10 - Odio restare sola

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POV LIVELY

La camera che mi è destinata è spaziosa, moderna. Le pareti sono dipinte di un forte bianco. Al centro, appoggiato a un muro, c'è un letto tutto nero, illuminato sotto da delle luci color lavanda che si abbinano perfettamente al lilla dei cuscini. Accanto, c'è il bagno, separato da un parete di vetro. È molto pulito, grande e moderno. La camera comprende anche una TV, una biblioteca nera e una scrivania color lavanda come la luce. Mi metto a sistemare le poche cose che mi sono portata dietro, libri in maggioranza.
Una volta finito, decido di scendere al primo piano a disturbare Harry, che scopro concentrato a guardare una partita di calcio alla televisione.

"Che vuoi ?", chiede cogliendomi di sorpresa. Speravo di spaventarlo, invece ancora una volta mi ha anticipata sul tempo.

"Mi annoiavo a stare in camera. Ho già messo tutto in ordine. Stavo pensando a cosa potremmo fare stasera.", dico facendomi coraggio e sedendomi accanto a lui.

"Pensavo di andare in discoteca, ho un paio di amici che non vedo da un po' che ci vanno.", mi risponde tornando a guardare la partita, completamente disinteressato della mia presenza.

"A me va bene.", commento. Non sono una ragazza da discoteca, ma non vedo perché non inaugurare Londra con una bella serata tra amici.

"Oh, sai a volte sei divertente Lively. Credevo fosse chiaro che tu non vieni con me. Sei minorenne e non ti voglio in un caotico come le discoteche. Rimani a casa.", dice con tono deciso.

Harry Styles. Protettivo. Non ci credo.

"Tra tre mesi sarò maggiorenne quindi sicuramente mi lasceranno entrare, e NON PUOI decidere cosa posso o non posso fare, ficcatelo in testa. Vengo con te, fine della storia."

"No !"

"Si !"

"Senti ora sono le sei, ne parliamo dopo va bene ? Ora posso finire di guardare la partita in santa pace ?", mi chiede esasperato.

"Mi fai vedere camera tua ?", chiedo.

"Non se ne parla. Lively lasciami in pace cazzo !"
Lo sbalzo improvviso d'umore mi lascia di stucco. Gli ho solo chiesto come fosse camera sua, non gli ho chiesto di rivelarmi i suoi segreti più intimi. Santo cielo, ma perché dev'essere sempre così aggressivo sto ragazzo ?

"Stai calmo Harry, ti ho solo posto una domanda !", ribatto, leggermente contrariata.

"Infatti ho risposto : no, non puoi entrare.", detto ciò, spegne la televisione e se ne va in direzione di camera sua.

"Mi spieghi perché devi sempre trattarmi così di merda ?", urlo forte. Eppure, lui non mi sente. Rimasta da sola, affogo nei miei pensieri scombussolati. Harry Styles, chi diamine sei ?

***

"Io vado in discoteca, tornerò tardi quindi non stare ad aspettarmi sono stato chiaro ?", un Harry in camicia bianca di lino appare in salotto. Lo osservo finire di abbottonarsela, senza fiato. Quel ragazzo è tanto affasciante quanto disarmante. Lo odio, so di odiarlo profondamente eppure ogni volta che lo vedo l'unica cosa che riesco a provare è meraviglia. Intravedo i tatuaggi del ragazzo, quelli sul petto e quelli sulle braccia. Sono molti, troppi. Però per qualche motivo su di lui non mi dispiacciono per niente.

- Lively cazzo riprenditi ! - , mi rimprovera il mio subconscio.

"La prossima volta ci vado pure io in discoteca intesi ?", sbuffo, alzandomi dal divano e andandogli incontro. Non avrei dovuto cedere così in fretta, ma già litigato abbastanza con lui per oggi. Meglio se stasera me ne sto tranquilla per i fatti miei. Chissà, magari riuscirò anche a ficcanasare qua e là per la casa.

"Potrai venire una volta compiuti i diciotto anni, te l'ho già spiegato. E se un giorno dovrai venire con me dovrai vestirti in modo decente, perché vestita come sei vestita ora non ti porterei da nessuna parte.", commenta.

"Cos'ha il mio outfit che non va ?", gli chiedo. Lui fa una smorfia. Osservo la mia comodissima tuta grigia di Hollister, senza capire dove stia il problema.

"Lasciamo perdere. Ti ho lasciato sul tavolo della cucina una lista di numeri di ristoranti cinesi, giapponesi, italiani eccetera. Usa la mi carta di credito.", annuisco, e dopo di che il ragazzo se ne va.

In casa regna il silenzio più assoluto. Non so cosa fare, questa casa è sconosciuta per me. Odio stare da sola, mi annoio sempre in fretta. Non che ci sia da annoiarsi qui, ma in ogni caso non è per nulla emozionante passare il sabato sera da sola. Magari posso chiamare Peter, ma lui probabilmente sarà fuori con amici. Sbuffo, demoralizzata. Mi dirigo perciò in cucina, alla ricerca dei numeri che Harry mi ha lasciato, e scelgo quello di una pizzeria italiana. Ho mangiato due pizze in diciassette anni di vita. Quella di mio padre, disgustosa, e quella della mamma di Peter, altrettanto schifosa.
Digito rapidamente il numero sul mio cellulare, e chiamo.

"Pizzeria da Rossi, buonasera.", risponde un uomo.

"Una pizza margherita per favore. L'indirizzo è Primrose Avenue 39.", lo informo.

"Sarà pronta tra venti minuti."

"Ok perfetto. Grazie e buonasera.", dico riattaccando.

Dieci minuti dopo, sento bussare. Chi può essere ? La pizza ? Non credo, non possono averla preparata così in fretta. Harry ? Ne dubito. Non è uno che si dimentica le cose. E allora chi cavolo può essere ? Non so se aprire. Sento bussare con più insistenza.

Vado in cucina e trovo un mestolo per la zuppa, lo afferro come se fosse una mazza da baseball, e mi avvicino piano piano alla porta dell'entrata. Decido di aprirla, e...

***

NOTA AUTRICE

E fu così, che la ragazza più stronza del mondo finì questo capitolo, e d'altronde finì anche la sua vita perché le lettrici furiose vennero a ucciderla.

PPS : tra poco cominceranno anche i POV del nostro Harold ;)

🔜Vi ricordo di passare a dare un occhiata alla mia nuova fan fiction Fake || Marcel Styles e Vegas Boy || Harry Styles 🔙

True or false ? || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora