Punto istantaneo

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Ukai si alzò ed iniziò a correre verso il corpo del capitano ancora a terra, così come tutti gli altri che si avvicinarono preoccupati.

Tranne Ryn, che rimase esattamente dov'era.

Per un istante il mondo sembrò fermarsi e quel momento così doloroso sembrò durare ore per la ragazza.

Aveva un'espressione rilassata che risultava quasi inquietante e guardava un punto fisso a terra.

"È spaventosa" commentò persino sua nonna che stava solo pensando ad alta voce.

"Cavolo, un infortunio alla prima amichevole, certo che è spaventoso!" rispose la bionda coprendosi gli occhi con la cartellina, mentre la donna fece segno ai suoi allievi di avvicinarsi.

"Non perdete la concentrazione la parte difficile inizia adesso" incrociò le braccia al petto la donna che buttò un occhio sulla parte opposta del campo.

"Parte difficile? Senza offesa per il capitano, ma adesso è tutta in discesa" fece notare Nishinoya.

"Chi è il loro secondo palleggiatore?" domandò Kageyama avvicinandosi al coach.

La donna dopo aver guardato il moro rivelò l'identità del giocatore misterioso attraverso un semplice gesto di capo.

"È quella ragazza" commentò Ushijima riconoscendola.

Con una velocità fulminea Kana si scoprì gli occhi alzandosi in piedi e cercando questa fatidica ragazza con lo sguardo.

Una volta trovata sorrise malignamente.

"Quel mostro, mi chiedo come io non abbia fatto a riconoscerla prima" rise amaramente.

"Fortunatamente noi abbiamo il miglior mostro che si possa desiderare quando si parla di pallavolo" ghignò in direzione del rosso che una volta capita la frecciatina lanciatagli dalla ragazza sollevò solo un lato della bocca sorridendo.

"Lasciatela a me, le spezzerò quel suo cuoricino"

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"Ryn! Stai bene?" domandò Momo avvicinandosi all'amica che era rimasta ferma.

"Ehi!" si avvicinò anche Taiyo "Togliti subito dalla testa l'idea che sia colpa tua ok? Piuttosto pensa a cosa fare una volta in campo!" urlò arrabbiata la bionda.

Finalmente lo sguardo della minore si risollevò e i suoi occhi si incastrarono in quelli della bionda.

"Continuerò a pensare sia colpa mia" le passò vicino la ragazza "Ma se mi fermo qui non potrò scusarmi con Moniwa-San" affermò impassibile per poi avvicinarsi proprio al giocatore infortunato ancora a terra.

"Allora? Ti fa male?" chiedeva il biondo con la caviglia del ragazzo in mano, il moro annuiva tra lacrime coprendosi il volto con l'avambraccio forse per cercare di sopportare al meglio il dolore.

"Watanabe, devi entrare tu!" affermò il coach più anziano.

La ragazza annuì e si sedette in panchina insieme alle due manager.

In seguito arrivò un ambulanza a portare via il moro che per via del dolore non riuscì nemmeno a raccomandarsi, anche se non ce ne fu bisogno.

"Vinceremo Moniwa-San!" dissero in coro i ragazzi prima che venne portato via.

L'arbitro concesse ancora qualche minuto per poi far riprendere la partita.

"Uff" sospirò Keishin "Ryn entri al posto di Moniwa" disse con una faccia stanca.

"Ascoltate, sarà difficile continuare a giocare, capisco che non abbiamo avuto molto tempo, ma in ogni caso è solo un'amichevole quindi possiamo anche finirla qua se non ve la sentite" spiegò il biondo.

PASSATO. ~La luce attrae tutti, ma la penombra solo gli eletti~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora