PDV HARRY
"Cosa le hai fatto ? Cosa cazzo le hai fatto ! Figlio di puttana !", urlo buttandomi su Max, gli occhi lucidi e terrorizzati. La scena che mi si è presentata una volta varcata la porta mi ha paralizzato dalla testa ai piedi. Ho visto Live, schiacciata contro il muro, praticamente priva di sensi, sanguinante in qualsiasi parte del corpo. La sua guancia sinistra è violacea, segno che ha ricevuto un forte colpo. Noto i tagli che le ricoprono braccia e gambe, e mi si stringe lo stomaco. Vorrei vomitare, urlare, piangere, uccidere qualcuno, correre a soccorrere Lively. Mi servono alcuni minuti per poter ragionare di nuovo lucidamente. Finalmente, mi rendo conto di cosa debba essere fatto per primo.
"Luke, porta Live in macchina e dirigiti verso casa mia. Non possiamo portarla all'ospedale o succederà un finimondo, sopratutto per lei. In casa mia dovresti trovare il necessario per medicarla. Se hai bisogno di aiuto, chiama il mio dottore e fallo venire immediatamente, è vincolato dal segreto professionale.", spiego in fretta e furia, senza staccare gli occhi dall'uomo che non vedo l'ora di poter mettere a tappeto. Mi giro solo per accertarmi che Luke abbia capito tutto, e il suo gesto del capo mi fa capire che ha immagazzinato tutte le informazioni. Dopo di che, afferra Lively a mo' di sposa, e sparisce dalla mia visuale. Il mio cuore palpita in modo irregolare, un po' per lo spavento e un po' per l'adrenalina. Ora che so che Live è al sicuro, posso soddisfare il mio lato egoista.
"Tu sei un uomo morto, Max.", intimo ridacchiando. Mi avvincono alla mia preda, che si guarda intorno in cerca di una vita d'uscita. Cedo ai miei impulsi animali, avventandomi su di lui.
Gli mollo uno pugno in faccia, che lo fa indietreggiare. Il su naso comincia a perdere un fiume rosso scarlatto. Mi sento leggermente meglio, ma non mi basta. Non è questa la giustizia che cerco per Live. Max è un uomo viscido, lo è sempre stato. Pensava di potersi redimere con Mary, ma non si era accorto che lei aveva paura di lui. Per questo era venuta da me. Non perché mi amava più di lui, ma perché io incarnavo lo stesso tipo di uomo, eccetto per l'uso della violenza e l'aggressività. Ero anche io stronzo, testardo, arrogante. Anzi, lo sono ancora. Ma mai l'avevo fatta sentire in pericolo. Mary amava un uomo che la terrorizzava, questa era la verità. E il suo amore l'ha distrutta.
"E qui tutto quello che sai fare ?", sogghigna Max, risvegliandomi dai miei pensieri. Gli sputo sulla scarpa, scocciato. In questo momento dovresti pisciarti addosso, testa di cazzo, penso.
Improvvisamente, Max avvicina a me e mi sferra un calcio nello stomaco, cosa che mi fa indietreggiare. Fingo di non aver provato il briciolo di dolore, per infastidirlo.
Infatti, si lancia contro di ne caricando tutto il peso nell'attacco. Mentre il suo corpo si proietta in avanti, mi abbasso e gli tiro a mia volta un pugno nello stomaco. Prima che possa afferrarmi, gli scivolo accanto, pronto al suo prossimo tentativo. Lui non ride più.Corre verso di me come se volesse placcarmi ma io schizzo via. Con l'avambraccio blocco il pugno successivo. L'impatto mi fa male, ma quasi non me ne accorgo. Lui digrigna i denti e si fa scappare un verso di frustrazione, più animalesco che umano. Tenta di darmi un calcio sul fianco ma io lo schifo nuovamente, e approfittando del suo sbilanciamento, mi getto in avanti e gli tiro una gomitata sulla faccia.
Mi da un pugno sulle costole e io barcollo, cercando di riprendere fiato. C'è una parte del suo corpo che non sta proteggendo, me lo sento. Devo solo capire qual'è .
Tiene le mani troppo alte; per ripararsi la faccia sta lasciando scoperti lo stomaco e il torace.Gli tiro un montante basso, sotto l'ombelico, e il pugno affonda nella sua carne, strappandogli un respiro violento. Senza dargli il tempo di reagire, con un calcio gli faccio lo sgambetto e Max cade pesantemente a terra. Riporto indietro il piede e gli do un altro calcio nelle costole, con tutta la forza che ho. Realizzo di avergliene rotta una in seguito a un suo urlo.
È abbastanza. Sto bastardo merita di morire, ma ho abbastanza buon senso da capire che non ne vale la pena. Si sta già uccidendo da solo."Prova ancora a toccarla, e giuro che ti ammazzo. Fosse l'ultima cosa che faccio."
Ed esco dalla stanza.
***
PDV LIVELY
Quando mi sveglio, decido di non aprire subito gli occhi. Non voglio rivedere quel mostro. Meglio fingere di essere morta. Le mie mani tastano discretamente il materiale su cui sono distesa, e mi accorgo che si tratta di qualcosa di caldo e molto morbido. Un...letto ? Perché quell'uomo dovrebbe avermi portata su un letto ?
"Live, Live sono Luke, so' che sei sveglia.", sussurra dolcemente Luke. Sto forse sognando ? O forse sono morta davvero ? E se davvero fossi arrivata al punto di non ritorno ? Vorrei piangere, ma mi rendo conto di aver pianto tutto quello che potevo piangere.
Finalmente decido di aprire gli occhi, e mi ritrovo davanti due occhietti azzurro-ghiaccio decisamente preoccupati che mi osservano. Lucas mi osserva, mordendosi il piercing sul labbro, probabilmente per l'angoscia.
"Luke...", sussurro quasi in un sospiro.
"Va tutto bene, è tutto finito. È tutto finito.", ripete accarezzandomi la fronte. Mi metto lentamente seduta, sul letto, che scopro essere il mio, e abbraccio Luke con tutta la forza che mi rimane in corpo. Allora non sto sognando ! Luke è venuto a salvarmi, sono libera, quell'incubo è finito per davvero !
"Oh Lucas ! Se non fosse stato per te, io-io...", ma non riesco a finire la frase che scoppio a piangere. Dal suo sguardo addolorato mi rendo conto che ha capito cosa intendessi con l'ultima frase.
"Mi voleva uccidere...", continuo tra i singhiozzi. Ripenso a cosa mi è successo, si tagli, alle botte. Vorrei davvero piangere, con tutto il cuore. Ma non ci riesco. Mi sento vuota, come se avessero risucchiato tutti i colori con i quali finora vedevo il mondo.
"Non ce l'ha fatta, sei stata più forte. Ti sei salvata da sola, Live.", mi sussurra dolcemente il ragazzo, accarezzandomi una spalla nuda. Mi accordo di star indossando la mi camicia da notte. Non do' nemmeno peso al pensiero che Luke possa avermi spogliata, perché sono troppo grata di non indossare più i vestiti insanguinati di prima.
"Non sono stata forte Luke. Sono rimasta paralizzata per tutto il tempo, incapace di fare qualsiasi cosa. Sono una codarda. Se non sono morta è solo merito tuo.", mormoro. Il biondo accanto a me sorride, ma nel suo sorriso riconosco un velo di tristezza.
"Che succede ?", chiedo intrecciando la mia mano destra con la sua. Per qualche motivo che ignoro, vorrei baciarlo. Vorrei dimostrargli la mia gratitudine, il mio affetto e la riconoscenza che provo nei suoi confronti. Lucas mi fa sentire bene, tranquilla.
"Non posso mentirti Live.", sospira, incrociando il mio sguardo.
"Mentirmi su cosa ?", lo guardo preoccupata.
"Non sono stato io a salvarti, è stato Harry."
Harry ?
***
Scusate il ritardo, so che in sto periodo aggiorno pochissimo, ma ho un casino di cose da fare, in più tra poco comincia la stagione sciistica e io che faccio sci agonistico avrò i weekend stra pieni :(
Anuway, FOUR QUANTO CAZZO È PERFETTO ?!? Io so già a memoria 8 canzoni su 16, la mia preferita ? Stockholm Syndrome *-*
E la vostra ?Commentate e votate ❤️
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True or false ? || Harry Styles
FanfictionErano legati solo da uno stupido contratto, poi tutto cambiò. Si perdevano solo per trovarsi. Si lasciavano per riabbracciarsi. Si odiavano per amarsi. Erano strani quei due. Tanto da far loro credere che il vero amore esistesse.