"Che ci fai qui?""Non è ovvio?" ridacchiò Ryn mettendosi le mani sui fianchi "Mi sono ripresa"
"Ripresa un corno!" le urlò contro l'uomo che le aveva posto anche la domanda precedente "Hai bisogno di riposo per recuperare le forze cara la mia Imperatrice" voleva farla innervosire, farla cedere, ma al contrario di urla e occhiatacce l'uomo si beccò un sorriso.
"Ne approfitto!" battè le mani la ragazza come se si fosse ricordata di dover dire qualcosa "Rinuncio!"
Degli sguardi confusi le arrivarono da praticamente tutti.
"L'hai battuta forte la testa eh?" le domandò l'uomo dai capelli bianchi.
Ukai, come tutti i presenti, non aveva la minima idea di cosa stesse girando in modo continuo per la mente della mora.
Lo sguardo della ragazza pur rimanendo allegro si fece più serio e meno giocoso e poi guardò l'uomo dritto negli occhi.
"Rinuncio ad essere l'Imperatrice"
Era una cosa stupida, solo un nome, penserete voi, ebbene non era proprio così, un soprannome così importante dovrebbe renderti fiero del tuo gioco, farti sentire potente, ma allora perché lei vi rinunciò?
Gli occhi del più anziano rimasero fissi in quelli della minore che non smettevano di guardarlo in attesa di una qualche reazione.
"Cosa... perché?" domandò Koganegawa volendo capire meglio.
La mora non interruppe l'incrocio che si era creato tra il suo sguardo e quello del coach "Abdico, il mio trono è solo una sedia chiodata con un cuscino sopra e a lungo andare, mi sembra chiaro che diventerà scomodo" concluse con un sorriso per poi distogliere lo sguardo.
"Scusate l'interruzione" si grattò la nuca lasciando ancora tutti di stucco "Ora possiamo ricominciare ad allenarci" sorrise lei.
I ragazzi incominciarono a fare riscaldamento in mezzo al campo, Ryn avrebbe voluto raggiungerli, Ukai non sembrava avere nulla in contrario, ed era così, dato che in quel piccolo battibecco avuto poco prima con Ryn aveva rivisto in lei quella ragazzina forte e leggermente strafottente, ma con tanta voglia di imparare, con cui aveva discusso anche quattro anni prima.
Tuttavia una mano posatasi sulla sua spalla con l'intenzione di trattenerla la fece fermare.
"Nonna" mormorò la mora voltandosi verso di lei.
"Sei stata una sciocca a non sigillare di nuovo la tua concentrazione, ora no hai più le tue abilità e la tua forza andrà scemando sempre di più"
"Sarebbe comunque andata così" alzò le spalle la ragazza più giovane "E poi anche se sono incredibilmente debole adesso non significa che io non possa ricominciare da zero"
"Ma-"
"È vero, sarò molto svantaggiata rispetto ai miei compagni e agli avversari, ma non voglio più nascondere me stessa per cercare di trovare la mia forza"
La donna la guardò stupita, nonostante la situazione devastante per lei stava dimostrando una grande maturità e soprattutto non si stava arrendendo.
"Ryn, sei sicura di stare bene?" chiese la più grande guardando la nipote con uno sguardo preoccupato.
"A dire il vero no" affermò tranquillamente la mora, tanto da lasciare stupita la parente "Mi sentivo tanto in colpa e questa sensazione ancora non è sparita del tutto, ma se resto ferma e mi lascio buttare giù dal dolore mi perderò così tanto di questo mondo" si espose "Sai nonna" rincominciò a parlare "Vedere il futuro è un dono, ma anche una grande disgrazia, per questo ho deciso che per un po' mi concentrerò sul presente" sorrise leggermente la nipote.
STAI LEGGENDO
PASSATO. ~La luce attrae tutti, ma la penombra solo gli eletti~
Fanfic🛑SEQUEL DI 'Tra presente e futuro'🛑 Una volta arrivata all'università e decisa a lasciarsi alle spalle tutto l'accaduto, Ryn farà nuove conoscenze ed imparerà non solo nuovi stili di gioco, ma anche nuove giocate. Si farà nuovi amici e si circonde...