Si ritorna alla vita di sempre

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I raggi del sole fanno capolino dalle serrande semi-aperte, Raquel si stiracchia tra le mie braccia e sbadiglia come un leonino
RAQUEL: buongiorno
mi dice guardandomi con quegli enormi occhi color nocciola e dandomi un dolce bacio sulle labbra. Prendo il telefono per controllare l'orario
ALICIA: è l'una
dico ridendo, ieri siamo andate a dormire alle 6, abbiamo continuato per tutta la notte a soddisfarci a vicenda, senza mai stancarci. Ci alziamo pigramente dal letto e scendiamo le scale per andare in cucina, dove troviamo già la madre di Raquel che prepara qualcosa di buono
MARIVÍ: ben svegliate ragazze! Avete dormito bene?
annuiamo entrambe ancora assonnate e prendiamo una tazza di espresso
RAQUEL: e tu hai dormito bene mamma?
chiede Raquel
MARIVÍ: si, ma verso le 3/4 di notte ho cominciato a sentire degli schiamazzi e dei rumori, penso che siano stati i ragazzi fuori
quasi mi strozzo con il caffè, Raquel mi lancia un'occhiataccia
MARIVÍ: tutto bene cara?
domanda sinceramente preoccupata, non sembra aver collegato nulla
ALICIA: si si grazie, mi è andato un po' di caffè di traverso
rispondo prontamente
ALICIA: comunque anche noi abbiamo sentito dei rumori, credo provenissero dalla strada
affermo. devo ammetterlo, sono davvero molto brava a mentire, anche Raquel sembra pensare la stessa cosa, infatti sorride alzando gli occhi al cielo alle mie parole. Saltiamo la colazione e mangiamo un'omelette salata con delle carote, Mariví cucina davvero molto bene, è tutto squisito.

È arrivato il 6 gennaio, le vacanze sono terminate e Raquel ed io dobbiamo tornare all'accademia. Il soggiorno a Lisbona è stato fantastico, ho conosciuto tanti amici della mia ragazza e tutta la sua famiglia, non ho avuto il piacere di incontrare soltanto sua sorella, poichè era andata a trovare il suo ragazzo in Italia. Sono davvero molto ospitali qui e la città è davvero meravigliosa. Arriviamo in stazione, al binario 6 e prendiamo il treno delle 11.45, arriva con pochi minuti di ritardo, alle 20 saremo a Madrid! Il viaggio procede tranquillo, abbiamo preso qualche tramezzino di scorta prima di partire e passiamo tutto il tempo guardando dei film, una sull'altra abbracciate. Piano piano il cielo di scurisce e arriva la sera, c'è davvero molto vento e osserviamo dal finestrino le nuvolette che si rincorrono l'un l'altra. Finalmente siamo alla nostra destinazione, raccattiamo i nostri bagagli e scendiamo dal treno, l'accademia è a soli 10 minuti di camminata. Passeggiamo tenendoci per mano e alle 20.30 siamo nella nostra stanza.

Raquel si lancia sul letto, esausta per la giornata appena trascorsa, si mette a pancia in su alzandosi sui gomiti e mi invita a raggiungerla con un segno del capo. Lascio le valige e faccio ciò che mi ha detto, mi sdraio su di lei facendo aderire i nostri corpi, ci baciamo dolcemente, con una mano accarezza la mia testa e mi spinge sempre più contro di lei. Sposto il viso per poterle baciare il collo e la mia mano scende sempre più verso il suo ventre, quando bussano alla porta della nostra stanza
ALICIA: che palle
dico scostandomi
RAQUEL: l'hai chiusa a chiave?
chiede girando la mia testa di nuovo verso di lei e ansimando desiderosa di continuare
ALBERTO: ragazze ci siete?
domanda Alberto aprendo piano la porta
ALBERTO: o mio dio
esclama vedendoci stese sul letto una sull'altra
ALICIA: evidentemente non l'avevo chiusa
dico ironica a Raquel scendendo da sopra di lei
ALBERTO: scusatemi non era mia intenzione...
RAQUEL: ciao Alberto che c'è?
chiede Raquel cercando di sembrare il più cordiale possibile, anche se sarebbe tentata di staccargli la testa con le sue stesse mani
ALBERTO: volevo farvi gli auguri di buon anno e darvi questo
dice imbarazzato porgendoci un sacchetto di dolci fatti in casa
ALICIA: grazie, arrivi sempre nei momenti giusti, inizio a pensare che tu abbia un talento
rispondo facendogli l'occhiolino e posando il regalo sulla cassettiera vicino al letto
ALBERTO: io vado
RAQUEL E ALICIA: si dovresti
rispondiamo in coro, l'ospite indesiderato esce velocemente dalla stanza che mi affretto a chiudere a chiave, per poi voltarmi nuovamente verso Raquel
ALICIA: dove eravamo rimaste?
chiedo maliziosa
RAQUEL: non ho più voglia o almeno non qui
la guardo sbalordita, non ha mai detto qualcosa del genere
RAQUEL: facciamo così, io vado a fare una bella doccia calda
dice alzandosi dal letto, sollevo un sopracciglio, curiosa di sentire cosa ha in mente
RAQUEL: lascerò la porta aperta
pronuncia quelle parole a pochi centimetri dalla mia bocca e sfiorandomi il braccio con la sua spalla si dirige verso l'altra stanza. Aspetto qualche minuto ed entro in bagno con solo un asciugamano bianco avvolto addosso
ALICIA: si può?
chiedo mettendo una mano sulla maniglia
RAQUEL: si, basta che tu non sia Alberto
scoppio a ridere per quelle parole e apro la porta con decisione, entriamo in doccia e l'acqua calda scivola dolcemente sui nostri corpi, assecondando il loro movimento. La cabina è piccola per due persone, ma stiamo talmente attaccate che avanza spazio, ci baciamo come solo noi sappiamo fare, dandoci piacere l'un l'altra numerose volte.

La "doccia" dura molto più del dovuto, ormai è quasi mezzanotte e decidiamo di andare a dormire. Ci accoccoliamo come sempre, riesco a sentire il suo respiro sulla mia pelle, Raquel accende il cellulare per controllare le ultime notifiche e nel farlo cambia espressione repentinamente. Tutta la gioia si tramuta in spavento e gli occhi le diventano lucidi mentre legge il messaggio che le è arrivato.
RAQUEL: Alicia non so che fare

SPAZIO AUTRICE
ciao ragazzi! scusate se l'uscita del capitolo è un po' tardata ad arrivare ma è ricominciata la scuola e ho dovuto studiare in questi due giorni. Spero che la storia vi stia piacendo, volevo lasciarvi sulle spine, secondo voi chi ha scritto a Raquel?
hugs and kisses
E🤍

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