Bisogna dire tutto

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La conferenza di Prieto è stata impeccabile, ha mentito su tutto, non c'è stata una sola parola veritiera nel suo discorso, ma, come avevo previsto, il professore aveva il suo asso nella manica. Ha spedito a tutti i giornalisti presenti alla conferenza stampa un video, ma non un video qualsiasi, quest'ultimo ritraeva il luogo esatto dove lo abbiamo seppellito, con la tomba ancora scavata e un uomo che conferma tutto. Che figlio di puttana, Tamayo è completamente andato, qualsiasi briciolo di lucidità è ormai definitivamente scomparso. Ci ha fottuti per bene, facendoci fare non solo la figura dei torturatori ma anche degli ipocriti, dovevamo prenderci le nostre responsabilità dall'inizio e adesso sono sicura che quella che pagherà sono io.
Come volevasi dimostrare, il mio "capo", vuole parlare con me da solo, fa uscire tutti e si siede di fianco a me, sono seduta davanti ai monitor a pensare, rimuginare, queste situazioni cominciano a non andarmi più bene.
TAMAYO: ah Alicia...
sospira
TAMAYO: Abbiamo cercato in ogni modo di smentire, ma quel gran figlio di puttana del professore era lì ad aspettarci con le prove in mano
se solo mi avesse ascoltato non saremmo in questa situazione
TAMAYO: L'unica maniera di uscirne è assumersi la responsabilità
e indovinate a chi toccherà questo ingrato compito?
ALICIA: e a chi toccherà farlo?
chiedo rapida, sperando che abbiano un minimo di cervello e di gratitudine per il culo che mi sono fatta per questa rapina, senza di me sarebbero spacciati già da giorni
TAMAYO: per i servizi a Prieto... per la polizia... a te
se pensa di potersi comportare così con me si sbaglia di grosso
TAMAYO: ci serve che voi due facciate da barriera, così da lasciare pulite le istituzioni
mordicchio nervosamente la penna che ho in mano, mi sta facendo davvero incazzare
ALICIA: e che faccio, che dico? Che ho fatto tutto senza consultarmi con nessuno? Che è stato per una smania professionale? Per vedere se mi avrebbero dato la medaglia al merito della polizia?
rido nervosa, sbattendogli in faccia quanto le sue azioni siano scorrette nei miei confronti, non può continuare a dare ordini e non accettare le conseguenze
TAMAYO: se hanno le e-mail di Prieto sicuramente hanno anche le tue, devi dimetterti, lasciare la negoziazione e... riconoscere che sono state compiute azioni illegali
cazzo se lo può scordare, non sarebbe vita senza il mio lavoro, come un'appestata, rischierei di impazzire sul serio
ALICIA: già che mi prendo la colpa, beh affibbiami anche: l'omicidio di Manolete, l'omicidio di Kennedy, lo sparo al Papa. Adesso vado là e mi prendo la colpa di tutto!
gli rispondo a denti stretti ormai fuori di me, sta giocando con il fuoco e ormai è sempre più vicino a bruciarsi
TAMAYO: la merda tanto te la mangerei in ogni caso, però se tu ci aiuterai noi non ti abbandoneremo Alicia
come se non lo avessero già fatto
TAMAYO: Dirò i servizi di screditare le prove, abbiamo dalla nostra parte l'avvocatura dello Stato e la procura, ti capiterà un giudice che sarà a tuo favore, qualcuno che terremo per i coglioni
crede davvero di poter "accontentarmi" così?
TAMAYO: Sarai sospesa dal servizio e dallo stipendio, ma non preoccuparti continueremo a pagarti con i fondi riservati
fa una pausa e si avvicina a me
TAMAYO: io ti prometto che non metterai mai un piede in carcere
ALICIA: me ne fotto di questo
dico prima che possa terminare di parlare, non sarebbe neanche un problema, ho talmente tanti contanti lì che sarai considerata la regina indiscussa. Il punto è che non mi sta bene quello che mi stanno facendo, mandandomi avanti come una martire a prendermi quelle che sono soprattutto colpe loro, io ho soltanto eseguito. Si possono scordare qualsiasi mio tipo di collaborazione, ma questo lui ancora non deve saperlo
ALICIA: be, non è che abbia tutta questa scelta..
sono brava a mentire, lo sono sempre stata, non ho infatti difficoltà a rendere la mia voce tremolante e i miei occhi lucidi, per fargli credere di essere "ceduta". Non la passerà liscia, gli restituirò tutto questo moltiplicato per 1000. Lo ripeto: adesso sono solo dalla parte di me stessa.
Mi mette una mano nell'interno coscia e lo accarezza per rassicurami, glielo mozzerei quel braccio ma rimango impassibile.
TAMAYO: Alicia... sii forte, siamo tutti con te
adesso è facile dirlo, avrebbero dovuto proteggermi, ma ormai è tardi, sono io a non essere più con loro. Dopo poco si alza e mi lascia da sola, lo seguo con lo sguardo e tiro un calcio alla sedia incazzata nera, vedranno di cosa sono capace e quanto l'essersi messi contro di me equivalga a spararsi una pallottola alla tempia.

dopo circa mezz'ora vengo scortata in un ufficio, dove è stato allestito tutto il necessario per la conferenza stampa, ma i problemi non sono finiti qui. Il professore ha rilasciato la conversazione tra Suárez e Raquel, invitando le autorità a controllare nella tenda, penso che abbiano già scoperto che la detenevamo lì illegalmente. Non ho neanche avuto il tempo di "salutarla", adesso probabilmente sarà in carcere ma sono sicura che il suo amato avrà qualcosa in mente per farla evadere. In questo momento devo concentrarmi solo su me stessa, altrimenti per me finirà davvero male.
cammino lungo il corridoio abbagliata dai flash delle macchine fotografiche con un sorriso di sfida dipinto sul volto, mi sistemo e invito i giornalisti a fare la prima domanda
GIORNALISTA: è vero che lei è andata a prendere la figlia di Agata Himenez, alias Nairobi, per farla avvicinare alla finestra e poterle così sparare, è morta a causa dello sparo?
storco leggermente la testa
ALICIA: questo è assolutamente falso
sono più che convinta che Tamayo mi stia ascoltando, non mi tratterrò quindi da mandargli frecciatine o confonderlo riguardo le mie intenzioni
ALICIA: non era una bambina, era un bambino, di nove anni e si, l'ho mandato a prendere, con il permesso dei miei superiori, ovviamente
ora comincio a divertirmi
ALICIA: le abbiamo sparato al petto e poi ho impedito che un medico entrasse a operarla, l'hanno salvata i suoi compagni ma è stato inutile, è stata uccisa dal capo della sicurezza della banca di Spagna, Gandia, con l'appoggio del colonnello Tamayo
se dovrò affondare porterò tutto l'equipaggio con me, si possono scordare di farmi sacrificare
ALICIA: bisogna dire tutto
concludo guardando dritto in camera
ALICIA: altre domande?
GIORNALISTA: ed è vero che quel tale Osman, non so se lo conosce, ha seppellito vivo Cortez?
ALICIA: sì, lo abbiamo sepolto vivo, a Timimun, in Algeria e certo che conosco Osman, è un professionista, capace di seppellire un uomo e di farlo tremare come un uccellino senza che muoia
sto dando un bello spettacolo, mi sento come nella canzone "Circus" di Britney Spears, ho tutti gli occhi puntati addosso
GIORNALISTA: è stato drogato?
ALICIA: droga, gli somministravamo droga, inalata, lo appendevamo per le braccia e gli tiravamo secchiate d'acqua fredda, tutto quello che ha raccontato il ragazzo è assolutamente vero, più una montagna di cose che neanche si è ricordato di dire
GIORNALISTA: e il governo era al corrente della cosa?
scoppio a ridere
ALICIA: al corrente?
ripeto ironica
ALICIA: il governo dava gli ordini!
mi giro e vedo due agenti della sicurezza avvicinarsi, sto dicendo troppo ma questo lo so perfettamente
ALICIA: non è che mi sono svegliata una mattina e ho detto "lo interrogherò usando il pugno di ferro", avevo l'appoggio di tutti: dei servizi segreti del comando di polizia e del ministero dell'interno, voglio che sia chiaro tutti, TUTTI lo sapevano! e ora lo sapete anche voi, molte grazie!
mi sfilo il microfono e vado via, devo fare in fretta altrimenti sono fottuta, non ci metteranno molto a emettere il mio mandato di cattura.

vengo portata a casa, non torno qui dentro da mesi, da prima che German morisse. mi siedo lentamente sulla poltrona e mi guardo intorno, voglio passare qui il meno tempo possibile e non credo neanche di avere molta scelta. Il mio piccolo gatto rosso è accoccolato sulla sedia di fronte a me
ALICIA: vorrei sapere cosa è successo
dico parlando con l'animale e ripensando al dialogo con Raquel
ALICIA: sono una negoziatrice da 15 anni so quando qualcuno ha accettato un accordo, ormai era messa alle corde, avrebbe tradito il professore, ce l'avevo in pugno, era sconfitta e all'improvviso è successo qualcosa!
sbuffo
ALICIA: ma cosa può accadere quando qualcuno è in isolamento? o magari non era tanto in isolamento
ripenso a come Antoñanzas sia entrato nella tenda per fare la guardia, quando, forse, dovevamo fare la guardia a lui.
ALICIA: Antoñanzas
dico quasi in un sussurro
ALICIA: tu cosa ne pensi, commissario?
chiedo al micino davanti a me
ALICIA: indaghiamo su Antoñanzas? Che animaletto astuto
sento il campanello suonare, è un uomo proveniente dalla pensione per gatti a cui affiderò Felix, non so per quanto tempo sarò via.
Firmo i documenti e gli consegno il trasportino
ALICI: commissario, tornerò a prenderti
ringrazio l'uomo con un cenno del capo e chiudo la porta, mi poggio ad essa chiudendo gli occhi per prendere fiato qualche secondo. Non appena li riapro parto come una furia, giuro che da questa guerra uscirò illesa, non importa da che lato devo schierarmi. Il mio obiettivo per ora è uno, trovare quel figlio di puttana.

SPAZIO AUTRICE
ciao ragazzx, scusate se mi sono fatta attendere! Ecco il capitolo spero vi piaccia <33
hugs and kisses
E🤍

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