Erano pochi minuti che stava aspettando fuori dal portone del palazzo, le mani nelle tasche per proteggerle dal freddo e il cappello intento a coprirle le orecchie, che ormai dovevano essere rosse, lasciava sbucare fuori la frangia leggermente scompigliata dal vento.Sospirò lasciando che un'unica e poco uniforme nuvoletta si elevasse dopo aver lasciato le sue labbra e fu proprio in quel momento che una macchina accostò al marciapiede proprio difronte casa sua.
Il conducente scese, rivelandosi proprio l'appuntamento di Ryn.
Sorridendo la ragazza si avviò verso il castano, imbacuccato a sua volta per lo stesso motivo.
"Ciao" salutò lui sorridendole e facendo il giro dell'auto per aprirle la portiera da bravo galantuomo qual era.
Nessuno dei due aprì una conversazione fuori dall'auto, forse concordi entrambi sul fatto che fosse troppo freddo per parlare fuori.
"Allora, che programmi hai per oggi?" chiese il castano sedendosi al posto del guidatore con una mano pronta sul volante.
"Avevo in mente di fare dei giri" sorrise lei "Per prima cosa devo passare a trovare un mio amico"
Il sopracciglio del ragazzo scattò verso l'alto, ma non fece domande e mise in moto l'auto non appena la minore iniziò a dare indicazioni.
"Un negozio di videogiochi?" domandò non appena sceso dall'auto.
"Si" si avviò dentro tremolante lei.
"Buongiorno, come posso esservi-" le parole del biondo morirono non appena vide le figure entrare "Ryn" si avvicinò ai due.
"Kenma, lui è Futakuchi" fece subito le presentazioni.
Lo sguardo del biondo scattò incontrando quello del castano sopracitato.
"È un piacere" disse il più alto porgendogli una mano che in poco tempo l'altro strinse, il tutto sotto gli occhi vigili della minore
"Kenma, ho bisogno di una mano" interruppe lei lo sguardo indecifrabile con il quale il biondo stava fissando l'altro ragazzo.
'Perché sembra che mi abbia rubato l'anima?!' si domandò internamente Futakuchi mascherando la preoccupazione con un sorriso.
Malgrado tutto anche Kenma vedeva Ryn come una sorellina ed era inutile negare che aveva capito al volo la situazione tra i due, si stava solo comportando da fratello maggiore.
"Che succede?" chiese il ragazzo con calma.
"Hai bisogno di una mano qui in negozio?"
Il biondo storse il naso "Devo sentire il mio capo, ti serve un lavoro?"
"No, me ne servono tre"
Futakuchi sgranò gli occhi, mentre il biondo non si fece tante domande, sapeva che se gli aveva fatto questa richiesta c'era un valido motivo dietro.
"Vado a chiedere al responsabile" il biondo si allontanò per fare una telefonata al direttore, lasciando così i due da soli che iniziarono a dare un'occhiata in giro.
"Come mai ti serve un lavoro?" domandò Futakuchi senza troppi giri di parole.
"Taiyo-San e Momo-San sono state licenziate" rispose lei senza fare altrettanta strada.
"Come?!"
"A detta del loro agente passavano troppo tempo a svolgere il ruolo di manager e così..." lasciò la frase in sospeso.
"Cavolo mi dispiace" disse lui che si sentiva realmente in quel modo.
"Non è la parte peggiore, abbiamo ancora poco tempo per trovare un'altra casa e trasferirci dato che quella era pagata dalla loro agenzia" la ragazza continuò a vagare con lo sguardo.
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PASSATO. ~La luce attrae tutti, ma la penombra solo gli eletti~
Fanfiction🛑SEQUEL DI 'Tra presente e futuro'🛑 Una volta arrivata all'università e decisa a lasciarsi alle spalle tutto l'accaduto, Ryn farà nuove conoscenze ed imparerà non solo nuovi stili di gioco, ma anche nuove giocate. Si farà nuovi amici e si circonde...