16

785 34 2
                                    

Camila's Pov

Erano due giorni che io e Lauren stavamo lavorando al nuovo pezzo. Ben presto sia Matt che Julia si erano accorti che non necessitavano più di tanto i loro aiuti, e ci avevano lasciato sole a scrivere. Avevamo pronti le prime due strofe, e Lexie stava facendo un lavoro spettacolare sulla base.

La maggior parte del tempo, però, io e Lauren lo passavamo da sole, sedute su pouf una di fronte all'altra, dilettandoci tra risate e composizione. Procedevano abbastanza velocemente, data la nostra somiglianza nei gusti.

Quando una delle due aveva in mente una frase, potevamo stare certe che anche l'altra la stava pensando. Spesso ci ritrovavamo anche in situazioni questionabili (io che creo neologismi dall'inglese è una cosa fantastica) , dove io riposavo la testa sulla sua spalla e lei posava il braccio attorno al mio bacino. Anzi, forse eravamo tornate davvero ai vecchi tempi, quando il contatto fisico era una condizione immancabile nel nostro rapporto.

Sorrisi al ricordo di una nuova Lauren, timida, quasi timorosa nel toccarmi anche solo la spalla. Più il tempo passava e più io e lei ci facevamo vicine. Avevamo iniziato anche a ricordare insieme i momenti vissuti, e tutto sembrava andare per il meglio.

I fan sembravamo dare una buona risposta all'idea della collaborazione, e Roger stava pensando di anticipare l'inizio della promozione. Sorrisi un'ultima volta, prima di inforcare gli occhiali e scendere dalla macchina, insieme a David. I giornalisti fuori dalle porte dello studio si facevano ogni giorno più insistenti e ovviamente nessun manager si era minimamente preoccupato di farli andare via. Buttarci in pasto ai paparazzi era la loro attività preferita.

Facevano di tutto perché potesse accadere. Una volta, nel 2015, ero stata addirittura costretta a imbucarmi in un intervista di Chelsea a Shawn, sotto gli occhi delle ragazze. Insomma, come potevano persone che magari erano anche padri e madri di famiglia, fare cose del genere a delle ragazze innocenti? Questa domanda mi aveva perseguitato per più notti, durante i tour col gruppo, e alla fine mi ero solo arresa all'esistenza di ciò, e vi avevo convissuto. Non pacificamente, ma vi avevo convissuto.

Cercai di scacciare quei fastidiosi pensieri mentre entravo nella sala sette. Lauren era già lì, ma non vidi nessun tecnico. Mi affiancati a lei e posai la testa bell'incavo del suo collo

-Ehi- mormorai nel suo orecchio, apposta per vederla rabbrividire. Lauren mi sorrise

-Ciao- disse, e posò la mano attorno al mio bacino

-Che fai?- domandai io, sfregando leggermente il naso contro il suo collo

-Credo di aver pronto l'inizio del terzo verso.-

-Ma sei un genio della musica o cosa?- chiesi ridendo. Lauren rise con me

-Avanti, leggilo!- mi incitò. Feci scorrere lo sguardo sul foglio, per poi rivolgero verso di lei

-Sei veramente un genio, Lauren!- lei mi porse un sorriso malizioso

-Te l'avevo detto. Comunque dopo questo va messo il ritornello, e secondo me andrebbe bene il primo verso.- rivolsi un'ultima occhiata al testo

-Sì, può andare.- alzò un sopracciglio con fare interrogativo

-Solo "può andare"? Non credi che il mio genio meriti di meglio?- chiese ridacchiando. Io sospirai arrendevole, per poi alzare le mani e farle ricadere

-Va bene, è più che perfetto. Contenta ora?- mi tolsi la giacca e la posai su uno degli appendiabiti.

-Molto.- mi sussurrò lei nell'orecchio, dato che nel frattempo si era abbracciata a me da dietro, cosa per cui un tempo impazzivo

Free (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora