Senza guardarsi indietro

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sono passati 4 giorni, mi chiedo come mai siamo ancora qui, pensavo che saremmo rimasti solo poco tempo ma così non è stato. Non voglio neanche pensare al futuro in questo momento, non so cosa succederà una volta che usciremo da questa casa. Raquel ed io stiamo vivendo come in una bolla di sapone e non appena lasceremo questo posto scoppierà. Stiamo agendo come ci ha ordinato Tokyo: non una parola, o almeno così è agli occhi degli altri. Il momento più tranquillo qui è il pomeriggio, perchè dopo pranzo tutti stanno per conto proprio senza preoccuparsi degli altri e noi abbiamo sfruttato la cosa. Ci vediamo ogni giorno alle 16 in punto, davanti alla porta della mia stanza e be... "parliamo".

Sono esattamente le quattro, mi posiziono davanti al punto di incontro, con la schiena poggiata al muro, passa qualche minuto e comincio a credere che non venga più quando sento dei passi. Mi giro e la vedo scendere le scale e camminare nella mia direzione
ALICIA: ce l'hai fatta
dico portandomi una mano sul collo e cominciando ad accarezzarlo
RAQUEL: è stata un'impresa andare via stavolta, Sergio sta cominciando a domandarsi come mai scappo sempre via a quest'ora e non voglio più fare sesso con lui, gli ho detto che avevo il ciclo per evitare che si insospettisse
ride pensando alla motivazione reale ma io rimango seria
ALICIA: se vuoi puoi andare da lui
RAQUEL: che?
ALICIA: se ti manca il vostro sesso puoi andare
RAQUEL: Alicia ma stai bene?
mi chiede un po' stizzita
ALICIA: ti sto prendendo per il culo e adesso vieni qui
le metto le mani sui fianchi e la tiro a me baciandola
ALICIA: sono due giorni che non scopiamo e mi si è creata una certa tensione qui
dico portando nuovamente la mia mano sul collo
RAQUEL: rimediamo allora
mi prende per la mani aprendo la porta della mia stanza e sbattendomi su di essa per chiuderla una volta entrate, la lascio fare anche se il suo momento di controllo durerà poco. È più bassa di me e questa cosa mi facilita parecchio, la prendo in braccio e inverto le posizioni inchiodandola tra il mio corpo e la parete
RAQUEL: sei una stronza
soffia sulle mie labbra che si schiudono in un sorriso facendo scontrare i nostri denti.

Mi siedo sul letto con lei in braccio e la bacio dolcemente, gustandomi ogni momento, le accarezzo il viso e sposto i capelli all'indietro
ALICIA: la devi smettere di farmi addolcire così
dico ironica
RAQUEL: uhm non credo che lo farò
risponde tornando ad unire le nostre labbra
RAQUEL: ma non avevi detto che ti faceva male il collo? Dovremmo fare qualcosa per rimediare
ALICIA: e lei cosa consiglia dottoressa?
domando reggendo il gioco
RAQUEL: sdraiati e mettiti pancia sotto
faccio quello che dice divertita
RAQUEL: dovresti toglierti la maglia e il reggiseno, se non ti imbarazza ovviamente
ALICIA: mi sembra estremamente professionale, nessun problema
rispondo e "eseguo", si posiziona a cavalcioni su di me e comincia a massaggiarmi la schiena
ALICIA: ha delle mani sante
mi fa i grattini e dà piccoli baci seguendo la colonna vertebrale, provocandomi brividi in tutto il corpo
RAQUEL: girati
lo faccio e alzo un sopracciglio, rimanendo nuda sotto di lei, si sta proprio godendo questa inversione di ruoli
ALICIA: perchè non si toglie anche lei la maglia? per entrare più... in sintonia
soffia una risatina e si sfila la maglia e il reggiseno di pizzo nero. Le metto le mani sulle cosce fasciate dai leggins e comincio ad accarezzarle
ALICIA: baciami

la prendo con una mano per il collo avvicinandola al mio viso per baciarla, le accarezzo i fianchi e il suo seno si sfiora con il mio, quando inverto le posizioni riacquisendo il controllo. Scendo sul collo leccando, mordendo e baciando ogni centimetro della sua pelle. Traccio una traiettoria con le dita e arrivo fino al suo punto più sensibile, mentre dei gemiti strozzati escono dalla sua bocca. Mi prende una mano e la porta sul suo seno sinistro per poter terminare di soddisfare il suo piacere, lo stringo e ci torno con la bocca. Non perdo di vista il mio obiettivo, le sfilo i pantaloni e gli slip lasciandola nuda sotto di me e dopo faccio lo stesso con me. Passo la mia lingua su tutta la sua apertura facendola sussultare, mi prende la testa con entrambe le mani e la spinge sempre più verso di lei
RAQUEL: alicia o mio dio

allungo la mano che tenevo sulla sua coscia verso la sua bocca infilando due dita dentro di essa facendogliele leccare. Non appena lo fa il mio cervello smette completamente di funzionare, potrei venire in questo momento senza che mi abbia toccata. Uso le due dita bagnate per infilarle dentro di lei che inarca la schiena per il piacere, la bacio senza interrompere il movimento con le dita quando allunga una mano e comincia a stuzzicare il mio clitoride. Continuiamo a darci piacere a vicenda per un po', fino a quando non raggiungiamo entrambe il culmine, quasi contemporaneamente. Mi accascio sul suo petto nudo e gioco delicatamente con i suoi seni mentre i nostri respiri si regolarizzano

ALICIA: non azzardarti a farti venire il ciclo
dico riferendomi alla scusa che ha usato con Sergio, ride alla mia battuta accarezzandomi la testa
ALICIA: stanca?
chiedo dopo qualche minuto di "pausa"
RAQUEL: affatto
ALICIA: adesso ci penso io allora
alzo il capo per guardarla negli occhi e le faccio un occhiolino, le sussurro qualcosa all'orecchio che le provoca brividi su tutto il corpo
ALICIA: non dirmi che sei già bagnata
tocco la sua apertura per "controllare"
ALICIA: uhm direi di si
mi metto a cavalcioni sul suo bacino facendo toccare i nostri punti sensibili e provocando un gemito che si lascia sfuggire. Le tappo la bocca con una mano
ALICIA: zitta
le intimo
ALICIA: o faremo un casino
comincio a muovermi e lei fa lo stesso da sotto aumentando gradualmente il ritmo, sentiamo delle voci da fuori, ma siamo così prese che non ce ne curiamo
ALICIA : cazzo Raquel-
ansimo buttando indietro la testa mentre lei stringe le lenzuola quasi a volerle strappare e si morde il labbro furiosamente per sopprimere i suoi gemiti

PALERMO: Sierra! Sierra cazzo!
urla Palermo da fuori alla stanza
RAQUEL: hai chiuso la porta a chiave?
mi domanda con il fiato spezzato senza fermarsi
ALICIA: no, non l'hai fatto tu?
evidentemente no, dato che Palermo entra come una furia in camera trovandoci una sopra l'altra. Mi affretto a scendere e coprirmi con il lenzuolo e lo stesso fa Raquel
PALERMO: tranquille sono gay!
esclama ironico e coprendosi gli occhi con una mano
ALICIA: ma è possibile che ogni fottuta volta ci debba vedere o sentire qualcuno?!
chiedo sarcastica

RAQUEL: bussare no vero Palermo?
PALERMO: mi dispiace che tu non sia venuta Lisbona
alza gli occhi al cielo infastidita
PALERMO: ma sono arrivati, ci hanno trovato
ALICIA: cosa?!
chiedo mettendomi dritta
PALERMO: ci sono i militari sull'isola dobbiamo scappare, Lana è già sulla tua barca, mi dispiace dirvelo così ma sarete divise, Lisbona tu vai con il professore
chiude la porta alle sue spalle lasciandoci così, dopo la bomba che involontariamente ci ha lanciato
RAQUEL: no
dice con la voce tremante scuotendo la testa
RAQUEL: no
ripete, fiondandosi tra le mie braccia e piangendo, non voglio dirle addio, non voglio lasciarla andare
ALICIA: ricordati sempre che ti amo
RAQUEL: ti amo anche io
la bacio dolcemente, in un bacio veloce, troppo veloce, ma dobbiamo fare in fretta. Ci rivestiamo e raccattiamo le cose necessarie, dobbiamo correre e non guardarci più indietro.

SPAZIO AUTRICE
🤠👍🏻

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