Capitolo 16

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ALEX'S POV

Mi preparo per andare a lavoro.
Indosso jeans skinny a vita alta, maglia a mezza manica larga, le mie vans nere e una borsetta a tracolla piccola, ma abbastanza spaziosa da farci stare cellulare e chiavi di casa.
Mi trucco un po' e lascio i capelli sciolti.
Esco dalla porta di ingresso e mi avvio verso il locale.

Decido di chiamare le mie amiche.
"Pronto Sarah" dico.
"Hey Alex. Senti, ci dispiace tanto ma oggi non riusciamo a venire a trovarti a lavoro, siamo di turno anche noi sta sera" capisco dal suo tono quanto è dispiaciuta. "Tranquilla, sarà per un'altra volta" la rassicuro. Posso sentire la mia amica fare un sospiro di sollievo. "Finirò tardi quindi non aspettatemi" le avviso e chiudo la chiamata.

Scendo dal taxi e mi avvio verso il locale.
Sono ad una centinaia di metri da questo e vedo un fila di ragazze lunga due isolati, che aspettano impazientemente di entrare.
Ora mi ricordo! Le band! Stasera ce ne deve essere una di importante perché ci sia tutta questa gente.

***

Sono le 20:30 e il locale si riempie sempre di più di ragazzine urlanti.
Prendo le ordinazioni e le porto al cuoco che nel giro di 7 minuti ha già preparato tutto.
"Ecco a voi le vostre ordinazioni" dico sorridente ai clienti.
"Scusi, signorina, mi può portare dell'altro caffè?" mi chiede un signore. "Certamente" rispondo avviandomi verso la caffettiera.

Sento le ragazzine urlare ancora di più quando lo zio di Roxy sale sul palco per annunciare la band!

Verso il caffè al signore che mi ringrazia con un sorriso e mi avvio al bancone.
Tutte le cameriere si sono fermate ad ascoltare il proprietario e urlano: "Forza Rino".
Non posso fare altro se non ridere.

"Ed ecco a voi i 5 Seconds of Summer!!" urla Rino al microfono.
Mi blocco di colpo. Ho sentito bene?!?!
Mi giro verso il palco e appena li vedo salire, una fitta mi attraversa il petto e faccio cadere la caffettiera facendo un rumore terribile. Spero solo che non si sia sentito dal palco.
"Ma che fai?!" mi urla Rino venendomi incontro.
Sento le guance andare a fuoco e mi piego per raccogliere la caffettiera.

LUKE'S POV

Ho le mani che tremano e non riesco a calmarmi. Mi chiedo come i miei amici riescano a stare così calmi prima di un concerto.
Abbiamo fatto concerti più grandi, ma per me ogni volta è la stessa storia.

"Ed ecco a voi i 5 Seconds of Summer!!" urla il proprietario al microfono.
Saliamo sul palco e sistemiamo gli strumenti.

Un rumore attira la mia attenzione. Proviene dall'altra sala.
Mi giro e appena la vedo sbarro gli occhi.
È vestita col grembiulino che hanno le cameriere. Questo vuol dire che lavora qui.

Sta pulendo per terra con uno straccio mentre il proprietario le urla, di sicuro, qualcosa di brutto. È così bella. Con i capelli sciolti e quei jeans! Aw, mi fa impazzire!! Alza lo sguardo e i suoi occhi incontrano i miei. Un lampo mi attraversa il cuore e sento le farfalle nello stomaco!

"Luke, Luke!!" mi richiama Calum.
La musica era partita e non mi ero neanche reso conto che dovevo cantare.
Ero perso nei suoi occhi!!

ALEX'S POV

Alzo lo sguardo e i miei occhi incrociano i suoi.
La musica era partita e lui non si muoveva: non suonava, non cantava, non faceva niente... Era fermo mentre mi guardava.

Calum lo richiama e lui diventa tutto rosso.
Interrompe il contatto con i miei occhi per guardare dove mettere i piedi altrimenti sarebbe finito a faccia a terra.

"Ma cosa ti prende?" mi urla Rino.
"Scusami mi sono un attimo distratta" dico dolcemente. Lo sento rilassarsi e si scusa "scusami non volevo urlarti contro. È che ci sono tante ragazzine e mi innervosiscono con le loro urla" dice imbarazzato.
Mi alzo e sistemo il disastro che ho combinato.

***

Sono le 23:30 e i ragazzi stanno ancora suonando.
Per tutto il tempo non ho fatto altro che guardarli, tranne quando dovevo prendere le ordinazioni.

Vorrei che questa serata non finisse più.

Wrapped around your finger ~ 5sosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora