Free (Camren)

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Narratore esterno

Camila aveva smesso di respirare. Se ne era accorta solo quando non aveva più sentito il familiare battito del cuore nel petto, e solo in quel momento aveva inspirato di nuovo a pieni polmoni. Lauren sapeva sempre come lasciarla senza fiato.

Tra l'altro, se l'altra ragazza non le avesse inviato un secondo messaggio, Camila non sarebbe neanche caduta violentemente dal divano. Difatti, subito poco dopo aver ripreso le funzioni corporali corrette, Camila si ritrovò faccia a faccia con il messaggio "Ho bisogno di parlarti.", da parte della ragazza più grande.

La cubana si precipitò quindi a rimettersi le scarpe, prendere al volo la borsa e correre a chiamare David. Questo si preparò in fretta, in precedenza allarmato dai messaggi. di Roger. Guidò addirittura abbastanza veloce (cosa che non faceva mai), ma si diresse verso la porta del retro. Non era il caso di nutrire qualche paparazzo con qualche gossip di troppo.

E il peggio doveva ancora arrivare. Difatti, mentre Camila si apprestava a scendere dalla macchina, così faceva anche Lauren. Le due, correndo e completamente impegnate nella rilettura degli ultimi messaggi, non si accorsero della presenza reciproca e si scontrarono frontalmente, facendo collidere le loro fronti, ma (grazie al cielo) non le loro labbra. I bodyguard di entrambe le osservarono ricacchiando, per poi scambiarsi un piccolo sguardo malizioso. Le due cantanti, invece, mormorano un paio di scuse imbarazzante e incomprensibili (forse più mirate a sé stesse che all'altra), e si diressero dentro lo studio.

Per la cronaca, Lauren tenne la porta aperta per Camila, come aveva sempre fatto. Non si sarebbe liberata di quell'abitudine tanto facilmente.

Tara venne subito incontro alle due, con stampata sul viso un'espressione di panico, coprente quella di stanchezza e non si perse in giri di parole

-Devono parlarvi.- disse in fretta, cercando di riprendere fiato in quella minuscola frazione di tempo, dove il suo cellulare non squillò.

-Magnifico.- sussurrò Lauren. Camila sperò di non dovere avere a che fare, né con la versione arrabbiata della ragazza (l'aveva già vista troppe volte in quegli studios), né con la sua versione impanicata (vista anche quella innumerevoli volte all'interno degli studios). Vista l'immobilità (abbastanza imbarazzante) che pervadeva i corpi delle ragazze, David le spinse su per le scale, e le due lo lasciarono fare. Quando arrivarono davanti alla porta dell'ufficio si guardarono per un momento negli occhi, ma nessuna ebbe il coraggio di parlare.

Un timido sorriso d'incoraggiamento comparve sulle labbra di Camila, ma non venne ricambiato.

La porta venne aperta prima che una delle due compiesse anche un solo movimento e ne comparve un Roger che sembrava sul punto di esplodere. Camila non si importò più di tanto della stanchezza del manager. Quando poi entrò nella sala, si accorse della presenza di Tyler, il manager capo, che con fare cupo scrutava delle risme di fogli sulle sue ginocchia. Le si corrucciò la fronte. La situazione forse era più grave del previsto. Le due ragazze si sedettero sulle sedie e prima che potessero dire niente, Lucas iniziò a parlare

-Come saprete, quello che è successo è grave, ragazze. Stiamo già mettendo in atto qualsiasi soluzione, quindi non avete bisogno di preoccuparvi.- disse, spostandosi si qualche metro nella stanza, come se stesse recitando un discorso per una campagna elettorale. Camila annuì impercettibilmente, mentre Lauren non sembrò dar segni di interessamento. La più piccola notò delle occhiaie coperte malamente sotto gli occhi della più grande, ma decise di non infierire con la stanchezza di questa. Parlò poi Roger, con un pathos a dir poco tragico

-Dovete però capire che se vi facciamo registrare certe canzoni in studio, e poi vi diciamo di tenerle per voi, è questo quello che dovete fare. Non potete pretendere di salvarle su un Cloud accessibile anche al minore degli hacker, ok?- disse, gesticolando furiosamente (ma senza abbandonare il pessimo pathos che non gli usciva per niente bene, a dir la verità). Le due cubane annuirono, questa volta lo sguardo basso. I managers le squadrarono dall'alto in basso, ma alla fine si scambiarono un cenno colla testa e procedettero. Tyler si alzò in piedi