POV LIVELY
Quando entro in casa Hamilton, la prima cosa che vedo è il corpo robusto di Harry farsi strada tra i corpi sudati mano nella mano di Miranda. Rimango a bocca aperta. Non è possibile che lui sia qui. Non ne ha parlato a casa, e poi da quando lui e Miranda si conoscono ? Be', in fondo non c'è da stupirsi, sicuramente appena quella poco di buono lo ha adocchiato lo deve aver sicuramente aggiunto alla sua lunga lista di prede. Perché in fondo è vero. Anche se mi costa ammetterlo, Harry è il ragazzo più affascinante che conosca. Non so cosa lo renda così attirante, se i suoi ricci ribelli, i suoi tatuaggi o le sue fossette adorabili. Sembra un principe eppure ha il cuore di pietra. O almeno, come me sembra averlo. Mi nascondo dietro a un tavolo, seguita a ruota da Peter.
"Cosa ci fa lui qui ?", dice contrariato. Sembra infastidito ancor più di me. Alzo le spalle sconfitta.
"Non ne ho idea. Ma se la sua intenzione è quella di rovinarmi la serata, se lo scorda.", affermo prima di rialzarmi. Senza dare spiegazioni al mio migliore amico e accecata dalla rabbia, esco nel giardino del retro. Appena la mia faccia entra in contatto con l'aria fresca mi sento sollevata. Mi sentivo soffocare lì dentro.
Eppure mi accorgo che la mia idea non è stata super geniale. Forse uscire non è stata la cosa più furba da fare, perché noto subito che ci sono dei ragazzi che si fanno di canne, e altri talmente ubriachi da diversi piegare per vomitare. Arriccio il naso disgustata.
"Vuoi ?", mi chiede un ragazzo che non conosco passandomi una canna. Lo osservo. Pare essere il tipico fattone, gli occhi sono rossi come il sangue e la faccia ha preso uno strano color verdognolo. Puzza di erba in modo atroce, mi vedo costretta a fare un passo indietro. Faccio cenno di no con la testa.
"No grazie, non fumo.", spiegò cercando di sembrare un minimo educata. Odio tutto quello che è tabacco e erba. Non capisco il bisogno di dover danneggiarsi in questo modo.
"Dai tesoro, provane una, ti sentirai meglio.", insiste lui.
Meglio che mi allontani, e che raggiunga Peter dentro. Ma quando sto per andarmene il ragazzo sconosciuto mi afferra il polso e mi tira indietro. Il cuore mi balza nel petto per lo spavento. Non capisco che ha intenzione di fare. Non oserà forzarmi. O no ?
"Dai su, prova.", questa volta la canna è praticamente a contatto con le mie labbra. Tremo come un'idiota. Non ho mai avuto così tanta paura. Cerco di dimenarmi ma il ragazzo mi tiene stretta a lui.
"Lasciami andare.", sibilo, ma niente da fare, non molla la presa sul mio polso.
"Non ti lascio finché non provi, bellezza."
"Ho detto di no !", questa volta urlo. Provo a divincolarmi ancora, ma niente da fare. Il ragazzo mi spinge per terra. Si sta mettendo male, e non sembra esserci nessuno che possa aiutarmi. Merda, penso. Ora cosa faccio ?
"Sparisci figlio di puttana, ha detto di no."
Peter, il mio salvatore. Sapevo che sarebbe venuto a cercarmi. Seguo con gli occhi la mano tesa verso di me, e quando mi accorgo che non appartiene al mio amico, rimango paralizzata al suolo. Harry mi guarda in modo strano, non mi ha mai guardata così. Sembra quasi... Preoccupato. Mi riscuoto dai miei pensieri : no, Harry ti odia, ti ha solo fatto un favore."Grazie.", sussurro afferrando la sua mano calda e alzandomi.
"Prego. Ti ha fatto del male ?", mi chiede lui osservando il mio polso arrossato. Gli rispondo che sto bene, e lui pare essere sollevato. Rilassa le spalle, e i suoi occhi verdi incrociano i miei. Rimaniamo muti, i nostri occhi che affogano uno nell'altro. Nessuno di noi due sorride, eppure per la prima volta sono felice che lui sia qui con me. Ma che diamine sta succedendo ? La mia testa è colma di pensieri uno più folle dell'altro, ma a preoccuparmi sono i battiti del mio cuore, che sembrano essere stati caricati di adrenalina. Non capisco cosa sta succedendo. Cosa ci sta succedendo.
STAI LEGGENDO
True or false ? || Harry Styles
FanfictionErano legati solo da uno stupido contratto, poi tutto cambiò. Si perdevano solo per trovarsi. Si lasciavano per riabbracciarsi. Si odiavano per amarsi. Erano strani quei due. Tanto da far loro credere che il vero amore esistesse.