerla, quanto io lo possa negare a me stesso devo conoscerla a tutti i costi. È arrivata al campus così, di sprovvista, non ho capito bene chi è, non ci metto molto a capire come sono fatte le persone, ma lei per me è un taboo.
<<Niente lascia stare okay? non so nemmeno perchè sono qui e perchè ti sto parlando, sopratutto di queste cose.>>mi ridice lei, non è per niente sicura di sè e scommetto che in passato le è successo qualcosa di non bello.
<<Dici sempre che non ci conosciamo, perchè non iniziare a farlo?>> dico con uno sguardo malizioso.
<<Non voglio frequentare ragazzi come te, il solito ragazzo cattivo che piace a tutte e che dopo.. ecco, averci fatto cose.. le lascia stare>> Risponde lei in maniera timida, con delle guance bordo, e continua a non guardarmi in faccia. Ha paura di me. Ha paura di quello che le posso fare.
Le alzo il viso con due dita sotto il mento, la guardo in faccia e ha gli occhi luicidi, ció mi da la conferma che c'è qualcosa sotto. Sta tremando e cerca di nasconderlo, anche mentre le alzo il viso il suo sguardo è rivolto verso il basso, e più la guardo più capisco che è troppo bella.
<<Io non sono il solito ragazzo, spero ti sia chiaro>> Le dico sempre con un tono un po' arrogante.
<< E io come faccio a sapere se è vero?>> È molto agitata, ma se mi chiede questo mi fa capire che mi sta prendendo in considerazione. Pensa che non ha nessun potere su di me, ma ha lo stesso che io ho su di lei. Anche lei mi mette paura, ho paura di un suo no, ho paura di quello che pensa, ho paura che non le piaccio.
Mi avvicino a lei, le dita che avevo appoggiato sul suo mento le sposto sulla sua guancia, le metto una mano sui capelli, per non sembrare il solito ragazzo che ha in mente solo quello, e mentre mi avvicino per baciarla, si sposta.
<<Non posso>> mi dice lei. Nella sua voce c'è ripensamento, e si è accorta che io l'ho capito. Ritraggo la mano dal suo corpo, anche solo toccarle i capelli mi fa andare a fuoco, odio questa sensazione, di solito le ragazze facevano di tutto per stare con me, ma lei, lei è diversa.
<<Non posso, è stato un errore quello dell'altra sera, mi sto frequentando con Steve, e tu lo sai. Io non sono la ragazza che si bacia mille ragazzi o la classica nuova ragazza semplice. Basta pensarlo. Non sono così, sto con Steve adesso>> Mi dice, e finalmente mi guarda in faccia. Le sue parole dentro di me scatenano una rabbia immensa. Non ho mai saputo gestire le emozioni. Con lei cazzo, la volevo, volevo tutto di lei, volevo conoscerla, ma conoscerla davvero. Che cazzo, odio questa sensazione di merda.
Mi alzo, mi incammino a passo veloce verso la macchina, e lei si alza di scatto e mi cammina dietro. Saliamo in macchina e per tutto il viaggio stiamo entrambi in silenzio. Stringo il volante più forte che posso, sto cercando di mantere la calma. Non vuole conoscermi? non me ne frega un cazzo. Stavo davvero per aprirmi con lei, ma forse mi sbagliavo sul suo conto.
Arrivati al campus la lascio nel parcheggio, Non scendo, non le apro la portiera, e non la accompagno in camera, tanto non la gradisce la mia presenza. Mentre la vedo allontanarsi, con un passo timido e veloce, in pigiama, alle 8:00 della mattina, le sue parole mi rimbombano in testa "sto con Steve".. fanculo lei e quel coglione. Me ne torno a casa, nemmeno al campus, torno a casa dei miei.
In macchina non riesco a smettere di pensare alle sue parole. Arrivo a casa alle 8:20, prendo una bottiglia di Tequila e senza nemmeno versarmela, mi attacco al collo della bottiglia e inizio a scolarla. Dopo 5 minuti sono già fuori di me. Ho l'alcol che mi brucia in corpo, di solito non bevo spesso, ma quando non si vuole pensare è l'unico modo. E appunto, senza pensare, mi siedo in macchina e inizio a guidare. Sto sbandando un po' ma non me ne frega un cazzo. Sono nervoso, ho bevuto e sono ubriaco marcio, e comunque non riesco a smettere di pensare a lei.
Arrivo al campus e scendo dalla macchina, riesco a sentire la puzza di alcol anche io, e mi avvio verso la camera di Steve. Fanculo lui , lei la voglio io. Busso barcollando insistentemente fino a quando non apre. Eccolo lo stronzo con i perfetti occhi azzurri e quell'orribile taglio di capelli.
<<Amico sei ubriaco fracido, vuoi una mano?>> mi gira tantissimo la testa e sento le sue parole in ritardo, già lo odio, io vorrei una mano da lui? ehi fanculo.
<<Sta lontano da Lexie stronzo>> e con la precisione di una persona sobria, gli tiro un pugno dritto in faccia.
Gli sanguina il naso, con molta difficoltà e barcollando , me ne vado.ecco il POV di vinnie!! fatemi sapere se vi è piaciuto e se volete altri suoi POV❤️mi scuso per gli eventuali errori🥺
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il mio punto debole
Teen Fictionstoria su vinnie :)) Lexie, una normale ragazza di 17 anni, sola con il padre, sta per trasferirsi in una nuova città, dove incontrerà Vinnie, inconsapevole di quello che starà per vivere. Lexie sarà disposta a mettere il suo orgoglio da parte dopo...