Avrei preferito non fare niente

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Ce l'hanno fatta. Sono riusciti a scappare, è stata trasmessa qualche giorno fa la notizia che i rapinatori sono fuggiti dalla banca di Spagna e che non sono riusciti a prenderli. Ci sono state 3 vittime nella banda ma una degli ostaggi si è unita a loro, aveva la sindrome di Stoccolma a quanto pare. Raquel è indagata per avere collaborato ma le accuse cadranno presto, non sapeva chi effettivamente fosse l'uomo di cui si stava innamorando, in più fa parte della polizia e questo la aiuterà. Dovrei andare a vedere come sta e il pensiero di lei stesa su un letto con gli occhi gonfi dal pianto mi distrugge, ALICIA BASTA, dimenticatela, è finita e adesso ti scorderai della sua esistenza come hai fatto negli ultimi 20 anni.
Inutile dire che non do ascolto a questi miei buoni propositi, ho resisto fin troppo, German è al lavoro quindi mi lavo i capelli, mi vesto con un lupetto più attillato del solito ed esco di casa. Prendo la metro ma non scendo alla solita fermata, una volta uscita dalla stazione imbocco la prima via a destra ed arrivo in centrale, il distretto a cui è affidata Raquel. Cammino con il mio solito passo fiero per i corridoi, la coda alta che ciondola, gli occhiali da sole scuri e il cappotto viola scuro aperto: una diva. Ma devo o no sembrare una vincente? Soprattutto ai suoi occhi. Mi guardano tutti e alcuni sussurrano tra loro, sono visibilmente scioccati dalla mia presenza lì.

Arrivo al punto informativo nella stanza principale e mi rivolgo al poliziotto, è un ragazzo, probabilmente appena assunto
ALICIA: buongiorno
dico abbassandomi gli occhiali e tenendoli in mano
ALICIA: sono qui per parlare con Raquel Murillo
POLIZIOTTO: non è possibile, l'ispettrice ha appena terminato una negoziazione importante e non vuole parlare con giornalisti o esterni
scoppio in una risata nervosa, le persone che ci stanno guardando cercano di fare segni al malcapitato e sussultano sapendo quello che sta per succedere
ALICIA: come ti chiami?
POLIZIOTTO: Juan Rodríguez
ALICIA: bene Rodríguez, sai chi sono io?
chiedo irritata, lui si limita a scuotere la testa timidamente
ALICIA: a quanto pare qui non ti istruiscono a dovere, sono l'ispettrice Alicia Sierra, con un curriculum impeccabile e nessun caso irrisolto, in poche parole non sono un esterno o una lurida giornalista ma una persona chiave nella polizia di Madrid
RODRÍGUEZ: mi-mi scusi ispettrice
dice balbettando, quasi mi fa pena
ALICIA: bene, ti perdonerò se mi procurerai un incontro con la Murillo
cerca di rispondere qualcosa ma viene interrotto da una voce che mi chiama, mi giro di scatto per vedere di chi si tratti
ANGEL: Raquel non è qui ma a casa sua a riposarsi, temo che non avrà modo di incontrarla oggi
non sono venuta fin qui per un no e so essere molto persuasiva
ALICIA: agente Rubio! Ho sentito che sei stato in coma, come va adesso?
chiedo fingendo interesse
ANGEL: mi sto riprendendo
ALICIA: bene mi fa piacere l'importante è la tua salute, per quanto riguarda Raquel perchè non provi a chiamarla? sono sicura che vorrà incontrare una vecchia amica, voglio solo scambiare quattro chiacchiere con lei
dico facendogli l'occhiolino, qui quasi nessuno sa della nostra relazione passata o perchè sono arrivati nella nostra accademia quando avevamo già rotto o perchè hanno studiato altrove.
ANGEL: non sono sicuro che apprezzerebbe, torni un altro giorno magari, non è stata una settimana semplice
sospira
ALICIA: me ne rendo conto e proprio per questo ci tengo a parlarle, sai sono una persona molto impegnata, non ho tempo di girovagare per i commissariati e non sono venuta qui per tornare a mani vuote
sbuffa e alza gli occhi cielo
ANGEL: va bene adesso la chiamo
ALICIA: metti in viva voce, voglio ascoltarla
dico soddisfatta di essere riuscita nel mio intento, dopo un paio di squilli risponde
RAQUEL: Angel? Dimmi
cazzo quella voce, sento una scarica attraversarmi le membra e mi sento una bambina insicura che deve parlare con la sua prima cotta
ANGEL: ciao Raquel scusa se ti disturbo, ma qui ti cercano
RAQUEL: chi vuole parlarmi?
ANGEL: Sierra
il mio cuore comincia a battere all'impazzata, non ho la più pallida idea di come possa rispondere
RAQUEL: COSA?! Che cazzo ci fa quella stronza lì? Ma soprattutto cosa vuole da me
rimando immobile, pietrificata
RAQUEL: che idiota che sono, è chiaro cosa vuole. Le roderà il culo perchè non è stata scelta come negoziatrice per la rapina, come biasimarli, del resto avrebbe fatto una strage. Ora vorrà sbattermi in faccia la sua superiorità rinfacciandomi che è da deboli innamorarsi del primo che passa e che sono solo un'ingenua buonista. Che figlia di puttana manipolatrice, dille che non ho la minima intenzione di parlare con lei ne ora ne mai!
succede tutto così in fretta e Angel cerca di togliere il viva voce il più velocemente possibile ed evita di far sentire a tutti gli insulti finali nei miei confronti
ANGEL: va bene Raquel glielo riferirò
chiude la chiamata, cerca di dirmi qualcosa ma lo fermo con un cenno della mano, si è creata un piccola folla di poliziotti che hanno assistito alla scena e sono tutti ammutoliti. Respiro profondamente, devo risultare apatica e deve sembrare che non me ne importi nulla della sua opinione. Mi giro verso Rodríguez
ALICIA: adesso hai visto come mi disegnano
dico per sdrammatizzare
ALICIA: la stronza se ne va, buona giornata
concludo rivolgendomi a tutti, esco dalla stanza infilandomi gli occhiali sul naso e vado via amareggiata. Avrei preferito non fare nulla ma almeno adesso solo che quello che prova per me è solo odio e che non ha senso cercare di riavvicinarmi a lei. Che figura di merda, certo non ha detto nulla che quelle persone non pensassero già ma sentire quelle cose da lei fa male. Fa male perchè volevo incontrarla per assicurarmi che stesse bene, perchè nonostante tutto ciò che abbiamo passato quello che sento per lei è forte. Mi sembra di stare sulle montagne russe ogni volta che sento il suo nome, eppure sono una donna di 45 anni felicemente sposata. Rimarrà sempre una parte di me, ma devo cercare di reprimerla, per il mio bene e quello di mio marito.

SPAZIO AUTRICE
ciao ragazz*! Spero che la storia vi stia piacendo, già vi avviso che presto ci sarà un altro piccolo salto temporale per rendere le vicende più dinamiche. Piccola riflessione personale: Raquel hai rotto il cazzo tornate insieme. Buonanotte!
hugs and kisses
Elena🤍

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