Questo gioco lo vinco io

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Ci svegliamo presto, io e Raquel andiamo a lezione quando Lucia ancora dorme con la testa incavata nel cuscino. Ci siamo preparate in silenzio per non svegliarla e poter passare qualche ora come un coppia senza dover fingere, andiamo in aula mano nella mano, come sempre, abbiamo lasciato un biglietto sul comodino con su scritto
"buongiorno! Siamo andate a lezione, vieni all'entrata della mensa alle 13 così ti presentiamo i nostro amici"

Le lezioni scorrono in fretta, anche troppo, non ho la minima intenzione di passare altro tempo con lei, ma purtroppo devo. Ci dirigiamo verso il refettorio come ogni giorno e la troviamo davanti alla porta principale, appoggiata con le spalle al muro, le gambe incrociate e la testa china sul cellulare. La salutiamo con la mano da lontano
LUCIA: finalmente, sono qui da mezz'ora!
ci sediamo al solito da tavolo, Lucia ed io siamo una di fronte all'altra mentre Raquel è rimasta in piedi per sistemare le borse
ALBERTO: ciao ragazze!
esclama Alberto avvicinandosi al nostro tavolo
ALBERTO: ciao amore
dice a Raquel, la prende per un fianco girandola verso di lui e la bacia accarezzandole la guancia, strabuzzo gli occhi incredula. Sto per far saltare in aria il tavolo e tutte le sedie, non deve permettersi di toccarla, non sta rispettando me ma soprattutto lei, non stanno insieme e non ha il diritto di fare una cosa del genere.
LUCIA: come siete carini! piacere Lucia, sua sorella
ALBERTO: la bellezza deve essere di famiglia allora, piacere Alberto, il ragazzo di Raquel
Raquel è più esterrefatta di me, non so se per il gesto di Alberto o per l'assenza di alcuna reazione da parte mia
ALICIA: Alberto andiamo a prendere da mangiare?
chiedo, voglio parlargli in privato
ALBERTO: certo, arriviamo subito
dice rivolgendosi agli altri
ALICIA: abbassa la cresta e evita di rifare una cosa del genere
gli intimo appena siamo abbastanza lontani dal tavolo da non farci sentire
ALBERTO: sono solo entrato nel personaggio, dovresti farlo anche tu, fai più la migliore amica felice per la sua relazione e meno la fidanzata ossessivamente gelosa
dice sarcastico
ALBERTO: Cos'è sei insicura? Hai paura che possa provare qualcosa per me? Condivido il tuo timore allora
dice facendomi l'occhiolino
ALICIA: aspetta che Lucia se ne vada bastardo e ti assicuro che un pugno nei denti non te lo toglierà nessuno
sibilo quelle parole con cattiveria, se potessi lo ucciderei con le mie stesse mani seduta stante, serro i pugni cercando di mantenere la calma, Alberto prende qualcosa dal bar e lo portiamo in tavola. Si siede accanto a Raquel e le cinge le spalle con il
braccio, alzo gli occhi al cielo e la mia ragazza mi guarda implorante come per dire "ti prego non fare cazzate". Continuiamo così per circa un'ora, a noi si è aggiunto anche Carlos, i finti fidanzati continuano a fare la coppia felice e Alberto non manca da dare in continuazione carezze e piccoli baci a Raquel. Non ce la faccio più ma fortunatamente ho un piano
LUCIA: Alberto tu sei mai stato in Italia? È un paese stupendo, poi Firenze è così romantica! Dovreste proprio andarci insieme
mentre finisce di parlare urto "accidentalmente" la bibita di Raquel che le si rovescia addosso sporcandole il jeans
ALICIA: oddio scusami davvero, ti do una mano a ripulirti
dico alzandomi dalla sedia
ALICIA: andiamo in bagno, con un po' di acqua dovrebbe togliersi la macchia
RAQUEL: certo, torniamo subito
andiamo verso il bagno della mensa, Raquel entra per prima e va verso il lavandino
RAQUEL: Ali come cazzo hai fatto
chiede sbuffando per la macchia sui suoi pantaloni
ALICIA: non hai capito proprio un cazzo
rispondo chiudendo la porta del bagno a chiave e avvicinandomi a lei. Premo il suo corpo tra il mio e il lavandino e le faccio alzare la testa per guardarci allo specchio. Mi posiziono dietro di lei a gambe aperte, le sposto i capelli un lato e dopo averle leccato il collo le sussurro all'orecchio
ALICIA: è da tutto il giorno che voglio sbatterti da qualche parte
mille scariche le pervadono il corpo, so essere molto seducente e perversa quando voglio. Rimane immobile, pronta a farsi fare qualsiasi cosa io desideri, la prendo in braccio e la faccio sedere sulla superficie in marmo a cui è appoggiata, le apro le gambe che tremano per l'eccitazione e mi chino in ginocchio. Slaccio con i denti la cerniera dei suoi jeans e infilo due dita nei suoi slip completamente fradici, comincio a leccare, mordere e torturare il suo punto più sensibile mentre con una mano faccio dentro e fuori dalla sua apertura e con l'altra stringo uno dei suoi seni. Viene dopo pochissimo sulle mie dita che infilo immediatamente nella mia bocca per assaporare i suoi umori.
RAQUEL: cazzo Alicia
dice ansimante
ALICIA: non sopportavo più vedere te e Alberto così vicini, avevo bisogno di farti mia
rispondo a due centimetri dal suo volto, ci baciamo facendo giocare le nostre lingue, la mia mano si intreccia con i suoi capelli e la sua gioca con la mia lunga coda rossa. Rimaniamo così per un po' ma siamo costrette a staccarci per non rischiare che gli altri si insospettiscano
RAQUEL: dai su andiamo
dice con il fiatone ancora seduta sul lavandino, scende con un salto, riprendiamo le nostre cose e dopo un ultimo bacio ci avviamo verso il nostro tavolo. Raquel ha ancora le gambe tramanti e la sua camminata è davvero buffa
ALICIA: eccoci qua
dico visibilmente più felice e soddisfatta di prima, Alberto sembra cogliere la situazione, io sorridente, Raquel che quasi non si regge in piedi, non è difficile per lui fare due più due. Alza lo sguardo al cielo e io gli rispondo con un occhiolino, scusa Alberto ma questo gioco lo vinco io.

SPAZIO AUTRICE
ciao ragazzi! Scusate l'attesa ma ho dovuto studiare in questi giorni, chi viene a picchiare Alberto con me e Alicia? Spero che la storia vi stia piacendo, buonanotte a tutti
hugs and kisses
E🤍

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