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Camila's Pov

~Flashback~

Entro in stanza, guardando il pavimento e faccio un respiro profondo.

Me ne devo andare.

È l'unica soluzione. Loro si vogliono bene, ce la possono fare senza di me. Me ne devo andare.

Le ho viste baciarsi. Lauren e Lucy. Pensavo che fossero solo PR, anche se ho sempre saputo che ci fosse qualcosa. Le ho viste baciarsi prima, nell'atrio di quest'albergo del cazzo. Lauren le posava una mano sulla guancia e una sul bacino, come ha sempre fatto con me.

Realizzo, tra l'altro, che dopo non so quanto tempo, io e Lauren siamo in camera insieme. Guardo il suo letto, di fianco al mio e mi viene quasi da vomitare. Probabilmente mentre ero in spiaggia, questo pomeriggio, ci hanno fatto qualcosa.

Sento una morsa allo stomaco, ma no, non è il tempo migliore per vomitare. Guardo l'orologio e sospiro. Sono le cinque del pomeriggio e tra due ore dobbiamo andare a fare l'ultimo sound check qui in Messico. Le ragazze potrebbero anche andare benissimo da sole a farlo, ma non è questo che conta. Roger lo dice sempre. "Non è questo che conta". Mi ha proposto un altro featuring al di fuori del gruppo e io ci sto pensando, ma non voglio correre troppo.

Iniziano a girare rumors sul fatto che io possa lasciare il gruppo e ho paura. Dinah ha iniziato ad ignorarmi, dopo il quattro di Luglio. Ho solo tanta, tanta paura dentro di me. Forse anche tristezza, ma più che altro paura.

Ed ecco che torna il conato di vomito; mi precipito in bagno, sollevo la tavoletta del water e mi preparo, quando sento la porta della camera aprirsi. Lauren è qui e mi sta chiamando

-Camila?- chiede, ad alta voce. Sto in silenzio, ma un conato mi tradisce. La sento raggiungermi di corsa (quasi precipitandosi) e un paio di mani delicate che i sorreggono i capelli dal collo. Il vomito però non esce, per fortuna. Sono due settimane che prima di ogni show ho il bisogno di sfogarmi così e finalmente non lo sento più. Tiro un sospiro di sollievo, sentendo la mano di Lauren contro la mia schiena che disegna dei cerchi invisibili -

Ti stavo cercando.- mormora -Che è successo?-

Un suono simile ad una risata soffocata esce dalla mia bocca

-Ti interessa davvero?- chiedo, alzandomi retta ma non guardandola negli occhi

-Ti ho vista correre su per le scale di fretta e prendi sempre l'ascensore.- Neanche lei prova a trovare un contatto tra i nostri sguardi. Forse non se la sente, come me. Non le rispondo e mi allontano dal gabinetto, sempre attenta a non guardarla. Potrebbe succedere qualsiasi cosa se lo facessi.

-Camila?- mi chiama ancora -Tutto ok?-

-Sto bene. Devo farmi una doccia.- dico, a mezza voce, come se stessi cercando una scusa 

-Una doccia? Ma dobbiamo essere sul palco tra due ore.-

-Lo so. Devo farmela.- continuo, cercando di convincerla a uscire dalla stanza. Le do le spalle, cercando di facilitarmi l'evitare i suoi occhi, a la sento avvicinarsi. La sua mano si appoggia ancora sulla mia schiena, questa volta più in basso

-Camila...- sussurra, vicino al mio orecchio

-Vattene.-

-Ma ch...?-

-Ho detto vattene!- quasi urlo. Lauren mi afferra le braccia e mi forza a girarmi. Evito ancora il suo sguardo

-Lauren, per favore...- mormoro quando mi stringe le braccia

Free (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora