Ci risiamo...

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"Washijo-chan..." mormorò la donna riconoscendo l'uomo.

"Chan?!" si sentirono solo Hinata e Bokuto.

"Ovvio! Questo qui è più piccolo di me di ben due mesi!" si mise le mani sui fianchi la donna che in quel momento provò emozioni contrastanti: non sapeva se sentirsi esperta per essere più grande o se sentirsi vecchia nell'essere più in là con l'età.

Alla coppia si avvicinarono anche i due coach a capo della squadra di Ryn.

La ragazza non potè fare a meno di lasciarsi andare in un respiro evidente e pesante anche agli occhi degli altri.

"Sono preoccupata" rivelò senza che nessuno lo chiedesse.

Kenma, che era andato a vedere le partite quella mattina, si trovava poco lontano da lei e sentì bene quell'affermazione.

'Possibile che Ryn stia...'

"Non fare quella faccia o lo capirà" disse Kuroo all'amico dai capelli biondi e lunghi.

"Taci" rispose quello indispettito "E togliti quel ghigno dalla faccia, altrimenti lo capirà davvero" suggerì il minore.

"È che... non posso davvero farne a meno" rispose il moro con un paio di occhi che la dicevano lunga su tutta l'euforia che gli colmava il petto.

'È tutto merito tuo' pensò inoltre indirizzando il pensiero e lo sguardo verso colui che stava pian piano facendo crollare il muro che la ragazza aveva innalzato tra lei e il resto del mondo: Tooru Oikawa.

Poco a poco era come se la luce stesse nuovamente andando ad illuminare la piccola e pallida figura di Ryn, che per quattro anni era rimasta nell'ombra più totale convincendosi che fosse la cosa più giusta e soprattutto che fosse l'oscurità a renderla forte.

Ma la forza è ben altro.

È rendersi conto dei propri difetti e riuscire a controllarli ed amarli allo stesso tempo, è riuscire ad accettarsi anche se gli altri non lo fanno.

'Quando diventerai di nuovo te stessa allora la tua forza aumenterà' pensò Kuroo che aveva come filosofia l'esatto opposto del pensiero di nonna Watanabe.

Secondo la donna, Ryn avrebbe ottenuto la forza che tanto desiderava sigillando nuovamente la sua concentrazione, così che tornasse a vedere il futuro. Secondo Kuroo invece, sarebbe diventata forte non appena avrebbe accettato finalmente il suo vecchio carattere tornando quella di un tempo.

Era difficile dire quale dei due pensieri fosse corretto, non c'erano altre vie, o andava avanti o tornava indietro. Da questo punto di vista il nostro gatto nero era svantaggiato, poiché come ben sappiamo Ryn odiava il suo passato, il modo in cui era stata debole, talmente debole da dipendere da qualcuno che alla fine l'aveva tradita.

Ora, nonostante tutto, la ragazza aveva perdonato Oikawa e i due sembravano aver risolto, e questo non era già un passo verso l'indietro?

'Devi rassegnarti vecchia' ghignò vittorioso Kuroo guardando la figura della coach sbraitare e urlare, per poi gesticolare in maniera tanto evidente da sembrare che stesse chiamando aiuto.

Il suo sguardo passò poi all'amica che era intenta a parlare con Moniwa, successivamente collegò con un gesto veloce ed immaginario degli occhi, la figura della minore ad Oikawa.

Si fece largo verso il castano.

"In una situazione normale" iniziò il moro "Una ragazza potrebbe avere paura o sentirsi agitata, non credi?"

Il castano lo guardò intensamente per poi alzare un sopracciglio in modo confuso.

"Cosa intendi?"

PASSATO. ~La luce attrae tutti, ma la penombra solo gli eletti~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora