"Papà posso andare a giocare con quel bambino?""Si ma non ti allontanare"
Il ragazzo si voltò verso la minore seduta su una panchina intenta a guardare il panorama colorato e notturno di New York, ancora non riusciva a credere di essere lì con tutta la sua famiglia.
"Ehi... Dov'è-"
"Stai tranquilla, è lì, guarda" indicò il bambino intento a giocare a pochi metri da loro per poi sedersi accanto a lei "Rilassati"
"Sono rilassata"
"Non sembra" ridacchiò schernendola, poi le prese la mano "Tutte queste luci sono bellissime" affermò poi il ragazzo.
"Che ti prende? Da quando sei così romantico?" chiese ridacchiando lei.
"Io sono sempre romantico" precisò in primis l'altro "Volevo solo farti notare quanto sia bello tutto ciò. Ci ero già stato a New York, sai? Qualche anno fa e quella volta decisi che ci sarei tornato con la persona che più amavo al mondo"
"Te stesso?" rise la minore.
"Non sto scherzando" affermò con non troppa durezza il ragazzo guardandola dritta negli occhi con un sorrisetto dolce che decisamente non gli apparteneva.
Solitamente sul suo viso aveva sempre quella solita espressione compiaciuta o in alternativa un ghigno strafottente.
"Però non avrei immaginato che con noi ci sarebbe stato anche nostro figlio" ammise lui.
"Bhe, la sua presenza non rende tutto un po' più bello?" sorrise la ragazza guardando il bambino in lontananza.
"Quello mi pare ovvio, ho superato le mie stesse aspettative e ne sono più che felice, per mantenere la promessa che avevo fatto a me stesso quel giorno però... mi manca una cosa"
"Mh? Che cosa?" chiese lei.
Non era tipo da inginocchiarsi e sapeva che persino lei non lo avrebbe amato, perché per troppo tempo in passato aveva avuto gli occhi di tante persone addosso, ora aveva deciso di starsene tranquilla, crescere suo figlio e stare con il suo ragazzo.
O forse 'ragazzo' non è la parola giusta.
"Vuoi sposarmi?" le chiese mentre era intento a guardare l'orizzonte, non la stava guardando, sapeva che sarebbe arrossito e sperava che il l'oscurità giocasse a suo favore.
Lei sgranò gli occhi per via della richiesta inaspettata, poi strinse ancora di più la sua mano in quella, più grande, di lui. Ci si accoccolò quasi.
"Si" annuì mentre il suo sguardo si posò sul terreno e delle lacrime date dalla felicità incominciarono a solcare il suo volto in maniera copiosa.
'Papà deve averglielo chiesto' pensò il bambino guardando sua madre piangere in lontananza è accanto suo padre sorridere intenerito.
"Stai davvero piangendo?" ridacchiò il ragazzo seduto accanto a lei prendendola in giro.
"E allora? Tu sei arrossito!" gli rinfacciò lei.
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PASSATO. ~La luce attrae tutti, ma la penombra solo gli eletti~
Fanfic🛑SEQUEL DI 'Tra presente e futuro'🛑 Una volta arrivata all'università e decisa a lasciarsi alle spalle tutto l'accaduto, Ryn farà nuove conoscenze ed imparerà non solo nuovi stili di gioco, ma anche nuove giocate. Si farà nuovi amici e si circonde...