17 - Non posso cambiare

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PDV LIVELY

Sussulto nel sentire una vibrazione provenire dalla mia gamba. Abbasso lo sguardo, e mi ricordo di aver tenuto il cellulare nella tasca dei pantaloni. Accorgendomi di aver ricevuto un messaggio, mi affretto ad aprirlo.

<< MESSAGGIO DA SCONOSCIUTO >>

Chi può essere ? I miei occhi, pazzi di curiosità, scorrono velocemente il messaggio.

<< Hey ciao Live sono Luke, Niall mi ha dato il tuo numero e volevo chiederti se ti va sta sera di andare a mangiare qualcosa , stavo pensando a qualcosa di orientale, che ne pensi ? Rispondimi al più presto xxx >>

Sorrido al messaggio , e mi affretto a rispondere :
<< Si certo vengo volentieri :) >>

Mi arriva subito una sua risposta :
<< Perfetto, vengo a prenderti alle 7 davanti a casa di Hazza xxx >>

Riposo il cellulare nella tasca dei miei shorts, e seguo Niall da Nando's, un sorriso sornione in faccia. Sono felice che Hemmings abbia deciso di farsi sentire di nuovo, mi sono trovata bene con lui la scorsa sera. Mi sorprende che Niall non mi abbia domandato chi fosse il mittente del messaggio, oltre origine del mio grande sorriso. Eppure mi accorgo che gli occhi del mio amico cercano solo una cosa : il menù.

"Io prendo questo... E poi questo. Forse prendo anche questo qua... Ma mi ispira molto anche questo... Sai una cosa amico : prendo entrambi i piatti. Ah ! Quasi dimenticavo : prendo pure questo, questo e questo.", dice Niall indicando i piatti sul menù al povero cameriere che lo guarda malissimo. Nando's non mi sembra esattamente il posto più sano sul pianeta. Soffoco una risata, questo irlandese è magro come un grissino ma mangia come un leone affamato.

***

Ormai sono le cinque e mezza del pomeriggio, e Niall mi ha accompagnata a casa. Siamo diventati ottimi amici, anche se la sua ossessione per il cibo mi fa ancora paura. Non sa che parlare di cibo. Sicuramente se non fosse un cantante di fama internazionale si dedicherebbe alla cucina. Rido immaginandomi il mio amico con il cappello da cuoco.

"Siamo arrivati.", annuncia risvegliandomi dai miei pensieri.

"Grazie per la bellissima giornata Niall. Senza di te mi sarei sicuramente persa."

"Mi ha fatto piacere, anche perché abbiamo mangiato da Nando's quindi...", scoppiamo a ridere. Rido troppo quando sono con lui, devo darmi un contegno.

"Vado."Scendo dalla sua macchina, e lo saluto baciandolo sulla guancia.

"Live domani ci troviamo davanti al Westminster, così finiremo la visita di Londra ok ?", chiede sorridendo.

"Certo.", rispondo con un sorriso. Mi avvio in casa, felice della mia giornata ma sopratutto soddisfatta di non aver perso tempo. Non immaginavo che avere Niall come guida si sarebbe rivelato così utile. Ho approfittato di ogni momento della giornata al massimo. Varco la porta di casa. Prego di essere sola in casa : non sono pronta ad affrontare Harry oggi. Non voglio che mi rovini la splendida giornata che ho trascorso oggi. Eppure, le mie preghiere sono vane, perché una volta entrata in salotto, mi ritrovo faccia a faccia con un Harry apparentemente molto arrabbiato date le braccia conserte, e la faccia rossa. Mi guarda malissimo, cosa che per poco non mi fa venire un attacco di panico.

"Ora che ho fatto ?", lo anticipo sul tempo. Non ho voglia di litigare, non ora. Spero mi dica quello che ha da dire e che poi mi lasci in pace.

"Cosa hai fatto ? Cosa...sei uscita senza di me cazzo !", ringhia lui avvicinandosi a me. Il suo tono non mi piace per niente.

"Si... E quindi ?", so che me la vado a cercare la litigata, ma è più forte di me.

"Non puoi !", grida furioso, facendomi sussultare .

"Perché ?", dico sentendo la rabbia pulsare nelle mie vene. Sono libera di fare ciò che voglio, ho diciassette anni, non cinque. So orientarmi senza problemi, e Niall mi ha fatto da guida per tutto il tempo.

"Perché no."

"Ti sembra una riposta logica Harold ? Non sono qui per farti da serva intesi? Non voglio rimanere chiusa in casa tutto il santo giorno, a girarmi i pollici mentre tu vai in discoteca a scoperti mille ragazze e divertirti. Sono libera di far ciò che voglio !",continuo sempre più acida.

"No non lo sei ! Sei sotto la mia responsabilità !"

"Perché continui a sgridarmi ? E poi da quando ti preoccupi di quello che faccio o non faccio ? Io ti sto facendo il fottuto favore di farti da ragazza, per aumentare la tua stupida popolarità di merda che sembra essere l'unica gioia della tua miserabile vita assurda. Tu mi tratti di schifo e non ti sopporto più !", ormai ho perso il controllo. Stringo i pugni, non sono mai stata così arrabbiata in tutta la mia vita.

"Io...Ti ho cercata dappertutto...", mormora improvvisamente Harry. Mi blocco. Il mio cuore perde un battito. Mi ha cercata, era... Insomma questo vuol dire con questo ? Che era preoccupato per me ? Mi irrigidisco alle sue parole. I nostri squardi si incrociano e per un tempo che a me sembro eterno ci guardiamo in silenzio. Nei suoi occhi vedo una preoccupazione orribile. Mi sento quasi colpevole. Poi però sento di nuovo la rabbia aumentare, sempre di più. No. Non è colpa mia. Non devo sentirmi in colpa per nulla.

"Visto ? Ci sono momenti in cui sembri un ragazzo gentile e responsabile, e altri in cui sei un vero figlio di puttana. Sei bipolare Harry. E io questa cosa non la sopporto. Ti devi decidere, o sei l'uno, o sei l'altro.", dico decisa.

Lui mi guarda senza dire una parola.
"Se non hai nulla dire dire, io me me vado in camera.", aggiungo. Aspetto un paio di secondi, finché decido di avviarmi in camera mia, stufa di questa conversazione assurda. Ma mentre sto per andarmene, finalmente il riccio apre bocca.

"Non posso cambiare.", si limita a dire.

"Lo so, mi dispiace solo che tu manda sempre tutto a puttane.", sussurro prima di scomparire in camera mia e di chiudere la porta alle mie spalle. Faccio un respiro profondo, e dopo di che controllo l'ora. Sono le sette meno venti. Luke. In tutto questo mi sono scordata dell'appuntamento. Posso chiamarlo così ? Mi viene da chiedermi. Forse mi vede solo come una potenziale amica. Sbuffo. In ogni caso, sono in ritardo. Mi precipito a cercare qualcosa di decente nell'armadio, e trovo dei jeans neri aderenti, che abbino a una canottiera bianca e una giacca di pelle beige. Indosso tutto in fretta e furia, afferro i miei stivaletti neri , e corro in bagno a truccarmi e sistemarmi i capelli.

"Che orrore ", penso guardandomi allo specchio. Faccio una smorfia di disgusto. Mi pettino i lungi capelli biondi, metto un po' di mascara e del lucida labbra. Non sono solita a truccarmi troppo, nemmeno per le occasioni importanti. In un certo senso dunque, questa occasione per me un po' importante lo è. Non sono mai uscita con un ragazzo più grande di me. La cosa mi eccita e mi mette ansia allo stesso tempo. Tutt'ad un tratto sento il mio cellulare squillare, lo prendo e apro la chiamata di Luke.

"Sono sotto casa tua", dice.

"Arrivo subito.", e riattacco. Scendo le scale di casa Styles silenziosa come un topolino, provando a fare meno rumore possibile. Avessi messo i tacchi mi sarei fatta beccare dubito. Non voglio incrociare Harry. Non ho davvero voglia di reggere ancora il suo sguardo da fratello maggiore protettivo. Anche perché non lo è. Inoltre se scoprisse del mio appuntamento, che potrebbe compromettere la nostra falsa, andrebbe su tutte le furie. Mi avvicino alla porta, sto per aprirla quando...

***

NOTA AUTRICE

Buon giorno adorate lettrici !
Mi scuso per il capitolo un po' noioso, ma non avevo molte idee. Spero di non deludervi con il prossimo capitolo !
Anyway : che succederà a Live ?

True or false ? || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora