38 - Cosa vuoi fare, Harry ?

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PDV HARRY

"Non sono gelosa, lo giuro, è solo che quando qualcuno raggiunge senza fatica l'obiettivo per cui io sto lottando da una vita ci sto male. Insomma, perché io no ?", sbotta cominciando a piangere.

Spengo la TV, ma rimango lo stesso a guardare lo schermo del televisore per minuti interminabili. Le lacrime rigano il mio viso come non hanno mai fatto. È raro che io pianga. L'ultima volta penso sia stata a tredici anni quando la mia prima ragazza mi ha lasciato. Ero così stupido. Piangere per una qualsiasi ragazza delle medie. L'unica altra volta che avevo pianto era stata per una partita del Liverpool, perciò diciamo che non ero solito a dare importanza a debolezze come le lacrime. Ma in questo momento, sentendo gli occhi inumidirsi sempre di più, mi sento come un perdente. Mi sento come se fossi la feccia dell'umanità, una persona orribile. Anzi, lo sono davvero. Ho perso la persona più bella della mia vita per una cosa effimera come la fama. Forse le persone hanno ragione su di me : sono un caso perso. Un idiota accecato dalle luci della ribalta, che mette se stesso prima degli altri. L'ho vista lì, davanti a tutti quei paparazzi, in lacrime, distrutta e debole, gli occhi pieni di lacrime e il cuore a pezzi : io l'avevo ridotta così, io l'avevo distrutta. Avevo distrutto una cosa meravigliosa, che non meritava di soffrire in quel modo. Rimango qualche minuto ancora in silenzio.

«Cosa vuoi fare, Harry ?», mi chiede il biondo seduto difronte a me.

«Prepara le valigie, Niall. Partiamo.»

***

PDV LIVELY

«Stasera usciamo.», mi annuncia Peter, lanciandomi un top e una gonna corta addosso. Sbuffo. Un po' perché so che ha ragione, un po' perché anche solo l'idea di abbandonare il mio adorato letto mi fa tornare la voglia di piangere.

«Peter io non penso sia il caso di...», comincio, levandomi di dosso gli indumenti che il mio migliore amico mi ha appena scaraventato addosso. Ho passato gli ultimi giorni in pigiama, non sono pronta ad abbandonare la sua comodità.

«Oh, ma questa non è una proposta. È un ordine.», ribatte il biondo, sedendosi sul bordo del letto.

Sorrido. « Non mi darai tregua finché non ti dirò che esco con te, giusto ?», il mio migliore amico annuisce con un sorriso che mi fa sciogliere. Peter mi è stato talmente vicino in queste ultime settimane, gli devo una serata fuori da questa casa. In un certo senso, gli devo questo e altro. Devo essere stata davvero pesante, tra pianti, gelato e film sdolcinati. È un miracolo che la mia depressione non abbia causato il cambiamento del suo orientamento sessuale, ora che ci penso.

«E va bene, ma dovrai lasciarmi bere quanto voglio. Me lo merito. Guidi tu.», annuncio. Mi alzo, con fatica. Uscire non potrà che farmi del bene. In camera mia c'è odore di stantio, e di cibo spazzatura. Non ricordo nemmeno quando ho preso l'ultima doccia. Più ci penso, e più mi chiedo come abbia fatto Peter a sopportare tutto questo scempio. Tra me e camera mia non so davvero cosa sia stato peggio.

« Va bene, se non altro ti ho convinta ad uscire.", sospira. Ridacchio perché so che avrebbe voluto disperatamente prendersi una bella sbronza. Ma ho come la sensazione che non ne uscirò viva dalla serata, e avrò bisogno di un babysitter.

«Ti aspetto alle undici davanti a casa mia, non tardare, o mi troverai di nuovo in pigiama. », lo avverto. Il biondo fa una smorfia, e intuisco che la mia minaccia ha avuto l'effetto sperato.

«Si tranquilla, ora vado, ho una miriade di cose da fare. Alle undici sarò sotto casa tua più sexy che mai. Tu, se riesci, fatti una doccia. Sai ancora come si fa ? O lo ha dimenticato ?", si pavoneggia lui. Alzo gli occhi al cielo. Crudele, ma giusto. Sono un disastro.

«Simpatico. Dai, ora va sottospecie di idiota.», ridacchio. Lo accompagno all'uscita di casa, dopo di che se ne va.

Vado in cucina e finisco di pulire i piatti del pranzo. Peter mangia troppo. Sembra Niall. Oh, Niall. Non avevo più pensato a lui. Era stata davvero una brava persona, un buon amico e un'ottima guida. Mi manca la sua allegria. Sicuramente andrebbe d'amore e d'accordo con Peter.

Tutt'ad un tratto sento il campanello di casa suonare. Chi può essere ? Non aspettavo nessuno. Penso. Aspettavo qualcuno ?
Mi sistemo i capelli, indosso la prima felpa che mi capita a tiro, una di mio padre, e corro ad aprire, ma appena scorgo dei ricci castani cerco di richiudere la porta. Non è possibile. Non lui.

Noto che ha bloccato la porta con il piede, impedendomi di sbattergli la porta in faccia.

«Dobbiamo parlare, apri questa fottuta porta», esclama, quasi ringhiando. La sua voce mi paralizza. Non può essere qui, non ha il diritto di essere.

«Vattene via.», mormoro, ma non so nemmeno se mi ha sentita.

«Oh avanti Lively, non fare la bambina. Non me ne andrò finché non ti avrò parlato e tu lo sai benissimo.»

Apro la porta e mi paralizzo alla sua vista. È bello come sempre. È perfetto. I ricci castani ribelli, quei due occhi verde smeraldo, quelle labbra stupende ; non è cambiato minimamente. Il mio cuore batte fortissimo, e mi chiedo inevitabilmente se pure Harry possa sentirlo. Fa un rumore assordante e mi fa un male cane.

Sento le gambe tremare contro la mia volontà. Vorrei cadere, svenire o battere la testa contro qualcosa. Vorrei scappare ma i miei piedi non hanno intenzione di muoversi. Vorrei mandarlo a fanculo, urlargli che lo odio, che mi ha distrutta e che mi ha spezzato il cuore, vorrei dirgli in faccia cosa ho provato quando l'ho visto mentre baciava un'altra. Vorrei gridargli contro ripetendogli che è un bastardo e che non voglio mai più vederlo. Ma non posso. Non ci riesco.
Perché mi fai questo Harry ? Perché, malgrado tutto quel che è successo, ogni volta che ti vedo ti desidero ?

Mi hai buttata via come una cosa sporca e usata, mi hai fatto sentire inutile e incapace di darti abbastanza amore. Ho pensato di non meritarmi il tuo cuore e i tuoi sorrisi. Ho pensato che fosse colpa mia, quando quello che ha mandato tutto a puttane sei stato tu. Mi sono incolpata di tutto questo dolore, ma il vero colpevole sei tu. Sei sempre stato tu.
Tu sei la prima persona che mi ha spezzato il cuore. E sarai sempre la persona che mi ha fatto di più male in tutta la mia vita.

E sappilo, anche se il mio cuore è disposto a perdonarti, perché so di amarti, e so che continuò a farlo ancora per molto, io non ti perdonerò mai. Mai.

***

Hey bellissime ❤️
Ecco finalmente il tanto atteso ( ...be' spero) capitolo. Non è un granché a mio parere, ma ho fatto del mio meglio.
Detto ciò, spero che il capitolo vi sia piaciuto, lasciate una stellina e un commento che mi fate felice :)

True or false ? || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora