Sopravvivenza

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Il risveglio fu duro quanto l'addormentarsi per la nostra Ryn.

A dir la verità fu duro per chiunque, non era stata la sola ad aver dormito male, qualcuno non aveva chiuso occhio, mentre qualcun altro aveva completamente rinunciato all'idea di sonnecchiare anche solo per qualche secondo.

"Voglio tutti gli alzatori in palestra tra massimo un quarto d'ora!" urlò qualcuno per poi richiudere velocemente la porta.

Il tutto fu talmente veloce che nessuno seppe dire con esattezza chi avesse dato l'ordine.

"Vado a prepararmi" mormorò Ryn alzandosi in piedi e barcollando fino al bagno.

"Che ci faranno fare secondo te?" domandò Koganegawa con una voce ancora sonnolenta.

"Non ne ho idea, probabilmente staranno progettando degli allenamenti divisi per ruoli" suppose Moniwa mettendosi seduto.

"Chissà come mai solo noi così presto" sbadigliò il biondo dal ciuffo nero.

"Probabilmente non saremo solo noi" esordì Ryn uscendo dal bagno intenta a farsi una coda "Probabilmente ci alleneremo anche con gli alzatori dell'Università Doragon"

"Andiamo!" esordì il ragazzo biondo "Sono euforico all'idea di imparare cose nuove!" annunciò urlando leggermente, tanto che qualcuno gli tirò un cuscino in faccia.

"Solo perché hai avuto la sfortuna di alzarti così presto non significa che tu debba sbaragliare anche noi! E ora ripassami il cuscino!" sbraitò Futakuchi alternatosi per il troppo baccano.

"Pensi che debba venire anche io?" chiese Moniwa incerto sul da farsi "Non posso fare nulla" si riferì al suo infortunio.

Per qualche secondo il panico prese possesso della ragazza che si sbrigò a far alzare il più grande e a passargli le stampelle.

"Certo, anche tu sei un palleggiatore no?" domandò quasi spaventata.

Era strano, ma aveva preso il maggiore come punto di riferimento. Se si trattava di scendere in campo si sentiva sicura a sapere che lui era lì a sostenerla, gli passava fiducia e per quanto fosse una cosa villana e decisamente paragonabile all'esatto opposto del concetto di 'forza propria' non le importava.

Si stava aggrappando disperatamente a tutto ciò che potesse donarle un minimo di stabilità.

I tre si avviarono nel luogo indicato e con poca sorpresa trovarono li altri personaggi appartenenti a quel ruolo.

"Buongiorno" esordirono i tre.

"Ben svegliati!" ghignò una figura a loro nota.

"Allenatore Ukai" si sorpresero di trovare li il più vecchio tra i due, era la prima volta che lo vedevano scendere in campo.

La maglietta a maniche corte e arrotolata dava l'idea che la sua pelle fosse talmente dura da riuscire a sopportare il freddo invernale.

Affianco a lui tre figure: Kenma, Akashi e Kana.

"Si sono offerti di aiutarmi con questo allenamento e dato che uno è stato palleggiatore titolare di una squadra che abitualmente andava ai nazionali e l'altro è raccomandato da quel brutto vecchiaccio di Nekomata ho pensato fosse una buona idea" spiegò l'uomo.

L'attenzione di tutti si pose sulla terza figura, per quale motivo si era offerta di aiutarlo?

Era ciò che si stavano chiedendo.

"Lei..." mormorò l'anziano "Non so perché sia qui" ammise.

"Cosa?!" stridulò la ragazza "Sono qui per aiutare! E poi anche io ero un'alzatrice sa?" chiese mettendosi una mano sul petto, poi indico Ryn "Lei può confermare tutto!"

PASSATO. ~La luce attrae tutti, ma la penombra solo gli eletti~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora