part 18 x POV vinnie

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Perchè cazzo stavano dormendo insieme, e perchè lei è senza felpa, sto per uscire di testa se non mi risponde.
<<Quindi stronzo rispondi, Te la sei scopata?>> inizio a strillare, sono fuori di me, se non la ho io, non significa che deve averla qualcun'altro, e sopratutto il mio migliore amico.
<<puoi non urlare perfavore?>> mi risponde Lexie. Ma che cazzo dice, come posso non urlare, guarda che situazione..
<<ma come posso non urlare?>> Alzo ancora di più la voce, David sta zitto.
<<Non vedi che mi sono appena svegliata?>> dice lei con calma, mentre si infila la maglia, menomale che aveva la canottiera, anche se non era il massimo.
<<Ieri si è presentata qui strafatta e continuava a strillare e a chiedere dove fossi. È entrata e si è accasciata sul letto, non ho avuto nemmeno il tempo di mandarla via che dormiva.>> Mi dice David.
<<La canna mi ha preso male e quindi sono collassata subito>> aggiunge Lexie.

Sono sollevato, alla fine sapevo di potermi fidare di David e gli credo, lui è il mio migliore amico. Mentre penso a ció vedo Lexie che si alza e si dirige verso la porta, dove ci sono io, e mi passa accanto, senza nemmeno degnarmi di uno sguardo.
<<Lex->> mi rivolgo a lei prendendola per un fianco.
<<no>> la sua risposta è secca e brutale, non vuole saperne nulla, che situazione del cazzo. Appena lei esce dalla stanza, mi butto sul letto, mi copro la faccia con il cuscino.
<< Amico, non è giusto quello che le hai fatto, ieri stava malissimo>> mi dice David, wow, rassicurante.
<<Perchè io? io come sto?>> rispondo acidamente.
<<Sei tu che lo hai fatto, quando smetterai di distruggere le cose belle che hai, solo perchè hai paura che si distruggono quando sei troppo affezionato, ne riparleremo>>Dice infine David , mi parla con un tono da grande, da coscente e responsabile, il mio opposto.
<<Stronzate>> rispondo io.
Ha ragione invece, sono un fifone, ho paura di tutto.

Rimango sdraiato sul letto per almeno due ore, decido di saltare lezione, e di dormire e riposarmi, come se avessi fatto qualcosa.
Si fa ora di pranzo e vado in mensa, una volta arrivato non faccio altro che cercarla con lo sguardo, la vedo, da sola, che prende da mangiare, ed è bellissima,  ed io un coglione. Si siede sola ad un tavolo, e inizia a mangiare , non alza lo sguardo, e non tocca nemmeno il telefono accanto a lei appoggiato sul tavolo, <<o, vabe fanculo>> dico tra me e me e vado al suo tavolo, mi siedo di fronte a lei, non mi guarda.
<<Lex>> sussuro io cercando di prenderle la mano, ma lei prende il vassoio ancora pieno di cibo, si alza, lo vuota in un cassonetto, e poi se ne va. Non poteva andarmi peggio, non ha voglia nemmeno di avere la mia presenza accanto, e questa cosa mi distrugge. La guardo allontanarsi e andare verso la sua stanza, così la seguo e mentre prende le chiavi, la blocco.
<<Dobbiamo parlare>> Dico io
<<Non abbiamo niente da dirci, è stata una cazzata quello che c'è stato tra di noi, infatti non c'è stato niente.>> Mi mente, ne sono sicuro.
<<Cazzo Lexie, magari per te non c'è stato nulla, per me si, ho paura, non volevo dire quelle cazzo di cose, sono una merda lo so, ho paura a stare con una persona, ma da quando ti conosco qualcosa è cambiato,ti prego, perdonami.>> Inizio a dire io impanicato, sono  ridicolo.Lei ha aperto la porta, e prima che la chiude, io entro.
<<Vinnie, non.. Esci dalla mia stanza>> mi risponde lei, in modo triste e arrabbiato, con due ciuffetti di capelli davanti il viso e le guance bordo.

La bacio. Mentre lei cerca di cacciarmi, io la bacio, non posso resisterle, e nemmeno lei puó resistermi, si vede, ricambia, siamo fatti per stare insieme.
Mentre la bacio cerca di cacciarmi e io continuo, poi la prendo in braccio e le faccio mettere la schiena contro il muro.. cazzo, la voglio così tanto.
Si stacca. << No Vinnie. Non mi hai rispettata.>> Dice lei in tono serio.
<<Io posso farlo, devi darmi fiducia e ti giuro che ti tratteró meglio di qualsiasi altra persona>> le rispondo.
<<No, non hai mantenuto la mia promessa, non posso stare con te.>> mi dice lei, mi guarda con quegli occhi dolci e tristi, e tra di noi c'è una tensione che non riesco a reggere, per quanto vorrei. Non le rispondo, attendo che mi dice altro, ma niente,non parla, mi apre la sua porta per farmi capire di uscire, ma io non lo faccio.

<<esci Vinnie, è meglio per entrambi>> mi continua a dire.
<< No>> le rispondo io, in modo secco e triste.
<<Ho detto esci cazzo Vinnie esci da questa fottuta stanza.>> mi dice lei, più severa, ma non mi smuovo di un centimetro.

fatemi sapere se questo capitolo vi è piaciuto sto cercando di postare di più. grazie mille per le 1000 letture..❤️❤️
(scusate gli eventuali errori)🥺❤️

il mio punto deboleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora