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Narratore esterno

Il sole baciava la schiena di Lauren, distesa nel letto. La mattinata era già inoltrata, ma la ragazza dormiva ancora, nonostante i raggi di luce che le colpissero il viso (non aveva mai voluto comprare delle tende per la casa).

Ad un certo punto, però, fece capolino nella stanza lo zampettio di Cleo, che cercò di arrampicarsi sul letto della dua padrona. Il raspare della cagnolina contro il legno svegliarono la ragazza, che improvvisamente si sollevò. Cercò con il braccio la familiarità del pelo di Cleo, e presa in braccio questa, si risdraiò, di schiena.

Ci volle un momento perché i ricordi della sera prima la invadessero, della sensazione delle labbra di Camila, delle sue mani e del suo corpo premuti contro di lei, ma ci volle ancora meno perché la ragazza si accorgesse che non vi era nessuno di fianco a lei. Rimase statuaria per un secondo, con gli occhi che si riempivano di lacrime. Era stata un'idiota a pensare che Camila avrebbe davvero voluto avere un qualcosa con lei, dopo tutto quello che a cui avevano portato le loro precedenti relazioni, o dopo che la ragazza le aveva confessato dei progressi tra lei e Shawn.

Ancora una volta, Lauren si sentì completamente stupida. Probabilmente Camila non lo aveva neanche voluto, e lei l'aveva forzata! Il respiro della ragazza accellerò, e il suo campo visivo iniziò a restringersi, per lasciare spazio all'oscurità "No, no, no, no!" pensò subito, mentre cercava disperatamente di concentrarsi sull'inspirare e l'espirare.

Dopo un poco riuscì a calmarsi quel minimo che bastava per pensare, come tanto si era esercitata a fare in tutti quegl'anni. Cadde di schiena contro il materasso, le lacrime che continuavano a fluire dagli occhi, sulle sue guance. Cleo si accoccolò sul suo petto, e Lauren la strinse, nel tentativo di cercare un conforto. Come le era saltato in mente di fare una cosa del genere? Doveva assolutamente trovare la minore e parlarle, altrimenti tutto quello che avevano arrabattato con fragilità nei due giorni precedenti rischiava di crollare.

Stava già pensando a come raggiungere la più piccola, incluso il problema del dover riposare e della stampella, che notò dei vestiti sull'unica sedia nella camera. Lauren si sfregò gli occhi, e poté constatare che aveva davanti i vestiti che Camila aveva indosso la sera prima. I vestiti che lei si era preoccupata di toglierle con tanta dolcezza e tenerezza.

In quel momento, i pensieri della ragazza si illuminarono...  ... insomma, questo voleva dire che c'era speranza che Camila non l'avesse abbandonata, no? Si precipitò così giù dal letto, recuperando in fretta e furia la stampella, quasi cadendo. Aprì l'armadio e ne tirò fuori dei pantaloncini corti e una felpa (nonostante fosse ottobre, a Los Angeles faceva sempre fin troppo caldo) e, zoppiacando in una maniera ben poco aggraziata, raggiunse il salone, solo per poi rilassarsi contro lo stipite della porta.

La cubana più piccola le stava dando la schiena, e, dal profumo che aleggiava nella stanza, sembrava che stesse preparando dei pancakes. Il corpo di Camila si muoveva con grazia sopra la musica che risuonava molto probabilmente nelle cuffiette che indossava. La ragazza indossava una felpa di Lauren, che era abbastanza grande da arrivare a coprirle le cosce, ma la maggiore capì subito che doveva esserci solo un paio di mutande lì sotto.

La ragazza si avvicinò alla minore, nella maniera più silenziosa che potesse, ma il suo impegno non fu abbastanza e Camila si girò verso di lei in poco tempo. Il suo viso si illuminò di un sorriso che fece quasi cedere le ginocchia a Lauren

-Ehi.- la salutò quest'ultima, indecisa sul da farsi. Sbirciò poi da sopra la spalla della più piccola, cercando di capire cosa stesse sfrigolando sul fuoco, ma subito la sua attenzione tornò al viso della minore, quando le mani di questa le circondarono dolcemente il collo

-Ciao.- mormorò Camila, la voce ancora roca per non aver parlato con nessuno, per poi posare un leggero bacio sulle labbra di Lauren. Il contatto durò poco, ma bastò per far cedere le ginocchia di entrambe. Quando si ritrassero, però, la maggiore indietreggiò

Free (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora