29

738 23 2
                                    

capitolino lungo :)

Lauren's Pov

Camila mi guardo ridendo, mentre era ancora sopra di me -Certo che mi ricordo, idiota.- mi provocò. Io alzai un sopracciglio -Sbaglio o eri tu quella che improvvisamente mi era saltata addosso?- chiesi, pungolandola. La faccia della ragazza si tinse di un rosso scuro, e poi mormorò qualcosa di inafferrabile. Io cercai di continuare a tenere il suo viso all'altezza del mio, afferrando delicatamente delle ciocche dei suoi capelli 

-Non me ne lamento mica, eh!- la presi ancora in giro, mentre le lasciavo un dolce bacio sulla guancia. Camila sorrise timidamente, e poi iniziò a dondolarsi contro di me, da destra a sinistra 

-Che facciamo?- chiese -Dovremmo andare a prendere Cleo.- 

-Non credo sia possibile, Lau. Probabilmente ci ammazzerebbero.-

 -Chi? Lucas e Roger? Non me ne può fregare un cazzo, Camz.- dissi, rilassando la testa sul tessuto del copridivano crema. -Ok.- mormorò la ragazza contro il mio collo, per poi alzarsi e tenermi la mano -Andiamo?- io accettai di buon grado il suo aiuto e mi misi in piedi. Afferrai la stampella anche se sapevo che non ne avrei avuto bisogno. Io e Camila ci dirigemmo verso la porta e le nostre mani rimasero intrecciate. Guardammo contemporaneamente il caldo sole di Los Angeles e sentii una presa un poco più forte contro le mie dita. La giornata poteva migliorare, dopotutto.

--------

Era ormai sera sulle colline della California ed un colore rosato fendeva le finestre di casa mia (no alle tende, giusto?). Io e Camila avevamo passato le precedenti ore giocando a turni o insieme con Cleo, o immerse nella lettura di un libro. Potevo leggere sul viso della ragazza una stanchezza felice, mentre corricchiava per il giardino lanciando una pallina. 

Avevo smesso di usare la stampella verso mezzogiorno, anche se a tratti mi dovevo sedere perché la gamba mi faceva male. Ero seduta sul divano, sfogliando nella libreria di Netflix e Camila stava ordinando un take-away, probabilmente cinese. L'avevo implorato tutto il giorno per del sushi, ma lei mi aveva sempre dismesso con "l'abbiamo già mangiato ieri a pranzo" e beh, in effetti aveva ragione. La ragazza smise di parlare al telefono, per lasciarsi cadere di fianco a me, sul divano 

-Certo che Cleo ama giocare, eh?- disse, mentre accarezzava la cagnolina in questione -E non hai ancora visto niente.- risposi.  Mi abbassai anche io per coccolare il bulldog, ma questa sembrava preferire la più piccola a me. 

-Ah perfetto! Ora anche lei mi abbandona!- dissi, cercando di farla drammatica -E come non potrebbe?- ribatté Camila, mostrandomi la lingua. Feci una smorfia in risposta, per poi avvicinarmi alla ragazza e carezzare il pelo di Cleo, che si spinse a cercare il calore tra il mio corpo e quello della minore. Sorrisi, lasciando un bacio sulla mandibola a quest'ultima e guardando le sue guance tingersi di un rosso spento. Camila si strinse a me e rimanemmo così fino a quando non arrivò il ragazzo con il nostro ordine. La più piccola porto in casa la busta di plastica, tirandone fuori i contenitori. Ci sedemmo al bancone e iniziammo a mangiare.

🌕☀️🌕

Narratore Esterno

Per i gusti di entrambe, la cena stava procedendo troppo in silenzio. Camila aveva già provato a parlare più volte, ma non vi era riuscita, e la ragazza si era ritrovata a testa bassa contro i suoi spaghetti di soia, sempre più avvilita. Lauren aveva notato il cambiamento nella più piccola e si era soffermata per farle domande, ma le erano arrivati solo dei monosillabi o dei mugugni, in risposta. 

Quando però vide che Camila stava seriamente diventando triste, la maggiore si spinse oltre il suo piatto, sollevando il mento della sua collega e incontrando un paio di occhi stanchi e abbattuti 

Free (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora