Wrapped around your finger ~ 5sos

Capitolo 42

ALEX'S POV

I ragazzi mi hanno aiutata a preparare tutto:
una cenetta a lume di candela sulla spiaggia.

"Dai, dimmi dove stiamo andando" mi supplica Luke facendo labruccio.
Non posso cedere, devo resistere!
"Siamo quasi arrivati" concludo in fretta, senza dare il tempo alla mia bocca di aprirsi di nuovo e far uscire la mia voce.

Siamo giunti a destinazione. L'unica cosa che c'è su questa spiaggia è un bel tavolo con candele accese e dei piatti coperti da coperchi di metallo che riflettono la fioca luce delle fiamme.

Mi guarda con gli occhi lucidi. "Non dovevi" asserisce, fermandosi, appena intravede quello che ho preparato.
"Certo che dovevo, è il tuo compleanno!" gli lascio un leggero bacio sulle labbra e ci avviamo al tavolo.

Vicino al suo piatto ho messo il suo regalo, o almeno, una parte del regalo.

"E questo?" domanda, quasi incredulo di tutta la situazione. "Aprilo" dico dolcemente, sorridendo, e fa come dico.

Lo apre e mi guarda con le lacrime agli occhi.
È un braccialetto d'argento da uomo con su scritto:
You&IForever

Vedo delle lacrime rigargli le guance..
Ho il cuore che potrebbe scoppiare da un momento all'altro per la felicità!!

Si alza e lo stesso faccio io. Continuano a cadere lacrime da quegli occhi meravigliosi, e sento che anche io inizierò a piangere tra poco.

LUKE'S POV

Apro la scatoletta di pelle come mi ha detto Alex e sento le lacrime salirmi agli occhi.
Un bracciale con su scritto:
You&IForever

È la cosa più bella che qualcuno abbia mai fatto per me!! Sento strisce di acqua salata rigarmi il viso e noto che anche gli occhi di Alex si stanno riempendo di lacrime..

La guardo e mi alzo per abbracciarla, baciarla, ringraziarla.. Lei fa lo stesso e mi viene incontro.

Ho ancora la scatoletta di pelle nella mano sinistra mentre la prendo e la tiro a me, quasi facendola cadere. Ridiamo entrambi e i nostri occhi incontrano gli uno quelli dell'altra.

"Grazie. Nessuno aveva mai fatto una cosa del genere per me.. Ti amo" le dico a fior di labbra. "Buon compleanno amore, Ti amo" mi risponde e incollo le nostre bocche.
Appoggio la scatoletta sul tavolo e cingo la sua vita con entrambe le braccia. Lei porta le sue mani dietro la mia nuca, tra i capelli, tirandomeli un po'.

Chiede accesso con la lingua e io schiudo le labbra quanto basta per farla incontrare con la mia.

Stiamo così per dieci minuti pieni e quando ci stacchiamo abbiamo il fiatone entrambi.
Alex ha ancora gli occhi chiusi ma sorride e poggia le sue mani sulle mie spalle.

Appoggio le nostre fronti e riapre gli occhi. Potrei perdermi in quel verde, che tende al marrone attorno alla pupilla, in questo momento dilatata.

"Ora mangiamo, che si è fatto tardi" conclude la mia ragazza, in tono divertito.

Abbiamo passato tutta la cena a ridere.. E rimanevo incantato dalla sua risata, dal suo sorriso.

Non ho mai visto un sorriso così bello, che ti rallegra anche se sei triste, che ti rende felice anche quando sei arrabbiato..

Un sorriso così, come il suo..

***

Siamo arrivati sotto casa sua e l'unica cosa che vorrei fare adesso è tenerla stretta a me e non lasciarla andare, mai.

"È stata una serata stupenda. Tu sei stupenda!!" le dico dolcemente. Le do un bacio, il bacio della buonanotte, senza neanche darle il tempo di parlare e faccio per allontanarmi ma lei mi ferma.

La guardo accigliato.

"Dove stai andando?" mi domanda. "A casa, si è fatto tardi" rispondo ovvio.

Mi guarda con sguardo furbo e capisco le sue intenzioni..

"So a cosa stai pensando" le sussurro, avvicinandomi, con tono sexy e provocante.
"Ma ci sono le tue amiche e-" continuo ma lei mi ferma gentilmente. "Sarah ed Amy sono, in realtà, a casa tua, con i ragazzi. Mi hanno mandato un messaggio prima dove dicevano che avevamo casa libera, se.." conclude lei, passando le dita tra i bottoni della mia camicia e sbottonandomeli con fare molto eccitante, mantenendo il contatto visivo e mordendosi il labbro inferiore accennando un mezzo sorriso.

A quelle parole deglutisco a fatica e sento la mia erezione crescere nei pantaloni.

"Però, se sei stan-" cerca di dire, con tono da finta delusa e con gli occhi luminosi, ma la interrompo baciandola e, con una mano, aprendo la porta di casa...