I tre rimasero in silenzio all'esterno della stanza, i due ragazzi seduti su delle seggiole messe lì per l'attesa e Ryn in piedi difronte a loro.Hinata e Kageyama si scambiavano spesso occhiatacce, ma nessuno dei due si azzardava a fiatare per timore che la ragazza li riprendesse.
"Vado dentro a vedere come sta Moniwa-San"
I due sobbalzarono alle parole inaspettate della femmina, che senza degnarlo di uno sguardo si avviò all'interno della stanza chiudendo poi la porta.
"Uff!" sospirò Kageyama rilassando finalmente i muscoli "Ma è sempre così?"
"No" disse secco il rosso "Ultimamente è solo un po' nervosa" spiegò con fare distratto.
"In realtà lo siamo tutti da quando Moniwa-san si è infortunato" lo sguardo serio rivolto al pavimento azzurro.
"Credo sia normale, era il punto di riferimento della squadra e un infortunio di quella portata non è-"
"Portata? Che portata?" il capo di Hinata scattò velocemente senza dare il tempo al corvino di terminare la frase.
"È solo una distorsione..." le sopracciglia si aggrottarono "Giusto?"
"Idiota! Hai letto la diagnosi? I legamenti della caviglia sono danneggiati e il tendine d'Achille è rotto, inoltre gli servirà una terapia per tornare a camminare senza l'utilizzo delle stampelle"
La porta difronte a loro si aprì e immediatamente Kageyama si ammutolì, il rosso invece si immobilizzò completamente.
"Ryn" si alzò in piedi fronteggiandola "Tu sapevi che la diagnosi di Moniwa-San non è una cosa di poco conto?"
La ragazza allargò gli occhi per quanto più possibile, non facendo bene intuire al ragazzo se ne fosse già a conoscenza o fosse sconvolta dalla notizia.
"Me lo ha appena detto Kageyama, lui lo sapeva, ma tutta la squadra non ne sa nulla"
Persino il moro si sorprese nel vedere il più basso in quelle condizioni, decisamente sconvolto e amareggiato.
Moniwa era il capitano e come tale tutti lo vedevano come un esempio da seguire, persino i primini si erano già affezionati al moro.
"Hinata" cercò di dire la ragazza "Cerca di capire, Moniwa-San-"
"Tu lo sapevi non è vero?" la voce stranamente tranquilla era un sintomo di calma prima della tempesta, e non c'era nulla di più spaventoso.
"Tu lo sapevi! Ma perché lo hai tenuto nascosto?!" il rosso la prese per le spalle mosso dall'ira, strinse le dita cercando di trattenersi, non voleva farle male.
I suoi occhi tuttavia vedevano quello che non era.
"Volevi sentirti meno in colpa?!" urlò ancora.
"Hinata! Smettila!" intervenì Kageyama cercando di mediare.
Il rosso corse via sotto gli occhi di entrambi.
"Razza di idiota!" disse a denti stretti il ragazzo ancora lì.
"Non è colpa sua, avremmo dovuto parlargliene, a lui come a tutta la squadra" lo giustificò la ragazza dai bianchi capelli.
"Starà sicuramente andando all'università, beh, mi avvio anche io" disse tranquillamente la ragazza per poi iniziare a camminare.
'Sembra che la faccenda non l'abbia scalfita nemmeno...' pensò Kageyama ancora scosso dalla reazione dell'ex compagno di squadra.
"Quell'idiota..." mormorò ancora.
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"Sono a casa" disse Ryn una volta tornata dall'appartamento dove viveva insieme alle altre due ragazze.
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PASSATO. ~La luce attrae tutti, ma la penombra solo gli eletti~
Fanfiction🛑SEQUEL DI 'Tra presente e futuro'🛑 Una volta arrivata all'università e decisa a lasciarsi alle spalle tutto l'accaduto, Ryn farà nuove conoscenze ed imparerà non solo nuovi stili di gioco, ma anche nuove giocate. Si farà nuovi amici e si circonde...