24 - Harry, sei gay ?

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PDV LIVELY

Comincio a spogliarmi, rimanendo in intimo, quando una voce mi fa sobbalzare.

"Dovresti imparare a chiuderti a chiave sai ? Qualcuno potrebbe entrare in un brutto momento, anche molto inopportuno.", la sua voce roca mi paralizza dalla testa ai piedi. Afferro automaticamente un asciugamano per coprirmi, ma mi rendo conto che ormai sia troppo tardi. Diamine, che stupida sono stata ! Dovevo ricordarmi che Harold Styles non è in grado di rispettare la privacy. Le mie guancia diventano rosse come un peperone, le sento bruciare. Che imbarazzo, questa proprio non ci voleva.

"Harry, vattene subito !", urlo nascondendomi in bagno. Ma cosa vuole ancora da me ? Come osa rivolgermi ancorala parola ? Dopo l'accaduto, perché non riesce a lasciarmi in pace ? Mi ha ridotta a uno straccio, e lo sa benissimo.

"Ma come sei nervosa in questo periodo, Lively. Hai il ciclo per caso ?", sghignazza lui.

"Non sei divertente Harry. Vattene immediatamente.", sibilo, ignorando la sua battuta per niente originale. Chiedere a una donna se ha il ciclo quando è arrabbiata è la cosa da fare meno indicata per un uomo. Sì, sono arrabbiata, sono furente, potrei spaccargli la faccia se solo volessi, tanto mi sento forte in questo momento. Ma sicuramente il mio umore non è dovuto alle mestruazione. È dovuto a te, idiota.

"Guarda che a me non dispiace se ti cambi davanti a me.", prosegue, come se non avessi detto niente. Ma che cosa non va in lui ? Perché finge che la nostra scorsa conversazione non sia mai esistita ? Vuole umiliarmi ulteriormente ? Troppe domande, nessuna risposta : vorrei piangere e urlare allo stesso tempo.

"A me dispiace invece, Harry ! Voglio stare sola, tornatene in camera tua.", comincio a sentirmi debole come la sera precedente. Perché si comporta così ? Per ferirmi ancora ? Forse ha iniziato un gioco malato e perverso che consiste nel farmi a pezzi. In ogni caso, qualsiasi cosa stia facendo, sta funzionando. Vorrei sparire.

"Sai, non capisco come mai io non mi sia mai accorto di te.", dice, percorrendo il mio corpo con lo sguardo. Ottimo, ora sta ammettendo che non ha mai provato niente nei miei confronti. Improvvisamente, il nostro discorso sul bacio di ieri ritorna vivido nella mia mente.

"Devi andartene, Harry.", dico semplicemente, quasi in un sussurro, quasi come se fosse una supplica. Lo sto supplicando. Dio, mi sono ridotta a doverlo pregare di lasciarmi in pace. Prima di questo stupido contratto, non mi ero mai sentita inferiore a lui, debole, un bersaglio. Ora invece mi sembra di dover sopravvivere a un'infinità caccia del gatto al topo.

"Dai tanto ormai ti ho già vista, cambiati pure davanti a me, mica ti mangio. ", ne sei così sicuro ?

"HARRY !", tuono questa volta. Non voglio avere a che fare con lui, non voglio vederlo, parlargli. Sono stata troppo male.

"Va bene, va bene. Sei permalosa Lively, datti una calmata se non vuoi rovinare la giornata a entrambe." La giornata ? Tu mi hai rovinato la vita Harold ! Quanto vorrei che i miei pensieri fossero diventati parole. Eppure me ne sto zitta, ammutolita, incapace ancora una volta di reagire. Finalmente sento la porta chiudersi.

Attendo qualche secondo per essere sicura che sia sceso in cucina, dopo di che apro la porta del bagno. Silenzio. Prendo dall'armadio un vestito nero, che mi arriva fino al ginocchio, e lo infilo velocemente, abbandonando i vestiti che avevo precedentemente in mente di indossare sul letto.

Scendo in cucina e trovo Harry seduto a tavola davanti a un caffè fumante. Ha aggiunto una camicia rosa pallido al suo outfit.

"Bella camicia, forse un po' troppo femminile, ma non sono qui per giudicare i tuoi gusti.", dico freddamente, sedendomi difronte a lui.

True or false ? || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora