L'allenamento terminò in fretta, anche se dopo l'accaduto l'aria si era fatta più pesante e nessuno riusciva a dare il meglio con quella sensazione di inadeguatezza."Finiamo qui per oggi!" urlò il vecchio Ukai a bordo campo.
"Ma manca ancora qualche minuto alla fine dell'allenamento" si avvicinò Moniwa non capendo le intenzioni dell'uomo.
"È quello che vi meritate per averlo interrotto!" prese ad urlare il più anziano "Potete andare tutti tranne il nanerottolo e la piccoletta" disse per poi dirigersi verso il centro del campo con appresso un carrello pieno di palloni.
"Evviva!" saltò il ragazzo facendo sorridere l'uomo.
"È incredibile come tu non sia cresciuto di un centimetro ma la tua potenza di salto sia aumentata" commentò Ukai.
Ryn sorrise e abbassò la testa per guardare nuovamente le sue mani abbastanza piccole, dopodiché il suo sorriso scomparve.
"Allora Watanabe iniziamo?" chiese con non poca arroganza il vecchio.
"Ehi!" la richiamò il rosso "Mettiamocela tutta!" stese un pugno verso di lei che velocemente venne ricambiato dalla ragazza.
Quella sera andarono a terra molto palloni, ma dalla parte del campo sbagliata.
"Mi spieghi qual è il problema? Ti dico di rallentare e accelleri, ti dico di accellerare e rallenti!" scoppiò l'uomo in preda alla rabbia "Spiegami che problema hai Nanerottolo!" urlò definitivamente.
Lo sguardo della ragazza cadde prima su un Hinata dispiaciuto intento a chiedere scusa all'uomo più grande e successivamente passo alle sue dita sottili.
"Non è colpa sua" disse Ryn facendo voltare i due intenti a bisticciare tra di loro.
"Davvero?!" chiesero in coro.
La ragazza dai lunghi capelli bianchi annuì.
"Prima lei ha detto che Hinata... è come se saltasse di più no?" chiese la ragazza "Anch'io ho notato un qualcosa in più rispetto a l'ultima volta che l'ho visto giocare, ma non credo sia il salto, io credo piuttosto che quel qualcosa sia dentro di lui" spiegò la ragazza avanzando verso i due.
"Sei proprio come tua nonna! Non si capisce mai quando parlate!" imprecò l'uomo.
"In effetti non ho capito molto..." confermò il rosso storcendo la testa di lato confuso "Ho forse rafforzato la mia milza? O il mio fegato?" chiese tra se e se il ragazzo.
Ryn cerco di ignorare quell'inutile affermazione e andare avanti.
"Allora farò in modo che lo capiate" si avvicinò vistosamente al ragazzo che divenne rosso come un peperone.
"Sa dirmi qual è la differenza tra noi due?" chiese ad Ukai.
L'uomo ci pensò su.
"Lui è pimpante, le sue gambe si muovono prima ancora che lui possa capire che è entrato in palestra" il ragazzo si demoralizzò per poi constatare che il fatto era vero.
"Mentre tu... vicino a lui sei come trasparente, siete come sole e luna, gli opposti"
Ryn sorrise malignamente mentre l'uomo sgranò gli occhi.
"Ora che ci penso è come se Hinata brilli quando tu gli sei vicino, è come se la tua presenza svanisse, come..."
"Come un'ombra" terminò la ragazza "Ed è l'ombra che segue la luce" aggiunse la ragazza.
"Mh... continuo a non capire" disse il rosso.
"Non posso stare al tuo passo per farti brillare, il compito dell'ombra è seguire la luce" spiegò la ragazza.
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PASSATO. ~La luce attrae tutti, ma la penombra solo gli eletti~
Fanfiction🛑SEQUEL DI 'Tra presente e futuro'🛑 Una volta arrivata all'università e decisa a lasciarsi alle spalle tutto l'accaduto, Ryn farà nuove conoscenze ed imparerà non solo nuovi stili di gioco, ma anche nuove giocate. Si farà nuovi amici e si circonde...