part 35 X POV vinnie

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Non ricordo cosa è successo. Ricordo solo di aver sentito dei rumori assordanti e aver visto una luce. Apro gli occhi, sono disteso su un letto, non in camera mia, ma in un ospedale. Mi guardo ai lati e vedo Marlene, David, e poi vedo Lexie, sta piangendo, ha i capelli bagnati, e trema dall'agitazione. Vedo David e Marlene fare un cenno di rassicurazione a Lexie, e poi uscire dalla stanza.
<<Ciao>> le dico sorridendo.
<<ciao>> controbbatte lei con un sorriso e gli occhi pieni di lacrime.
La guardo, lei mi guarda, ci guardiamo per un paio di secondi, e mi accorgo subito che sta cercando di trattenere le lacrime in tutti i modi, ma poi esplode, non ce la fa più.
<<Vieni qui>> dico facendole spazio sul letto, cosi si avvicina con molta cautela, e si distende delicatamente di fianco a me, posando il viso sul mio petto e continuando a piangere.
<<sto bene, è tutto ok>> la rassicuro, poi entra l'infermiera, cosi Lexie cerca di ricomporsi.
<<Vincent Cole Hacker, giusto?>> mi chiede lei sorridendo.
<<Si, Sono io>> rispondo.
<<Ok, Vincent, non ci sono gravi danni o danni permenanti, probabilmente non ricordi ma ti abbiamo messo dei punti sulla fronte, hai una piccola contusione all'occhio , ma nulla di grave, perció se diventa sempre più nero non preoccuparti. L'unica cosa che ci preoccupa un minimo è la frattura che hai al ginocchio, perció dovremmo fare una piccola operazione e dovrai fare molta fiseoterapia. Ho chiamato tua mamma e sta arrivando>>
<<ok, grazie dottoressa>> dico gentilmente e lei accenna un sorriso ed esce dalla stanza.
<<Vedi che non ho niente?>> dico ridendo a Lexie, e lei ride con me asciugandosi le lacrime.

Io e Lexie rimaniamo distesi nel letto, ad un tratto, sento la porta aprirsi, sono i miei "genitori".
<<Vinnie, che cosa è successo?>> chiede mia madre preoccupata.
<<Nulla di grave, stavo andando al parcheggio e non ho visto una macchina, cosi mi ha preso in pieno.>> Racconto cercando di mantenere la calma.
<<O mio dio, l'infermiera mi ha detto che devono operarti>> mi dice mio padre.
<< Lo so, ma nulla di che>> dico io.
<<Potreste uscire, voglio stare da solo con Lexie>> aggiungo dopo, e loro escono.

<<Starai bene vero?>> mi chiede Lexie ancora preoccupata.
<<Sì, sto già bene con te>> le rispondo, e lei mi da un bacio sulla guancia.
<<Ma posso sapere dove stavi andando?>> mi chiede curiosa.
<<Ho visto che tu dormivi, perció ho pensato di andare a prendere la colazione e il tuo amato caffe con il caramello. Mi dispiace di non avertelo portato>> Dico ridendo, e così lei ride con me.

Passiamo del tempo insieme, parliamo del più e del meno, cercando di distrarci entrambi, ma di nuovo, si apre quella maledetta porta. Questa volta non è David, e nemmeno Marlene, ma è Naomi.
<<Vinnie..>> mi dice lei guardandomi preoccupata, ma il mio primo sguardo non si proietta su di lei, ma su di Lexie, che sembra essere scioccata.
<<Che cosa ci fai qui?>> chiedo diretto e freddo.
<<Tua madre ha chiamato i miei e le ha spiegato cosa era successo, così ho deciso di passare per vedere come tu stessi>> mi spiega lei.
<<Io sto bene. Puoi andare>> controbatto, ma poi sento mia madre dietro di lei.
<<Non trattarla male, è venuta qui per te>> Mi rimprovera mia madre, così non rispondo, e guardo Lexie che cerca in tutti i modi il mio sguardo.

Nella stanza si crea un imbarazzante silenzio, che poi ovviamente Naomi decide di spezzare con una delle sue uscite di merda.
<<Ti ricordi quando ti eri fatto male alla mano, e io ti ho messo i punti?>> dice guardando più Lexie che me.
<<Sì, me lo ricordo, ed è successo anni fa>> rispondo secco.
Fa una faccia infastidita e poi entra l'infermiera.
<<Vincent, sei pronto?>> mi chiede incoraggiandomi.
<< Deve già andare?>> chiede Lexie prima che io potessi rispondere.
<<Sì, è ora>> le risponde l'infermiera, e poi ci lascia un minuto, ma Naomi non esce, così decido di ignorarla.
<<Andrà tutto bene>> rassicuro nuovamente Lexie.
Si avvicina delicatamente, e posa le sue labbra sulle mie, così perdo la cognizione del tempo e mi lascio trasportare solo dal movimento delle nostre lingue.
Si stacca da me e mentre l'infermiera rientra me lo dice. Me lo sussurra all'orecchio, e io, non me lo aspettavo.
<<Ti amo>> queste sono le ultime parole che mi dice prima di entrare in sala operatoria.

Ciaoo! spero che il capitolo vi sia piaciuto❤️
(scusate gli eventuali errori🥺❤️)

il mio punto deboleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora