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Camila's Pov

Altri due giorni erano passati, e la relazione tra me e Lauren non sembrava dare miglioramenti.

Come previsto, avevo ritrovato la mia schiena piena di lividi, al punto da non riuscire a stendermi supina nel letto la notte.

Mancavano solo metà settimana all'inizio della promozione vera e propria, mentre ne mancava una alla prima uscita che avremmo dovuto fare in pubblico. Non posso affermare che non fossi nervosa a quel proposito, dato che durante le ultime ore lavorative trascorse con Lauren, non ci eravamo rivolte parola, e, soprattutto, non avevamo fatto progressi con il testo. Matt e Julia avevano cercato di aiutarci, ma con scarsi risultati.

L'unica persona che mi aveva aiutato un minimo era stata Tara, che con molta pazienza mi aveva ascoltato e consigliato per ore. Avevo notato da parte sua una forte voglia di ricostruire la relazione tra me e Lauren, ma avevo cercato di ignorarla. A parte lei, non avevo trovato nessuno interessato ai miei sentimenti, ma finalmente, quel pomeriggio sarebbe arrivato qualcuno che l'avrebbe fatto.

Sarebbe infatti arrivato Shawn all'aeroporto, dopo la sua piccola pausa in Canada per rivedere la famiglia, e io, da "brava fidanzata" sarei dovuta andare a prenderlo, per poi dirigerci verso casa mia. Dovevo ammetterlo, il canadese mi era mancato. Nell'ultimo anno era stato l'unico vero amico che avevo avuto e che mi aveva supportato e ascoltato in tutti i momenti di difficoltà. All'inizio della nostra collaborazione ero stata un po' timida nei suoi confronti, dato che con lui non avevo mai realmente avuto un contatto. Neanche con la produzione di "I Know What You Did Last Summer" I manager erano riusciti a farci avvicinare sufficientemente da farmi uscire dal gruppo, ma con "Seniorita" avevano svolto il loro lavoro egregiamente.

L'unica delle Fifth Harmony che era mai stata veramente amica di Shawn era Lauren. Le altre avevano sempre preferito i ragazzi dei The Vamps, che io e l'altra cubana avevamo sempre evitato con cura.

Cercai di scacciare quei vecchi ricordi dalla mia mente, mentre David guidava la macchina verso la nostra destinazione. Attendemmo poco all'aeroporto, anche se circondati dai paparazzi, che sgomitavano tra di loro per avere poche stupide e sfocate foto di due ragazzi che si tenevano per mano. Io e Shawn procedemmo in silenzio verso l'auto, per paura di rilasciare involontariamente qualche dichiarazione fraintendibile.

Entrammo nel veicolo e subito il ragazzo mi strinse a sé, forse troppo entusiasticamente, ma lo lasciai fare. Nel mezzo dell'abbraccio realizzai però come percipissi il suo tocco non naturale su di me. Ebbi improvvisamente la voglia di staccarmi da lui, ma non l'assecondai.

-Mi sei mancata, Mila.- sussurrò contro la mia tempia, per poi lasciarvi un bacio

-Anche tu, Shawn.- risposi, anche se nella mia voce sentii un tremore di incertezza. Lui non se ne accorse, e odiai ricordarmi che lei se ne sarebbe accorta subito. Scacciai quel pensiero dalla testa -

Allora, Roger mi ha chiamato e mi ha parlato della situazione.- mi informò subito lui -Tu stai bene con tutto quello che sta succedendo?- mi chiese poi. Io annuii, senza guardarlo negli occhi. Sentii Shawn posare due dita sotto al mio mento, per spostare il mio viso verso il suo.

-Va tutto bene?- mi richiese, costringendomi a fissarlo. I miei occhi, da lucidi, si riempirono di lacrime

-No. Non va tutto bene.- sussurrai, mentre iniziavo a piangere. Il canadese sussurrò -Oh, Mila!- e mi strinse in un secondo abbraccio, lasciando che gli bagnassi la spalla con le lacrime. Mi aggrappai con forza a Shawn, e mi lasciai abbracciare dalle sue braccia, che per quanto non mi facessero sentire del tutto a casa, erano sempre calde e accoglienti.

Quando si ritrasse mi afferrò per le braccia, sopra cui iniziò a strofinare le mani. Trovai il gesto confortevole e cercai di aiutarlo nella mia consolazione, asciugandomi da sola alcune lacrime

Free (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora