Free (Camren)

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Narratore Esterno

Erano ormai i primi giorni di Novembre e Lauren e Camila passavano la maggior parte del loro tempo in studio. Era sempre più difficile muoversi per Los Angeles, considerato che Lauren, con il remix di Lénto, aveva risvegliato i fan e gli ascoltatori, e che Camila e Shawn fossero letteralmente assaliti da chiunque (Roger si stava impegnando veramente molto sul lato della pubblicità, tale che la maggior parte delle persone riuscivano anche a stancarsi).

Julia, Matt e Tara, visto il poco tempo che le ragazze riuscivano a passare insieme, cercavano più o meno sempre di lasciare alle due dei momenti per loro. Stessa cosa faceva David, che si offriva di essere il bodyguard in ogni uscita di Camila, permettendole di evitare Shawn nella macchina e mentre camminavano, per poi accompagnarla sempre a casa di Lauren.

Tra l'altro, la possessività di quest'ultima sembrava aver riacquistato la sua vecchia, splendente foggia: la ragazza si divertiva quasi eccessivamente nel marchiare la pelle della più piccola con dei morsi, e si preoccupava di farlo ogni volta che Camila sarebbe dovuta uscire con il canadese. La minore non si dimostrò da meno, considerato che la prima volta in cui Lauren uscì con Clarke (durante la quale vi fu anche una storia di Instagram provocante), un marchio viola era stanziato sulla gola della più grande. Le due cubane speravano solo che i fan avessero capito a chi appartenevano veramente quei segni ed in effetti, internet era ancora completamente esploso.

Camila era in casa, seduta sulla sponda del letto. Aveva in grembo Cleo e le stava accarezzando il pelo leggermente, guardando le luci notturne di Los Angeles. Lauren era ancora in discoteca. L'aveva avvisata, quella sera avrebbe postato una storia dove lei e Clarke si scambiavano un bacio e Camila, ovviamente, non dando retta ai consigli della più grande, l'aveva visualizzata. Inutile dire che si era dovuta precipitare in bagno, sentendo il bisogno fisico di vomitare e poi si era ritirata nella camera, ad una distanza ben calcolata dal proprio telefono e accoccolata a Cleo, che era diventata momentaneamente la sua spalla consolatoria.

Fissò l'orologio digitale (che aveva obbligato Lauren a comprare) sul comodino (anche questo obbligato). Era mezzanotte passata. Sapeva che sarebbe dovuta andare a dormire almeno un'ora prima, come le raccomandava la maggiore tutte le sere, ma non ci era riuscita. Insomma, la luna era troppo bella perché lei non vi prestasse attenzione, e poi Lauren le aveva promesso che sarebbe tornata a casa poco prima di mezzanotte ed era un poco preoccupata.

Continuò ad accarezzare la cagnolina sulle sue gambe, ma questa le sfuggì dalla presa, saltando giù dalle sue gambe e dirigendosi verso la porta della camera. Camila sapeva che Cleo reagiva così solo in una certa situazione, perciò la seguì e si affacciò dallo stipite della porta, per vedere Lauren che cercava nella maniera più silenziosa possibile di togliersi gli stivali con un tacco vertiginoso che aveva indossato quella sera e si slacciava il cappotto nero.

La cagnolina si avvicinò alla sua padrona, accogliendola con uggiolii e guaiti, ma Lauren provò a zittirla, convinta che Camila stesse dormendo e non volendo svegliarla. Quando alzò lo sguardo, però, capì di essersi sbagliata

-Ehi.- mormorò, con la voce stanca

-Ciao. Tutto bene?- chiese la minore, senza lasciare la sua posizione contro lo stipite della porta. Lauren annuì, chiedendosi come mai Camila fosse ancora sveglia, cosciente di averla avvisata. Le si avvicinò e provò a poggiarle la mano sul fianco, ma questa si ritrasse come si fosse bruciata col fuoco

-Camz...- sospirò. La minore non le diede risposta, ma si allontanò da lei e si sdraiò nel letto, dandole la schiena. Lauren sospirò, dirigendosi verso il bagno per lavare i denti e indossare il pigiama. Quando tornò in camera, vide Camila ancora sdraiata nella posizione in cui l'aveva lasciata, probabilmente mentre fingeva di essere addormentata. Le si sdraiò affianco, avvicinando i loro corpi