part 34

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Va via. Non mi dice niente, non fa niente, e con le lacrime agli occhi va via. Penso che fumare  e guidare mi ha preso male perche non mi sto sentendo bene.
Barcollando vado sul divano e mi sdraio, chiudo gli occhi , per un arco di tempo non definito dato che vedo tutto a rallentatore, e quando gli riapro vedo Vinnie di fronte a me, che mi fissa, e anche in queste condizioni sono capace di riconoscere il suo profumo.
<<Alzati, ce ne andiamo.>> mi dice Vinnie in modo altezzoso.
<<non voglio andarmenee>> sbiascico io, ma senza nemmeno avere il tempo di finire la frase, mi ritrovo nelle sue braccia. Lo guardo e sorrido, lui non ricambia del tutto ma lo accenna, e , non so cosa pensare. Diciamo che a ogni fottutissima festa di questo campus c'è un modo nella quale scappo via con Vinnie dopo aver litigato e faccio agitare Marlene, ogni fottuta volta.

Saliamo in macchina e mi mette a sedere davanti, affianco a lui.
<<chi era quella troia?>> chiedo io ridendo, senza nemmeno capire bene la situazione.
<<non è il momento>> mi risponde freddo.
<<Per la storia delle medicine->> inizio a cercare di formulare una frase ma non riesco nemmeno a finirla poichè come al solito vengo interrotta da lui.
<<Ne parliamo domani>> mi dice nuovamente freddo.
Decido di tenere la bocca chiusa perche so anche io inconsciamente che non è il modo e la situazione migliore per affrontare i problemi.
Arriviamo a casa sua, parcheggia la macchina con poche manovre, e non pensavo che da fatta mi sarei accorta di quanto guidasse bene, e poi rientriamo a casa.

Salgo le scale con fatica immensa e mi sorreggo a lui, e appena apre la porta della sua camera, Mi butto sul letto.
Sento le mani di Vinnie che appoggiano dolcemente la testa sul cuscino, e ad un certo punto inizia finalmente a parlare.
<<Devi metterti in pigiama>> mi dice lui.
<< Non ne ho voglia.>> così senza nessun preavviso, si avvicina e mi sfila i jeans e la maglia.
<<Alza le braccia>> mi dice delicatamente, e cosi faccio, mi sfila il reggiseno e mi infila una sua maglia nera delle tante.
<<Pensa a dormire ok?>> mi dice preoccupato.
Annuisco e chiudo gli occhi. Sento Vinnie che si sdraia accanto a me , mi circonda la vita con le braccia e mi lascia un bacio sulla fronte, e poi ci addormentiamo, insieme.

<<Lexie, devo parlarti>> mi dice la dottoressa
<< i tuoi genitori hanno fatto un incidente in macchina, fatale>> continua.
Sono scioccata, sono sola, dentro la mia camera e guardo mia nonna piangere disperata alla notizia, mentre io sono ferma, immobile, impassibile.
<<esca grazie>> dico cortesemente all'infermiera che era dentro la mia camera, e di punto in bianco mi sveglio.
Continuo ogni giorno a sognare che in quella dannata macchina ci fosse anche mio padre, non riesco a smettere di pensarlo, e per paura di rifare questo incubo straziante mi alzo ed accendo la luce.

vinnie non c'è. Non è nella stanza, e confermo il fatto che non sia in casa anche dopo una lunga ispezione per questa enorme villa. Provo a chiamarlo ma non risponde, cosi decido di farmi una doccia essendo che sono le 9:30 del mattino e ieri sera non ero nella meglio delle condizioni.
Appena esco dalla doccia mi affaccio di nuovo in camera, e poi in tutta la casa, ma non c'è, non c'è nessuna sua traccia. Riaccendo il telefono per controllare mi avesse scritto, ma al posto di una sua notifica vedo un altro messaggio, da Marlene.

<<Lexie, cerca di venire il più velocemente possibile in ospedale, si tratta di Vinnie>>e cosi, dopo aver letto questo messaggio, lascio cadere il telefono sulla moquette della camera di Vinnie, e rimango paralizzata per un minuto, esattamente come nel sogno

Ciaoo!! scusate se questo capitolo è corto😔. Fatemi sapere se vi è piaciuto❤️
(scusate gli eventuali errori🥺❤️)

il mio punto deboleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora