Normalità

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La permanenza di Lucia qui procede senza altri intoppi, penso che Raquel abbia parlato con Alberto a mia insaputa, ma è stato meglio così, adesso infatti non si fa quasi più vedere e quando stanno insieme evita di fare l'idiota casca morto. Le abbiamo mostrato la città, tutti i nostri posti preferiti, tranne i gay bar ovviamente, non è stato così terribile in fondo, anche se eravamo sempre ansiose che qualcuno potesse smascherarci per sbaglio. Oggi è domenica e Lucia ha il treno per Lisbona, si torna alla normalità finalmente. Siamo in sessione di esami e ho bisogno di tutto fuorché altro stress, dobbiamo sostenerne 4 questo semestre, due scritti, un orale e uno pratico. Le prossime settimane saranno di studio matto e disperatissimo. Mi perdo nei miei pensieri quando Raquel parcheggia proprio di fronte alla stazione, scendo dall'auto e le aiuto a scaricare le valige
LUCIA: ragazze è arrivato per me il momento di andare
dice cercando di sembrare triste quando anche lei desiderava solo tornare a casa
LUCIA: non sei una fallita come credevo sorellina, hai persino un fidanzato!
vi ricordate quando ho detto che questo periodo passato con lei non era stavo poi così brutto? Bene, scherzavo, la sua permanenza è stata insopportabile
LUCIA: tranquille, rassicurerò alla mamma e le dirò che siete solo ottime amiche
RAQUEL: grazie
dice ridendo prima che io potessi risponderle, la vediamo salire sul treno e una volta sistemata ci saluta dal finestrino, ricambiamo il gesto agitando in aria le mani. La locomotiva parte, le ruote scorrono sempre veloci sui binari e il rumore del motore si allontana sempre più, fino a quando non riusciamo a scorgere l'ultimo vagone che si perde nell'oscurità della sera. Assicurandomi che non possa vederci prendo Raquel girandola verso di me e la bacio, quanto mi era mancato poterlo fare davanti a tutti, la amo da impazzire. Mi prende il viso tra le mani e mi riempie le labbra e le guance di piccoli baci soffici, che bello essere finalmente tornate. Ci teniamo mano nella mano e ci avviamo verso la macchina, Raquel guida veloce tra le strade di Madrid senza mai abbandonare il contatto con la mia pelle. Arriviamo in stanza dopo una decina di minuti e ci gettiamo sul letto sfinite, che settimana da incubo! Siamo così stanche che ci addormentiamo senza aver cenato, ci mettiamo semplicemente il pigiama e ci addormentiamo abbracciate nello stesso letto, finalmente posso sentire di nuovo il suo calore.

La routine riparte, lezioni, pranzo, studio, cena, sonno e così via ogni giorno, come un loop infinito. A volte è davvero stressante reggere questi ritmi, ma farei questo ed altro per realizzare il mio sogno. Gli esami che dobbiamo preparare sono parecchio complessi e i professori molto severi ma riesco a mantenere la calma, Raquel invece è completamente nel pallone, manca sempre meno al fatidico momento in cui dovremo sostenerli e lei è sempre più esaurita. È una persona che si fa travolgere dalle emozioni e che spesso si fa prendere dal panico del momento, io al contrario tendo ad analizzare il problema in modo più razionale, anche se sono molto impulsiva. Siamo diverse, ma proprio questo è il punto di forza della nostra coppia. Studiamo come due matte, riassumiamo tutti i libri con schemi e appunti colorati, poi li leggiamo e ripetiamo, è davvero utile studiare insieme, se una non ha capito qualcosa può farselo spiegare dall'altra e viceversa, ci possiamo interrogare a vicenda come preparazione all'esame e condividere e imparare nuovi metodi di apprendimento. Mancano solo sei giorni alla prima prova e la pressione si fa sentire
RAQUEL: non ce la faccio più ora mollo tutto
sbotta esasperata scattando in piedi
ALICIA: dai calmati, respira, prenditi un minuto di pausa e poi ripartiamo
rispondo interrompendo la mia spiegazione
RAQUEL: stai calma un cazzo, facile per te essere tranquilla quando ti è tutto chiaro e hai il
programma perfettamente scritto in testa
ALICIA: cosa dovrei fare oltre cercare di calmarti e aiutarti con gli argomenti che non hai capito? Farmi bocciare così ti tiri su di morale perchè siamo sulla stessa barca che affonda?
dico cominciando a spazientirmi
RAQUEL: niente, non fare niente Alicia
sbuffa
ALICIA: quindi ti ascolto solo urlarmi contro?
RAQUEL: si, stai zitta che è meglio
vado verso di lei e la prendo per il collo, avvicino la mia bocca al suo orecchio e sussurro
ALICIA: tu non mi parli così, ne ora ne mai
lascio la presa e torno seduta sul letto posando nuovamente lo sguardo sui quaderni
RAQUEL: va bene, allora fammi stare zitta tu
afferma dopo qualche secondo, punto i miei occhi nei suoi che bruciano a quel contatto, ho capito dove vuole arrivare
ALICIA: puoi essere più precisa? Perchè mi viene in mente solo come farti urlare il mio nome
dico per provocarla
RAQUEL: scopami. scopami come non hai mai fatto, toglimi il respiro dal piacere e fammi dimenticare tutta questa merda
risponde venendo verso di me, è esattamente quello che volevo sentirmi dire. La tiro dall'orlo della felpa facendola cadere addosso a me, ma non inverto le posizioni, la lascio sopra, le sfilo velocemente la tuta che indossa lasciandola in slip e rendendomi conto, con mio immenso piacere, che non porta il reggiseno. Porto il suo bacino sulla mia faccia e le tolgo anche le mutande di pizzo rosso, le infilo due dita dentro e comincio a leccare, mordere e torturare il suo punto più sensibile, bloccandomi sempre sul più bello per non farla venire
RAQUEL: ali-
la porto sotto di me, le accarezzo e stringo i seni con la mano destra, mentre l'altra è occupata a fare dentro e fuori dalla sua apertura, le lecco l'interno coscia, l'inguine e poi passo a succhiare il clitoride pulsante per l'eccitazione. Viene dopo pochissimo sulla mia lingua, la bacio per farle assaporare tutti i suoi umori mentre continuo a toccarle e giocare con i suoi capezzoli turgidi
ALICIA: be? Puoi dirlo ora
chiedo affannata non smettendo di torturarle il collo, non riesce a parlare, ha gli occhi sgranati per il piacere
RAQUEL: mi-
prova a dire qualcosa senza riuscirci
ALICIA: ti ho zittita
affermo al suo posto, Raquel si limita ad annuire stremata, scoppio a ridere istintivamente e mi lecco le labbra come un felino si lecca i baffi dopo aver mangiato.
ALICIA: ricomponiti sembra che tu abbia visto la madonna
dico per prenderla in giro
RAQUEL: siamo lì
risponde utilizzando quel poco fiato che le rimane, continuo a ridere, devo ammettere di essere parecchio brava a farla impazzire
ALICIA: adesso torniamo a studiare che è meglio

SPAZIO AUTRICE
ciao ragazzi! Scusate il ritardo ma sono stati dei giorni un po' così e non trovavo la voglia o motivazione di fare nulla, ora va meglio, spero che il capitolo vi piaccia. Love you all
Hugs and kisses
E🤍

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