Iwaizumi guardava le auto passare sulla strada veloci, in attesa dell'arrivo della piccola ragazza che tanto gli ricordava la stagione ormai inoltrata.L'inverno.
Gli ricordava la neve che ormai minacciava di cadere leggera dai nuvoloni grigi che da qualche giorno attanagliavano la città, silenziosa, come se fosse dispiaciuta di attecchire al suolo.
Ricordò la conversazione che aveva avuto poco prima con la stessa, gli era parso stesse piangendo, ma lei smentì subito il tutto spiegando che la voce le tremava a causa del freddo. Era in quei momenti che si ricordava della vecchia Ryn, della sua testolina corvina che si piegava di lato ogni qualvolta non capiva dove fosse il problema, dei suoi attimi di rabbia che non sempre riusciva a controllare, del suo sarcasmo, anche se quello non mancava più di tanto al ragazzo, e dei suoi momenti, momenti in cui crollava e, davvero, aveva bisogno di aiuto per rimettersi in piedi, ma la sua testardaggine le impediva di prendere quella mano che spesso le veniva offerta.
Quella, seppur velenosa per la ragazza, era la cosa che più mancava ad Iwaizumi: non l'avrebbe mai ammesso e non sapeva nemmeno lui il perché, ma la verità era che gli mancava a da morire vedere Ryn e Tooru bisticciare, al tempo, agli occhi del moro, sembravano davvero fatti l'uno per l'altra.
"Iwaizumi-San" fu così basso che il moro non si girò subito, pensando che se lo fosse solo immaginato.
"Ryn, che cosa è successo?" domandò il ragazzo preoccupato.
"Iwaizumi-San, posso offrirti un caffè?"
L'occhio sinistro del ragazzo iniziò a contrarsi a intermittenza, come uno spasmo, tanto da sembrare inquietante.
"Mi hai telefonato per prendere un caffè?! E div'è finita l'urgenza di cui parlavi?!"
Non seppe nemmeno lui come alla fine si lasciò convincere, fatto sta che si ritrovò seduto in una caffetteria con davanti una tazzina piena del liquido scuro.
"Ma guarda te..." borbottava incessantemente notando la minore sorseggiare la sua cioccolata calda con goduria.
La guardò storto un'ultima volta per poi afferrare con decisione il manico della tazzina, quasi rovesciandosi a dosso il contenuto, per poi iniziare a bere la bevanda contenuta all'interno.
"Prima non stavo piangendo" disse ad un certo punto facendo alzare lo sguardo al maschio "Ma c'è mancato davvero poco" si girò sorridendo nella sua direzione.
Gli occhi del moro sgranarono per la maniera diretta in cui l'informazione gli era stata inviata.
"Sono sicura che ti ricorderai come ero insicura tempo fa" giocherellò con la tazza cercando di stemperare la pressione "Io odiavo quella parte di me, ero completamente in balia delle mie emozioni ed era ciò che più detestavo" strinse l'oggetto di ceramica tra le dita piccole e pallide.
"Era da anni che non mi capitava di avere questi momenti e di essere sull'orlo del pianto" ammise lei "Sto vivendo situazioni in cui non so proprio come comportarmi ed è davvero complicato relazionarmi"
"Che tipo di situazioni?" nonostante tutto ci provò, Iwaizumi allungò per l'ennesima volta la sua mano verso quella di Ryn.
Non era ancora caduta, ma secondo i vari ragionamenti intavolati da lui stesso ci mancava veramente poco.
Anche se un po' interdetta la ragazza rispose "Ho litigato con Hinata, probabilmente dovrò separarmi dalle mie più care amiche e un ragazzo mi ha chiesto di uscire"
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PASSATO. ~La luce attrae tutti, ma la penombra solo gli eletti~
Fanfic🛑SEQUEL DI 'Tra presente e futuro'🛑 Una volta arrivata all'università e decisa a lasciarsi alle spalle tutto l'accaduto, Ryn farà nuove conoscenze ed imparerà non solo nuovi stili di gioco, ma anche nuove giocate. Si farà nuovi amici e si circonde...